Giallo sulla morte delle gemelle Kessler

E’ giallo sulla morte delle gemelle Kessler, icone della tv anni ’60 e ’70, trovate morte nella loro casa a Grunwald nei pressi di Monaco di Baviera in Germania. Alice ed Ellen Kessler nacquero il 20 agosto 1936 a Nerchau (Sassonia). Cantanti, ballerine, attrici e intrattenitrici di fama internazionale, esplosero in Germania, in Francia, negli USA e in Italia, nelle trasmissioni Rai degli anni sessanta.  Il 21 gennaio 1961 partecipano alla trasmissione televisiva Giardino d’inverno per la regia di Antonello Falqui, orchestra diretta da Gorni Kramer, e diventano subito popolari. Segue Studio Uno trasmissione della quale interpretano anche la sigla di apertura Da-da-un-pa. Altro successo è nell’edizione 1965 sempre di Studio Uno con la canzone La notte è piccola, e, ancora, Biblioteca di Studio Uno, La prova del nove, Canzonissima oltre a diversi Caroselli. Le loro gambe provocanti fanno scandalo e la RAI impone loro l’uso nei programmi televisivi di pesanti calze scure di nylon. Negli anni ’70 diradano gli impegni televisivi e cinematografici (recitarono anche per il grande schermo) e si dedicano al teatro, in tv compaiono in K2 + 1 diretta de Luciano Emmer, accanto a Johnny Dorelli, Milleluci condotto da Mina e da Raffaella Carrà. Rarissime le apprarizioni italiane negli anni ’80: Buonasera con… Alice ed Ellen Kessler (Rete 2, 1981), Al Paradise (Rai 1, 1984) e La fabbrica dei sogni (Rai 3, 1987-1988), Una rotonda sul mare (Canale5, 1989/1990). La loro ultima apparizione sulla tv italiana risale al Festival di Sanremo 2014.

La causa della morte sarebbe il suicidio assistito. Le gemelle Kessler, come avevano messo nero su bianco, volevano restare unite anche dopo la morte. Le storiche soubrette del varietà degli anni ’60 e ’70 volevano che le loro ceneri fossero conservate in un’unica urna. «Io e Ellen vogliamo che le nostre ceneri vengano mischiate un giorno con quelle di nostra madre e possano essere conservate tutte e tre insieme», aveva detto Alice a Bild quando avevano 87 anni. «Ne abbiamo dato disposizione nei nostri testamenti», ave aggiunto. «L’urna comune fa risparmiare spazio. Al giorno d’oggi si dovrebbe risparmiare spazio ovunque. Anche al cimitero», aveva proseguito.

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