Elezioni Regione Lombardia ecco chi vincerà, chi arriverà secondo e chi terzo

Sto riascoltando alcuni monologhi del grande Giorgio Gaber (monologhi sempre attuali). “Non c’è niente da fare, sembra proprio che gli italiani non vogliano essere governati, non si fidano. Hanno paura che se vincono troppo quelli di là, viene fuori una dittatura di sinistra. Se vincono troppo quegli altri, viene fuori una dittatura di destra. La dittatura di centro invece? Quella gli va bene. Auguri auguri auguri.”

E, ancora: “.Bè adesso non c’è più il 50% a destra e il 50% a sinistra. C’è il 50% al centrodestra e il 50% al centrosinistra. Oppure, il 50 virgola talmente poco, che basta che basta una manciata di voti, una scoreggia e uno perde” ahahah

In effetti accadde a Milano (che è anche il titolo di un mio libro cercate in rete) nel 2016 quando Beppe Sala vinse per soli 3000 voti. La leggenda metropolitana (confermata però da Pierfrancesco Majorino) narra che fui io a contribuire alla vittoria di Sala, ma non è mica vero. Io feci di tutto per far perdere Stefano Parisi, questo è vero, lo fece capire (con onestà intellettuale) un anno dopo in radio da me lo stesso Stefano Parisi.

Lombardia 2023 ho scoperto (e prima di me l’hanno scoperto alcuni politici) di essere radicato in altre città lombarde. Ma non penso proprio di orientare gli elettori e non credo proprio che io sia determinante (a differenza di persone che spostano a malapena il loro voto e si credono statisti e magari sono candidati ahah). Però quanto mi divertirei (cosa quasi impossibile) se in Lombardia qualcuno perdesse (e di converso vincesse qualcun altro) per lo zero e una scoreggia per cento. ahahah

A parte gli scherzi, in Lombardia esiste ancora uno zoccolo duro ideologizzato a destra o a sinistra (ma anche al centro), poi ci sono tanti astensionisti, persone che passano da uno schieramento all’altro (non per ideologia ma per opportunismo, ne vedo tantissimi soprattutto fra i candidati), persone (sempre candidate) che pensano solo alla propria poltrona, addirittura, sempre per citare Gaber, “chi specula su malati, anziani, disabili, tossici”. Persone inquadrate a destra e sinistra che o mi davano del matto quando ponevo dubbi sul loro schieramento, o manco rispondevano o rispondono (rispondere è educazione, meglio quelli che mi mandavano a…) e che oggi si astengono, proprio coloro che mi davano del qualunquista ogni volta che mi sono astenuto dal voto.

Ci sono però (vedremo quanti) alcuni lombardi di buon senso che si recheranno alle urne per votare (lasciando perdere ideologie stupide) il “meno peggio”. Poi, e ci risiamo, ci sono anche i pazzerelloni che ad ogni elezione, si divertono a far perdere qualcuno e, di converso, a far vincere qualcun altro.

I sondaggi sono contrastanti, alcuni danno un testa a testa fra Fontana e Majorino (ma con 4 o 5% di vantaggio da parte di Fontana), un altro Fontana con un ampio margine di vantaggio su Majorino, infine uno (commissionato da Letizia Moratti o da qualche suo collaboratore) che vede Letizia Moratti seconda e Pierfrancesco Majorino terzo. Non sono un indovino cerco solo di interpretare, credo che (chissà quanti mi contesteranno) in politica non ci sia nulla di scontato, poi logicamente anche io ritengo superfavorito Attilio Fontana. Secondo e terzo posto? Qui sono indeciso, dipende da cosa succederà nelle prossime settimane. Però oggi ho l’impressione che qualcuno andrà incontro ad una sconfitta senza precedenti nella storia, trascinando nell’abisso candidati e partiti e/o liste civiche ad esse collegate, con possibili riflessi sul piano nazionale.

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