Tele Orobica

TELEOROBICA

L’emittente nasce giuridicamente nell’ottobre 1977 e ufficialmente il 12 febbraio 1978 in provincia di Bergamo da una costola di Radio Orobica, la sua prima denominazione è infatti Tele Radio Orobica, inizialmente ripete i programmi di TeleCapodistria e quando l’emittente jugoslava in lingua italiana non irradiava i propri programmi compariva il monoscopio di Tele Orobica e, ogni tanto, qualche programma sperimentale. A partire dal 1979 l’emittente assume la denominazione di Tv Orobica irradia i suoi programmi anche dal canale uhf 42 (poi anche dal 41 e dal 46) L’emittente diretta da Sergio Villa propone un palinsesto con la rubrica GIOCHIAMO ALLA TV, il programma per ragazzi PINOCCHIO D’ORO, le rubriche sportive A tutto campo, Diretta sport e La domenica sportiva. Trasferita la propria sede a Bergamo città in via Spinea 17, nel 1980 l’emittente assume la denominazione definitiva di Tele Orobica,  per un certo periodo si affiliò alla syndacation filo-comunista Net, fallita questa syndication Tele Orobica si lego al circuito Jolly, quindi iniziò a proporre un proprio palinsesto così strutturato: film, telefilm, telenovelas, cartoni animati (trasmise per prima in Italia la serie Kundam), commedie dialettali, le rubriche DOMENICA SPORTIVA, A TUTTO CAMPO e DIRETTA SPORT, la rubrica GIOCHIAMOCI LA TV, rubriche varie come DONNA OGGI.  Altri programmi dell’emittente, che nei primi anni ’80 divenne molto popolare anche fuori dalla propria zona, furono il tg locale TVO NOTIZIE, la rubrica CANALE 42, le rubriche GLI INTERROGATIVI DEL CONSUMATORE, ROSA D’ORO, DONNA OGGI, AMICI DELL’ATALANTA, TROTTOLA SPORTIVA, VITA DI QUARTIERE, un corso di esperanto, la rubrica di folcklore NOTER DE BERGEM, SUPERCLISMO condotto da Katia Teolli. L ‘emittente propose quindi propri programmi affiliandosi di volta in volta a parecchi circuiti (anche a Tv Port), alla fine degli anni ’80 cessa di esistere cedendo i propri impianti a Videomusic.

http://www.youtube.com/watch?v=uuwNzfzeWYc

Un palinsesto di Tele Orobica è stato pubblicato sul portale Palinsesti Storici.