Vincenzo De Luca spopola con il suo libro Nonostante il Pd, critico con il governo di destra, ma anche con il suo partito e infatti il titolo è ironico: Nonostante il Pd.
Giorgia Meloni annuncia: “l’Italia vincente”, io devo dire che non ci sono vittorie, è un pò come il tiro a segno al luna park credo che fino ad oggi abbiamo vinto solo una bambolina e una bottiglia di spumante.
Avevano promesso l’abolizione della legge Fornero ed hanno fatto peggio. Volevano cambiare ed hanno aumentato l’età pensionabile anche per le donne. Tutte le stupidaggini che hanno raccontato si sono rivelate delle stupidaggini. In questa legge finanziaria non vedo francamente nulla. Per quanto la sanità ci hanno raccontato frottole, dalle cose scritte risulta un investimento di 3 miliardi di euro e comunicano che sono soldi che servono per abbattere le liste d’attesa. E’ un’altra mistificazione, servono per pagare i contratti per il personale medico e amministrativo, per recuperare l’aumento dei costi dell’energia che subiscono gli ospedali. Dovrebbero essere utilizzati anche per la medicina territoriale e per l’incremento salariale per medici e infermieri che stanno scappando dall’Italia. Sinceramente non vedo nulla di positivo. Poi avevano annunciato un contributo a fondo perduto per gli asili nido per il secondo figlio è scomparso dal testo scritto. L’unica cosa certa è che la riduzione del cuneo fiscale significa altri 16 miliardi di spesa pubblica nel nostro Paese. E’ qualcosa di sconcertante.
La Meloni dichiara “siamo orgogliosi degli interventi fatti per le famiglie, io questi interventi non li ho visti. Anzi le famiglie stanno pagando mutui che fanno paura, il prezzo della benzina è arrivato ad oltre i due euro, c’è un’inflazione che riguarda soprattutto i prezzi dei prodotti alimentari che rendono difficili i bilanci famigliari, altro che aiuti alle famiglie, io questi aiuti non li ho visti.
Avevano promesso stop ai migranti e con il governo Meloni è boom di migranti. Sui migranti abbiamo avuto tanta solidarietà dall’Europa risultato concreto i migranti che arrivano in Italia, in Italia restano. Io mi aspettavo che un governo di destra si caratterizzasse, come avviene in Europa, per la sburocratizzazione, qui invece stiamo precipitando in una palude burocratica inimmaginabile.



De Luca è criticissimo anche verso l’attuale segreteria del Pd, ma anche di quelle precedenti. “Il Pd non è adeguato e non è una forza di governo credibile. Programma significa, ad esempio, parlare di sicurezza che oggi è un bisogno primario, soprattutto nelle aree urbane, sarebbe poi necessaria una riforma della giustizia e invece il Pd non dice nulla. Abbiamo un groviglio burocratico, amministrativo e giudiziario che frustra le migliori energie, questa dovrebbe essere una grande battaglia del Pd. E invece si affrontano temi civili, lontani dalle persone e li si affrontano invece solo dal punto di vista ideologico, rompendo con il mondo cattolico.”
Governare l’Italia significa parlare alla parte maggioritaria del nostro Paese e non fare testimonianza, le testimonianze servono a nulla quando gli altri governo. Un partito è vivo se viene percepito come uno strumento che migliora le tue condizioni di vita, di lavoro, ma oggi il Pd non è così.



La scuola è stata distrutta da tutti i ministri della seconda Repubblica, compresi quelli del Pd e di area Pd. La mia analisi, la argomento dal ministro Berlinguer il cui cognome è già un programma…, è analoga a quella di De Luca .
La scuola, con il sistema sanitario, è una delle priorità, l’hanno sfasciata, negli anni ha conosciuto un programma di progressivo abbandono. Si è perduto completamente il principio di autorità, abbiamo visto tanti episodi di ragazzi, di studenti, chi spara con la pistola finta al docente, chi versa il cestino con le carte addosso al docente. Quello che succede nelle nostre scuole se succedesse in Giappone, ma anche in Germania, in California porterebbe subito alla radiazione dalla scuola del ragazzo. Mancano insegnanti di sostegno, mancano gli aiuti ai ragazzi in difficoltà, dobbiamo accrescere il prestigio sociale dei docenti, aumentare gli stipendi che sono inadeguati, e soprattutto non dobbiamo fare quello che stanno facendo: stiamo tagliando le scuole con la scusa che vi sono meno ragazzi, meno nascite, ma questa è un’occasione per avere meno classi pollaio, per avere una didattica più attenta, soprattutto a ragazzi che vengono da famiglie in difficoltà, non per tagliare la scuola.



Noi siamo in una situazione demenziale: non abbiamo medici, siamo l’ultimo Paese d’Europa o il penultimo per la quantità di diplomati e laureati e ovviamente facciamo di tutto per scoraggiare nelle Università in generale, e nella facoltà di medicina in generale. Vogliamo parlare delle Università e dei test di accesso, anche qui il Pd… non possiamo selezionare il merito sui canti gregoriani, sull’inaugurazione della Transiberiana, sul sistema di coltivazione che avevano gli Incas… Oppure ancora: “viene domandato al candidato quale è l’unica parola fra le cinque che non ha nulla in comune con le altre quattro: sfoggiare, depennare, castità, provare, cromare?”. Dice il candidato: “io avrei pensato alla parola castità perché gli altri quattro sono verbi e l’unico sostantivo è castità. La risposta esatta era il verbo provare, perché provare è l’unica parola che non contiene il nome di una città. Sfoggiare contiene la parola Foggia, depennare la città di Enna, castità contiene il nome della città di Asti, cromare contiene Roma…. Io darei a chi ha preparato questo test vent’anni di carcere, o, meglio ancora, lo sottoporrei al programma rieducativo adottato dalla polizia municipale di Singapore, che come è noto ha in dotazione una frusta di bambù. Se uno risponde esattamente può fare le parole incrociate non il medico. E’ un sistema camorristico, intorno a questi quiz girano centinaia di milioni, le famiglie si rovinano, 5000 euro per la preparazione dei quiz, abbiamo decine di migliaia di ragazzi che vanno in depressione dopoo un quiz, è chiaro quale è il problema drammatico. Io dico che è un sistema camorristico e tutti zitti: questo è ancora un Paese di corporazioni, non è una società aperta, libera che dia prospettive alle giovani generazioni, è società di camorra in doppio petto e di corporazioni, non un Paese libero.



Interpellato da Fazio alla domanda: “lei farebbe il segretario del Pd?” De Luca risponde:
“Dobbiamo elaborare un programma per l’Italia, lasciamo perdere gli organigrammi, io ho tanti di quei guai da risolvere a Napoli e in Campania, mica mi prendo pure i guai del Pd…”
Nonostante il Pd io ho trovato sempre gente che mi ha ostacolato perché io sono un irregolare: io ho deciso di fare politica sulla base di un principio: per me la verità conta più delle bandiere di partito, e se c’è un contrasto fra la verità e la bandiera di partito io scelgo la verità e vorrei che i militanti del Pd assumessero questo punto di riferimento.
Il Pd deve cambiare il suo linguaggio, ma “campo largo” e “agorà democratiche” chi capisce questi termini? Il campo largo? La gente capirà (come Giovanni Cappella) il campo santo… La gente si domanderà “ma in quale spazio dell’iperuranio si muovono questi?”.
E, ancora De Luca: “Vedo tornare oggi sulla scena del Pd tutti quelli che per dieci anni hanno diretto il Pd, mi pare una bizzarria…”
Fabio Fazio ribatte “guardi Presidente è un partito che perdona”
De Luca: “ma questo avviene nel monastero delle Benedettine non ad un partito. Le rottamazioni sono umanamente volgari e politicamente idiote, ma io sono per la coerenza e l’onestà intellettuale di riconoscere gli errori quando si fanno, come dicono le sacre scritture: il riconoscimento dell’errore è l’inizio della salvezza. Nel Pd c’è gente che dirige il partito e che non sbaglia mai… Il Pd ha sbagliato a schiacciarsi sull’agenda Draghi e ad allearsi con Lega e Forza Italia. L’identità del Pd è impercettibile, io mi sono sempre domandato: ma quale motivazione diamo a un cittadino italiano per votare il Pd? Siamo il partito di chi? Di che cosa? Di quale obiettivo di fondo?


Il Presidente De Luca mi invita a non “fare il malvivente come Crozza” ma certo Presidente, candidiamo segretario del Pd Andrea Giambruno ahahha



Nonostante il Pd, il titolo del libro è ironico, è un messaggio di gratitudine ai tanti dirigenti del Pd “che ho conosciuto in questi dieci anni, che sono veramente delle anime morte, sono sempre stati distanti da me, a volte avversari e quindi gli devo gratitudine perché più si avvicinano a me e più mi fanno perdere voti, è meglio che stiano lontani. Ovviamente parliamo di tanti dirigenti non della comunità del Pd che rimane una comunità complessa come quella del Pd che rimane una realtà importante del nostro Paese, a condizione che riprenda un cammino che renda questo partito utile politicamente. Vi è una comunità di militanti nonostante tutto.
Il Pd non ha funzionato perché è stata la sintesi della vecchia Dc e del vecchio Pci, non è mai diventato socialista, socialdemocratico o liberale. Secondo De Luca il Pd ha preso il peggio della Dc (il correntismo doroteo) e del vecchio Pci (il centralismo burocratico), ora deve riprendere il cammino e darsi un programma di governo per l’Italia, programma che ancora non c’è.”
E come dissi Nicola Di Bari: per qualcuno saranno cazzi amari… Vi aspettiamo domenica 29 ottobre alle ore 15 presso Circolo El Salvadanèe via De Amicis 17 Milano primo piano, ingresso libero fino ad esaurimento posti, per accreditarsi inviate una mail a storiaradiotv@tiscali.it