Radio Milano Palmanova


Radio Milano Palmanova nasce alla fine del 1974 a Milano per iniziativa di Gianni Meloni,  Saverio Pappagallo, Luigi Meocci e Matteo Fernando Gildone, registrata presso il Tribunale come testata giornalistica Radio Press Milano, assume ben presto la denominazione di Radio Milano Palmanova, poi semplicemente Radio Palmanova, dal nome della via ove aveva i suoi studi, nel quartiere di Lambrate. Radio Palmanova trasmette dagli fm. 88,100 e dagli fm.88,150, è ricevibile in molte zone della Lombardia, essendo le frequenze ancora libere.  Il palinsesto è caratterizzato da musica, un notiziario locale ma con attenzione anche agli eventi nazionali (è stata una delle prime a fare questo servizio), dediche e giochi a premi. Fin dall’inizio Matteo Fernando Gildone, direttore responsabile dell’emittente gode di una grandissima popolarità nel quartiere, è per tutti Zio Teo.  Con Zio Teo collabora Pippo, un ex fotoreporter de La Notte.
Con gli anni ’80 Radio Palmanova si struttura con un palinsesto originale e accattivante, nascono delle trasmissioni che oggi sarebbero definite format, trasmettono da Palmanova molti conduttori poi destinati a trasmigare altrove. “La mia emittente – ricorda Gildone – oltre ad essere stata una delle prime radio pioniere dell’etere, la fucina di tanti dj e conduttori televisivi (non cito i nomi per rispetto della privacy, ma uno eri tu, caro Emanuelli), la fucina e scuola di alcuni giornalisti e pubblicisti, è stata soprattutto la radio che ha creato programmi di ogni genere senza tralasciare ogni settore: da quello dei bambini, che è stato il mio primo programma, a quelli sportivi (dal calcio all’hockey, al ciclismo, al motociclismo, all’automobilismo, al basket ed allo sport così detto “minore”), ai quiz più impensabili, per fare un solo esempio, dei tanti, la trasmissione SAMARCANDA di Mediaset noi la facevamo alla fine degli anni ’70.  Altri programmi di Radio Palmanova furono una trasmissione sul melodramma con ospiti del mondo della lirica, talk-show, vari programmi di intrattenimento, i primi programmi di musica rock, il primo programma in assoluto di musica country con elusive ed anteprime direttamente da Nashwille, e i primi programmi di musica jazz, blues, di medicina alternativa, musica italiana e straniera in tutte le sue branche. E, ancora, un programma di musiche e costumi milanesi, e L’ANGOLO DELLA SCUOLA, programma per studenti ed insegnanti condotto da Massimo Emanuelli.

La grande occasione per zio Teo arriva all’inizio degli anni ’80 quando deve condurre un concorso canoro nazionale, RAGAZZI DI SUCCESSO, per conto del quotidiano LA NOTTE, anticipando quello condotto molti anni dopo da Antonella Clerici sulla Rai. “Gli adulti ricorderanno questo quotidiano la cui pagina dello spettacolo era diretta dal dottor Giancarlo Zironi. Ebbene, secondo contratto, anche l’ultima serata toccava a me presentarla al Teatro Manzoni; però, per potere avere una televisione importante (Canale5) il dottor Zironi propose al mio impresario Luigi Mocchi (allora stretto collaboratore di Gianni Ravera e coordinatore delle più importanti manifestazioni canore come il Festival di Sanremo, la Gondola d’oro di Venezia ecc.) che, per avere la televisione e dare una maggiore enfasi alla finale, avrei dovuto presentare la serata assieme a Mike Bongiorno. con il quale avevo già lavorato altre volte. Nulla di male, anzi… Per me era la prova del nove in quanto dopo 15 anni di gavetta nel mondo radiofonico e dello spettacolo da un capo all’altro dell’Italia, ero candidato assieme ad altri (pochissimi) dj e conduttori radiofonici a presentare il prossimo Festival di Sanremo, infatti era stata ormai decisa questa novità – di voler passare la palla – a titolo sperimentale – alle nuove leve, e in questo caso ai conduttori o dj dell’emittenza privata. Ma all’ultimo momento di quella fatidica finale al Manzoni, un paio di ore prima di salire sul palcoscenico, mi fu riferito che Mike Bongiorno aveva chiesto l’esclusiva per presentare la serata da solo, mentre io sarei stato chiamato a metà serata solo come ospite d’onore per avere condotto per un anno le selezioni nei vari locali e per aver portato un buon portafoglio di sponsor che mi portavo addietro tramite l’emittente radiofonica che dirigevo. Purtroppo, il pubblico non accettò questi cambiamenti all’ultimo momento, quindi si ribellò e successero incidenti da stadio che, mentre da un lato mi confortavano sapendomi così amato – in pochi istanti di riflessione – mi indussero ad un brutto presagio, capii che mi stavo giocando anni ed anni di duro lavoro. Non mi ero sbagliato, infatti fui fatto fuori e quell’anno condusse Sanremo Claudio Cecchetto, mentre io per un paio d’anni sparii dalla scena del mondo dello spettacolo come se fossi stato il responsabile di tutto quanto accadde quella sera al Manzoni. La vita è fatto anche da queste bruttura che, a volte, ci mettono in ginocchio, malamente in ginocchio, ma, eccezion fatta della morte, nulla è irreparabile. L’uomo lo si misura e valuta proprio in queste circostanza. L’uomo deve avere sempre la forza di rialzarsi. Mi rimboccai le maniche e ripartii da zero come più volte mi è capitato di dovere fare. In quei giorni incontrai Gianfranco Funari, che appresso quanto mi era accaduto disse: “ragazzo mio, se te ce metti contro Maiche te ce rimetti er culo”.  Era il suo linguaggio, ed in parte andò così nel senso che, per fortuna quello che disse lui non ce l’ho rimesso, però Sanremo e tutto il resto è sfumato.”

La storia dettaglia di Radio Milano Palmanova (e di tutte le radio libere italiane) in

Massimo Emanuelli

Alza la tua radio per favor
Storia delle Radio Libere italiane di ieri e di oggi
(emittenti FM, WEB e DAB)

Prefazione di Giorgio Simonelli
Postfazione di Roberto Poletti  

Oltre Edizioni

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