Scrive Marco Galli, condivido quasi in toto e chioso:
Si è conclusa un’altra tornata elettorale per quanto riguarda alcune regioni e mi trovo ad osservare (purtroppo) uno stile (se così si può definire) di commenti e post che rende di altissimo livello le gare sportive dilettantistiche .
Dai post ad effetto con le foto della scatola di Maloox ad altri con frasi volutamente provocatorie verso le parti avverse e sconfitte .
Questo accade ormai da tempo e a scegliere tale modalità non sono soltanto alcuni elettori bensì anche coloro che ricoprono cariche più o meno alte nei vari partiti.
Questi elettori sono degli ignoranti senza alcun titolo di studio o analfabeti di ritorno, non conoscono la lingua italiana, scrivono strafalcioni. Non conoscono le competenze di Stato, Regione, Comune, le leggi elettorali, come si vota (come si vota non chi si vota). Sono dei falliti frustrati, disoccupati, sotto occupati, fanno lavori che non li soddisfano, falliti anche nella vita privata… Sfogano le proprie frustazioni in rete con una violenza verbale tale da far paura, condividendo post di politici (che fanno il loro mestiere sia chiaro) o scrivendo banalità senza argomentare
Ormai fare politica sembra un po’ come andare allo stadio sperando di poter perculare gli avversari dopo il triplice fischio.
A questo si aggiunge il trend di tanti giornalisti o pseudo tali che ormai sembra che abbiano capito che paga molto di più una rissa televisiva con tanto di sciarpe sventolate in faccia alla parte avversa piuttosto che fare analisi serie ed approfondite sui temi importanti che riguardano la vita dei cittadini.
Tutto questo per dire che chi si è allontanato dalla politica e dalle urne lo ha fatto anche perché stanco di questi modi piuttosto beceri e difficilmente verrà riconquistato se i toni e i modi continueranno a restare i medesimi da competizione di quartiere.
C’è stato un tempo in cui il linguaggio di chi si occupava di politica aveva ben altro spessore, spessore al quale si adeguava il giornalismo con i suoi commentatori e analisti . Era il tempo di quella prima repubblica ormai finita nel passato remoto perché bisognava fare “un salto di qualità”.
Se il salto di qualità è quello a cui assistiamo ogni giorno credo che quella prima repubblica fosse molto più in alto nonostante le debolezze umane che non sono certo finite ma che si sono semplicemente adeguate ai tempi.
Credo che la politica, insieme all’informazione, dovrebbero essere qualcosa di molto diverso dal calcio con tutti i suoi contorni da tifoseria.
Ormai anche i social sono diventati terreno buono per dare sfogo a questi istinti da spernacchiamento che non so a chi e cosa possano giovare se non, appunto, a coloro che trovano nella politica un modo per sfogare certe frustrazioni neanche troppo sopite .
A molti cittadini credo proprio che serva ben altro per tornare a credere nella politica e di conseguenza a prendervi parte o come semplici elettori o come protagonisti attivi .
Inoltre va considerato che da adulti abbiamo tutti un ruolo molto importante verso i giovani e alla luce dei fatti di cronaca inerenti al bullismo, anche questi atteggiamenti non vanno certo nella direzione opportuna poiché sono pur sempre una forma di bullismo anche solo lessicale.
I tornei sportivi giovanili già bastano e avanzano.
Ritengo i vari ultras politici, come ho scritto sopra, ma i più assurdi coloro che si scaldano e tifano chi per Israele e chi per la Palestina. Ma cosa vi viene in tasca?
Domenica e lunedì avevo previsto l’aumento delle astensioni nelle Marche (regione che ben conosco avendoci passato tantissime estati) i marchigiani ma i cittadini italiani non si fidano più dei politici. Quali politici? Tutti e quando dico tutti è tutti.
Votano solo i tifosi dei politici soprattutto i tifosi del centrodestra, e in misura minore del centro sinistra (oltre a falliti che vivono di politica). Per vedere la percentuale dei tifosi delle varie fazioni basta guardare alle percentuali dei candidati.
Se era invotabile Acquaroli per i tagli alla sanità ed altre cose segnalatemi da molti marchigiani, altrettanto lo era Ricci. Mai visto negli ultimi vent’anni un candidato così invotabile come Matteo Ricci il peggior candidato che la sinistra poteva scegliere. Ciò per diversi motivi mi soffermo solo su alcuni ma già li avevo anticipato prima del voto.
Il centrosinistra un anno e mezzo fa accusò Giorgia Meloni di candidarsi alle europee per poi non andare in Europa, Ricci si è candidato per l’Europa per poi dimettersi in caso di vittoria non va bene. Non sono parole mie ma di Romano Prodi…
Ricci e la Palestina,“la prima cosa che faccio quando sarò Presidente di Regione è il gemellaggio con la Palestina” è da folli anzi da flottiglia. Lo ha evidenziato anche Paolo Mieli: Ricci ha fatto la campagna elettorale vestito da palestinese.
- non era nel programma elettorale
- una Regione non può fare gemellaggi con uno Stato (fra l’altro al momento inesistente)
- I marchigiani volevano sapere molto di più su sanità, formazione professionale ecc
Ricci inoltre aveva già in partenza il peccato originale di essere stato (o di essere) un renziano, l’elettorato 5Stelle e gli astensionisti non lo hanno dimenticato. Anzi è andata bene a Ricci, perché alcuni elettori astensionisti dopo l’insistenza sulla Palestina (anche dopo la sonora sconfitta) avrebbero voluto votare Acquaroli per ripicca.
Ancora una volta Ricci (e Schlein, non ascoltando quanto gli dissi un anno e mezzo fa nel corso di un dibattito pubblico) si sono dimostrati lontani dai problemi della gente, e, non hanno voluto dire, quel che la gente vuole sentirsi dire (lo fa comunque la destra esperta nel promettere cose che mai realizzerà facendo invece l’esatto contrario..). Schlein inoltre ha sbagliato candidato, ripeto era da vent’anni che non vedevo un candidato così invotabile come Ricci.
Vi sono poi altre questioni che ci fanno capire che anche lo stesso Ricci voleva perdere. Alcuni marchigiani (pentiti di averlo votato alle europee) mi hanno comunicato il perché, ma non vado oltre, mi sembra di sparare sulla Croce Rossa.
Ricci, ma che faccia di bronzo, va avanti a parlare ma stia zitto dichiara “i marchigiani non ci hanno ascoltato” e certo cosa c’entrava la Palestina e poi stendiamo un velo pietoso sul politico Ricci non vado oltre. Riporto solo alcune parole garbate della segretaria della Uil “i marchigiani non hanno ritenuto le proposte convincenti”.parola della segretaria della Uil di Ancona Claudia Mazzucchelli
Non contento della sonora sconfitta, Ricci ha ribadito le scempiaggini sulla Palestina, e, ancora: “la mia vera avversaria era Giorgia Meloni non Acquaroli” no caro Ricci, la tua avversaria era Ely Schlein perfetta candidata premier della Palestina e ti ha aiutato a perdere, ai marchigiani alla gente non interessa la Palestina, interessavano le Marche. E comunque Ricci resterà in Europa con doppio stipendio e con l’immunità parlamentare. Non contento del disastro che ha fatto, “era vestito da palestinese” ha dichiarato giustamente Paolo Mieli, persiste nell’errore. Se ci sarà la pace cosa farà Ely? Ad esempio in Puglia o a Milano (città quasi persa in partenza): le consiglio per chi saranno i candidati un gemellaggio della Puglia con il pianeta Marte e un gemellaggio del Comune di Milano con il pianeta Saturno.
P.S.: la maggioranza degli elettori di destra (ma tanto non sanno leggere e non leggono) non travisino le mie parole, non voglio diventare un’icona della destra. Non cantino vittoria per Acquaroli: non ha vinto Acquaroli ha deciso di perdere Ricci. E su Milano la mia città, si ricordino che sono stati proprio i consiglieri di destra (alcuni in maniera esplicita altri in maniera subdola) a salvare Sala.