Perché Radio Cecchetto (ma anche Radio Liscio, Radio Squallor, Lolli Radio, e poche altre nuove emittenti) funzionano. Sabato 29 marzo a Milano si parlerà di radio del passato ma anche delle radio di oggi (Radio Lombardia e Radio Millennum ad esempio) nonché di radio del futuro

Ho sempre rivendicato il mio ruolo di docente e critico rispetto a quello di radiofonico, l’attività radiofonica per me è sempre stata secondaria, inoltre come docente e critico sono sempre stato severo iniziando da me stesso. Non mi ritengo un “grande conduttore” come qualcuno mi dice, anzi merito a malapena la sufficienza e per meriti non miei…

Nel mio ruolo di docente con esperienza quasi quarantennale (ero un baby prof.) ne ho viste di tutti i colori, analogamente come conduttore della trasmissione radiofonica L’angolo della scuola ne ho sentite di ogni. Devo però riscontrare che errori, strafalcioni, nella lingua italiana, nella storia (in generale), nella storia della radio, ecc. ne ho trovati tantissimi in questi ultimi mesi da parte di alcuni radiofonici mediocri (senza alcun titolo) che giocano a fare gli storici, sconfinano in campi non di loro pertinenza, e, per egocentrismo, rivendicano primati inesistenti di emittenti e non solo. Credevo che con la stop accademico, dovuto a motivi di salute, avrei potuto evitare la correzione di errori, ma l’insistenza di alcune persone mi ha fatto ritornare in cattedra, cosa che farò se le condizioni di salute me lo permetteranno.

Non sono mai i grandi a fare pesare la propria grandezza, o a rivendicare primati o successi, cosa che invece fanno i mediocri, gli sfigati, i frustrati che pensano solo ad odiare, a diffondere fake news e ad altre azioni meschine.

Sorvolo su questi omuncoli e passo ai grandi e alle cose belle e costruttive. Se come storico cerco di essere obiettivo (cerco non è detto che sempre lo sia, non ho questa presunzione, anzi ringrazio coloro che mi hanno segnalato alcune imprecisioni dopo avere letto, chi contesta sono invece coloro che non leggono non solo i libri ma addirittura gli articoli limitandosi alle foto…) come critico posso e devo esprimermi. In passato ho indovinato molte cose, ma ne ho sbagliate altre.

Nel corso di diverse interviste che ho concesso a speaker di altre emittenti mi sono state fatte alcune domande intelligenti (esistono invece anche conduttori che copiano e fanno domande banali) una di esse inerente il futuro della radio e il nascere, quasi una sorta di analogia con le radio libere degli anni ’70, di tantissime webradio nonché il DAB+. Nascono come i funghi, hanno dato la possibilità a tante persone che avevano appeso il microfono al chiodo di tornare in onda e ai giovani di sperimentare. So che mi faccio molti nemici, ma quando si critica si accontenta qualcuno e si scontenta qualcun altro.

Esistono tantissime webradio e ora aumenta il numero di coloro che si danno al DAB, già qualche anno fa dissi: “abbiamo più webradio che ascoltatori di webradio…” ma spero resti una battuta. Ritengo importantissimo che siano tornati in onda speaker del passato, sui giovani (sono e resto un professore) sono intransigente, per citare Gaber “di certe mode, canzoni e trasgressioni non me ne frega niente”, poi abbiamo le eccezioni che confermano la regola. Noto troppo dilettantismo in molte emittenti, speaker che sono rimasti alle dediche anni ’70, emittenti senza un palinsesto generalista, o con una nicchia confusa, o, ancora, che scimmiottano, male, i network.

Naturalmente tutto quanto scrivo è originato da un lungo ascolto di varie emittenti e speaker, prima ascolto e poi parlo, prima leggo e poi scrivo, cosa che dovrebbero fare altri…

Ha destato parecchio clamore il fatto che io mi sia favorevolmente espresso in merito a quattro emittenti, che considero fatte benissimo: Radio Cecchetto, Radio Liscio, Radio Squallor e Lolli Radio. Poi ce ne sono altre e prima o poi le recensirò, ho evitato, per questioni di eleganza, di annoverare nell’elenco delle radio che funzionano due emittenti fatte bene per il fatto che mandano in onda i miei i programmi, ma sono fatte bene non per me (non esiste una radio che si affida ad un solo conduttore e poi ripeto non mi ritengo un grande conduttore) ma per gli altri speaker, per i format innovativi e per essere sempre sul pezzo.

Quali sono le ragioni del successo di Radio Cecchetto, Lolli Radio, Radio Liscio e Radio Squallor? Innumerevoli, cercherò di spiegarle, con i diretti interessati, sabato 29 marzo a Milano nell’ambito del convegno Milano capitale della radiofonia privata nell’ambito della presentazione di Alza la tua radio per favor, enciclopedia delle radio private italiane. Lo farò con i diretti interessati: Alex in (che rappresenterà Radio Cecchetto, intervento via video dello stesso Claudio Cecchetto), Loris Marchi ed Attilio Pace (Radio Squallor) e Clara Taormina (Radio Liscio, intervento via video di Ettore Andenna).

In merito a Lolli Radio, con Radio Free Live una delle prime webradio italiane, se non la prima in assoluto, sarà un piacere parlarne a Roma con Marco e il gotha della radiofonia romana, gotha della radiofonia romana che mi dicono arrabbiato con qualcuno il quale sta facendo arrabbiare tante persone, una ragione ci sarà…

Oggi, sabato 29 marzo a Milano sold out, non avrei mai aspettato un successo simile, si entra solo e rigorosamente con accredito, bisognava accreditarsi (siamo al solito discorso di chi non legge e si limita ai titoli…), oltre 200 adesioni purtroppo gli addetti del Municipio 7 del Comune di Milano e i miei collaboratori hanno dovuto momentaneamente escludere centinaia di persone che si erano regolarmente accreditate, è stata comunque già fissata una nuova data milanese per il 24 maggio.

Si partirà dalla preistoria e dalle regole fissate in merito alla primogenitura aprirà, dopo i saluti istituzionali, il professor Giorgio Simonelli, poi Radio Parma, Radio Milano International ecc. ecc. fino ad arrivare alle radio di oggi. Sono previsti anche interventi via video di Renzo Arbore, Barbara Marchand e di altri grandi che hanno fatto la storia della radio (pubblica e privata) italiana. Arriveranno da tutta Italia radiofonici di lungo corso. Ringrazio anticipatamente tutti i partecipanti accreditati, Cesare Borrometi, Marco Viale e lo staff del Municipio 7 del Comune di Milano, “io speriamo che me la cavo”.

P.S.: mi è arrivato ora un messaggio inerente Milano capitale della radiofonia da parte di un’alta istituzione milanese, lo farò leggere a Silvia Fossati Presidente Municipio 7 o all’assessore Manuel Sciurba, vicepresidente e assessore alla cultura. E’ la dimostrazione della sensibilità verso il fenomeno delle radio libere da parte di questa istituzione (a tutte le radio libere, non ad una sola radio o alla mia persona, ricordo che con questa persona ho fraternamente e democraticamente litigato per questioni inerenti scuola ed Università). Ulteriore dimostrazione che rivolgendosi alle persone preposte, conoscendo le leggi, evitando toni che ricordano le Brigate Rosse, e strumentalizzazioni politiche, qualcosa si ottiene.

1995 pubblicazione sul cinema (e poi altre) Alex In ha anche magistralmente condotto Il cinema alla radio chissà se un mediocre copista romano, copia tutto, ora si darà al cinema… oppure alla televisione, gli consiglio di trovarsi un ottimo avvocato…Ho pubblicato 24 libri di vario argomento non sono monotematico, qualcuno mi ha bloccato il venticinquesimo. Facendomi un danno accademico, chissà se per invidia (non entrerebbe mai in un un’aula non ne ha i titoli), appositamente o inconsciamente, comunque affari suoi, io devo dimostrare la mia buona fede e, dopo avere tollerato diverse scorrettezze, non è più possibile tollerare, ho dato mandato ad un legale di agire.

Per conoscere nei dettagli la storia delle radio libere (o private) italiane leggete l’enciclopedia delle radio italiane versione ebook di Massimo Emanuelli

Alza la tua radio per favor…

Storia delle radio libere italiane di ieri e di oggi

(emittenti fm, web e dab)

Prefazione di Giorgio Simonelli

Postfazione di Roberto Poletti

‘Alza la tua radio per favor’ di  Massimo Emanuelli

Contatto – OLTRE edizioni

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One comment

  1. Perfetta analisi che condivido in pieno , oltre al fatto che , secondo me, le web radio senza anche una frequenza in FM sono solo un banale odierno Podcast.
    Ti segnalo una Radio che resta locale in FM (in Puglia) ma che invece grazie alla web radio ed al grande professionismo dei suoi programmi e conduttori ha raggiunto enormi dati d’ascolto: RITMO 80 .
    Il suo Morning Show, con I MARKINI sebbene sia una post produzione non in diretta ne è un esempio.
    La diretta oggi, specie nei principali networks, non ha più quella spontaneità che si aveva un tempo, troppe limitazioni ,tra fatti di cronaca e politically correct , scanditi da radiogiornali ogni ora che sono solo fotocopiati di cui gli Editori sono obbligati a trasmettere.
    Già, la parola ed istituzione obbligata dell’Editore ha rovinato il fantastico e creativo mondo della radio libera “veramente” (come canta Finardi).

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