Renato Carusone (così si chiama per l’anagrafe) nacque a Napoli il 3 gennaio 1920, il padre era un impresario del Teatro Mercadante, Renato Carosone iniziò a studiare con il Maestro Orfeo Albanese e con il Maestro Vincenzo Romaniello, a quattordici anni anni scrisse la sua prima composizione per pianoforte Triki-trak, nel 1935 fu scritturato dal teatri dell’Opera dei Pupi, quindi lavorò per la casa editrice E.A.Mario e si diplomò in pianoforte. Scritturato dalla compagnia di arte varia diretta da Aldo Russo partì per l’Africa Orientale Italiana e si esibì in Eritrea, allo scoppio della seconda guerra mondiale venne chiamato alle armi ed inviato in Somalia. Gli venne quindi affidata la direzione musicale di un teatro e di un night club per militari, il suo repertorio consisteva in famosi brani da ballo americani. Ultimata la guerra Carosone tornò in Italia ed iniziò a suonare con alcune orchestre da ballo allo Shaker di Napoli. Nel 1949 l’incontro con Peter Van Wood e Gegè Di Giacomo con i quali diede vita al Trio Carosone che nel 1950 incise il primo 78 giri (Oh Susanna/Scalinatella), il trio si esibì anche in locali di Capri. Il 3 gennaio 1954 alle ore 15 Carosone esordì sulle neonata televisione in L’orchestra delle quindici. Il primo grande successo di Renato Carosone fu Maruzzella, oltre ad altri brani della canzone popolare napoletana raccolti nel long playing Carosello Carosone n.1. Nel 1955 Carosone si esibisce alla neonata Bussola di Focette diretta da Sergio Bernardini, esce il secondo album Carosello Carosone n.2, che contiene Tu vuò fa l’americano, seguiranno nel 1957 Carosello Carosone n.3 e T’è piaciuta (album che contiene anche Torero, La pansè e una versione di Rock around the clock), Carosello Carosone n.4, Carosello Carosone n.5. Nel 1958 Carosone e il suo gruppo, diventato un sestetto, si esibisce alla Carnegie Hall di New York, poi gira per l’Europa, Cuba e il Sudamerica. Altri successi sono Piccolissima serenata, Lazzarella, ‘A casciaforte, Pigliate ‘na pastiglia, brani contenuti in Carosello Carosone n.6. Sono del 1959 ‘O sarracino e Caravan Petrol. Esce quindi Carosello Carosone n.7. Carosone fonda la Stereo, propria casa discografica, e si esibisce ancora in giro per il mondo in concerti-spettacolo, unitamente a Gegè Di Giacomo con il suo celeberrimo “CantaNapoli”. Il 7 dicembre 1959 durante la trasmissione televisiva Serata di gala, Carosone, all’apice del successo, annuncio il suo ritiro dalle scene. Nel 1962 Carosone scrive con Nisa il brano Gondolì gondolà presentato da Sergio Bruni ed Ernesto Bonino al Festival di Sanremo, quindi si dedica alla pittura. Carosone torna ad esibirsi il 9 agosto 1975 alla Bussola chiamato da Sergio Bernardini, è quindi mattatore de L’ospite delle due, il primo talk show della televisione italiana ideato e condotto da Luciano Rispoli. Nel 1982 incide l’album Renato Carosone ’82 contenente Io tengo n’appartamento, Penelope e Ulisse, C’aimma fa’? Improvvisamente, ‘Nu sassofono americano e altri brani inediti. Nel 1983 incide Live in Siena, torna quindi ad esibirsi in America e in Sudamerica. Nel 1989 partecipa al Festival di Sanremo con il brano ‘Na canzuncella doce doce, nel 1995, in occasione del suo settacinquesimo compleanno la Rai organiza al Teatro Mercadante di Napoli una serata in suo onore, Carosone canta La pansè in duetto con Alba Parietti, Giuvanne cu’ ‘a chitarra, T’è piaciuta, Caravan petrol e Pigliate ‘na pastiglia con Renzo Arbore, Nel 1996 riceve il Premio Tenco, nel 1998 tiene il suo ultimo concerto in Piazza del Plebiscito a Napoli. Renato Carosone muore a Roma il 20 maggio 2001.
