Ivan Cattaneo intervista di Massimo Emanuelli

 

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https://www.mixcloud.com/talentradio/stile-italiano-ospite-ivan-cattaneo-conduce-massimo-emanuelli-estate-2013/

 

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maurizio@puta.it

 

IVAN CATTANEO

Cantante, pittore, artista, icona pop degli anni ’80, iniziatore del filone del revival.

ivan cattaneo album.pngIvano Cattaneo detto Ivan nasce a Bergamo il 18 marzo 1953, trascorre l’adolescenza nella campagna bergamasca malsopportando la vita di provincia, si avvicina alla musica studiando chitarra, a dodici anni partecipa alle selezioni dello Zecchino d’Oro, a quindici anni al Festival degli Sconosciuti di Ariccia, da adolescente partecipa senza fortuna anche al concorso per voci nuove di Castrocaro.
Fino all’età di 16 ani vive a Pianico, paesino caratteristico in provincia di Bergamo accanto al Lago d’Iseo, frequenta il liceo artistico, impara a suonare la chitarra, studia musica e comincia a suonare in alcuni gruppi locali di blues, tutti patiti per Frank Zappa e John Mayall.
Nel 1965. all’età di dodici anni, si reca per la prima volta a Milano per partecipare ad una gara canore che si tiene nella Galleria del Corso: “In quel momento i miei sentimenti furono di ansia e anche spavento per un episodio che mi accadde. Mi persi in Galleria, non riuscivo più a trovare i miei genitori. Poi riconobbi il giovane cameriere di un bar vicino alla sede delle selezioni e ritrovai la strada. Pensai che questa città può farti paura all’inizio, ma poi ti aiuta”.
Nel 1972, ultimato il liceo, parte per Londra, la Londra psichedelica magica ed esaltante degli anni ’70, qui conosce Mark Edwards, suo primo grande amico, produttore dei Jetrho Tull, di David Bowie, Brian Eno, Curvet Air ed oggi U2. Ivan viene introdotto negli ambienti e nei party della swinging London degli anni ’70, qui conosce Cat Stevens, Marc Bolan, il fotografo David Bailey e il pittore Francis Bacon. Cattaneo resta a Londra due anni, vive un’esperienza, all’avanguardia per quel periodo, nel settore delle forme espressive multimediali. Poi torna in Italia per il servizio militare. La madre Rita lo rivede dopo tanto tempo in abbigliamento “stravagante” e gli dice: “ti voglio bene ma torna a Londra…”
Cattaneo si trasferisce a Milano e frequenta movimenti come il Fuori (Fronte Unitario Omosessuali Rivoluzionari Italiani) e il movimento alternativo che fa capo ad Andrea Valcarenghi e a Re Nudo, nel 1976 è al festival del proletariato giovanile di Parco Lambro di Milano al fianco di Mario Mieli per rivendicare i diritti degli omosessuali, Ivan inizia a tenere i primi concerti in meetings e festival pop alternativi propri di quell’area underground dove ha mosso i primi passi. Ancora oggi, pur non vivendo più a Milano, Ivan ha uno stupendo rapporto con la città: “è il mio motore di ricerca, è il mio Google, ti aiuta a trovare nuove idee e te le fa realizzare”. Nel capoluogo lombardo Ivan getta le basi della sua carriera musicale: “Avevo un appartamento di 300 mq in via Ceresio. Ci ho abitato per 25 anni. Casa mia era aperta a tutti, ci è passata una parte della musica italiana. Ho ospitato anche Patty Pravo. Avevo come vicina di casa Giuni Russo. Le nostre passeggiate preferite erano quelle pomeridiane al Cimitero Monumentale. Era la nostra tappa fissa dalle 15 alle 18. Chiacchieravamo tra tombe e cappelle, componevamo canzoni e testi. Giuni mi fece ascoltare in anteprima col walkman “Un’estate al mare”. E io toppai miseramente perché dissi che “era orribile””…. Gli anni ruggenti milanesi sono stati fantastici. Ricordo le memorabili serate al Plastic degli anni ’80. Lì incontrai anche Andy Warhol. Lui era un po’ disorientato perché un cameriere gli aveva versato addosso un drink. Continuava ad aggiustarsi la parrucca, dato che era completamente calvo. Ma poi gli tornò il buonumore quando vide i miei pantaloni di cui avevo modificato il colore, spruzzandoli di vernice.”
Proprio a Milano Ivan incontra il mitico Nanni Ricordi il padre ed inventore di tutti i cantautori italiani che lo fa entrare nell’etichetta indipendente Ultima Spiaggia per la quale incide nel 1975 il suo primo album Uosaei, disco controcorrente per le formule musicali adottate. Cattaneo partecipa a diversi spettacoli del movimento ’77 e alla trasmissione tv Onda Libera (la trasmissione doveva intitolarsi Televacca ma poi intervenne la censura che bloccò il giovane Roberto Benigni) dove presenta il brano L’elefante capovolto, in occasione del meeting al parco Lambro di Milano provoca il pubblico e scoppia una rissa collettiva. Cattaneo presenta una miscela di funky, giochi vocali e provocazioni di ogni tipo, che si ritrovano anche nel suo secondo album Primo, secondo, frutta, Ivan Compreso (1977), album ironico e a tratti demenziale, che contiene il suo primo successo: Maria Batman. In Primo secondo frutta (IvaN compreso) per la prima volta che si sentono citazioni nei testi, la donzelletta vien dalla campagna, Maria Batman…, agitare prima dell’uso… grande ironia, il primo demenziale italiano (senza che nemmeno Ivan se ne accorga forse)…. frasi caleidoscopiche, significati come scatole cinesi, o matrioske…, il personaggio per quei tempi è decisamente scandaloso e indecifrabile per quell’Italietta abituata a… lasciamo perdere!”. La musica è decisamente innovativa grazie anche al suo incontro con Roberto Colombo che debutta magistralmente nell’arte dell’arrangiamento. Ma la cosa più innovativa di quel suo secondo disco è l’anticipo di circa vent’anni sulla oggi tanto abusata multimedialità. E’ una vera provocazione dada corrente tanto cara a Cattaneo. Nella promozione del disco si nota un forte utilizzo della multimedialità, e Cattaneo inventa la teoria del Tattouditovistaolfattogusto (T.U.V.O.G), arte totale dei cinque sensi, scrivendo un libro con questo titolo allegato all’lp, libro di immagini di poesie di testi/canzoni, di manifesti artistici e, cosa nuova, di suggerimenti su odori, profumi, gusti, sensazioni tattili da abbinare ad ogni specifica sua canzone. Al disco partecipa anche l’esordiente arrangiatore Roberto Colombo. Tutta la tuvog art viene accompagnata oltre che dal disco e libro, anche da una grande mostra milanese, e da uno spettacolo teatrale molto innovativo e irriverente. Nella mostra ogni quadro da la “vista” ad una canzone, Ivan si dedica sempre di più a happening e performance, e cioè molto teatro molta arte e poca canzonetta. Del resto si sa: a Cattaneo è sempre andata stretta l’etichetta di cantante o cantautore e basta. Lui ha sempre preferito definirsi un “manipolatore di energie creative” che possono spaziare dal canto al mimo alla pittura al teatro vero e proprio, o all’invenzione e lancio dei personaggi nuovi e veramente eccezionali.
Sempre in anticipo sulle mode e sulle nuove tendenze inventa il personaggio punk di una giovanissima Anna Oxa a Sanremo 1978 che ne decreta l’immediato successo, chi non ricorda a Sanremo versione Callas/punk con pipa e valigetta?: “ho introdotto il punk in Italia, fui io a creare il look di Anna che cantava Un’emozione da poco al Festival di Sanremo”.
Nel 1979 incide Superivan, in collaborazione con Colombo e le Premiata Forneria Marconi, un album in cui l’avanguardia di Cattaneo si incomincia a fondere con la canzone più comunicativa, i testi sempre graffianti e ironici, la voce più da cantante, falsetti e vocalizzi vengono dosati e divulgati nei punti più importanti…vedi Mare bello, incisa anche da Patty Pravo. Cattaneo è padrino e collaboratore dei primi gruppi punk-rock della scena italica del periodo (Revolver, Elektroshock), nonché, nei primi anni ottanta, del lancio di cantante come Down Mitchell, Patrizia Di Malta del Gruppo Italiano e Diana Est, e grazie ai suoi contatti la rinascita della splendida e recente Patty Pravo. Ivan si occupa anche di arte sperimentale, interessandosi di videoscrittura, happening e allestimenti teatrali. Il suo gusto per la provocazione lo porta a comparire in pubblico e sulle copertine dei dischi in atteggiamenti grotteschi e teatrali. Iniziano in questo periodo i veri e propri concerti rock,Ivan viene acclamato come la nuova star del rock italiano, nel suo palcoscenico vi sono scenografie tecnologiche, un grande muro fatto di 50 televisori uno sull’altro che emanano luce azzurrina che lui chiamerà neve catodica. Le atmosfere sono glaciali ed irreali, come il suo primo gruppo Nehomo che ricordano i Devo americani. Ivan è un vero performer, oltre alla sua voce usa la sua mimica, la danza, lo sberleffo, l’ironia, la drammaticità attraverso i movimenti del suo viso… e del suo corpo.
Nel 1980 Ivan conclude il rapporto con la casa discografica Ultima Spiaggia, ponendo dunque fine al periodo delle etichette alternative, ed incide per l’etichetta CGD l’album Urlo (di una spia in agguato avant la guerre troisieme), probabilmente il suo miglior lavoro. A regalargli il primo grande successo è il singolo Polisex, destinato a diventare il suo brano più popolare di sempre. Polisex diventa presto una sorta di inno dei cosiddetti alternativi nella Milano degli anni ottanta, molto trasmesso da tutte le radio e ben accolto anche dalla critica. Nel 1981 Cattaneo realizza quello che definirà un lavoro di “archeologia moderna”, riprendendo e riarrangiando alcuni fra i più grandi successi italiani e internazionali degli anni sessanta. Da questo progetto archeologico nasce così l’album 2060 Italian Graffiati, che contiene celebri canzoni come Nessuno mi può giudicare e Una zebra a pois, Cattaneo fa anche il verso alla Pavone del Geghegè e rivitalizza con sapore retrò brani vecchi e nuovi. Il disco, lanciato nella trasmissione tv “Mister Fantasy” della quale Ivan è ospite fisso, ha un successo inaspettato e vende ben 475 000 copie. Il successo è clamoroso, a detta dello stesso Ivan veramente inaspettato, come le cose più belle e più brutte, del resto… In questo caso innovai partendo dal passato, ma rivisitandolo in chiave pop e tecnologica. A Milano riuscii a creare una nuova idea di immagine, grazie al programma tv “Mister Fantasy”, dove proponevo i miei pezzi. Inventavo i miei look e persino i pannelli per ambientare le mie esibizioni. Facevamo una tv all’insegna del graphic design e della realtà virtuale, anche se era artigianale e fatta in casa”. Nel 1981 partecipa al Festivalbar con Una zebra a pois e vince Vota la Voce, popolare referendum indetto fra i lettori di Tv Sorrisi e Canzoni come miglior cantante rivelazione e gli viene assegnato il Telegatto.
Parallelamente all’attività di revival, continua la sua carriera di cantautore e manipolatore estetico e multimediale incidendo canzoni proprie su Ivan il terribile del 1982, che spiazza il pubblico che evidentemente preferiva le reinterpretazioni. Torna al al Festivalbar nel 1982 con Toro! Torero!
Cattaneo ritorna quindi sui suoi passi e, dopo aver creato a Rimini con Caterina Caselli e Red Ronnie la discoteca “Bandiera Gialla”, nel 1983 incide un nuovo album di cover, Bandiera gialla appunto. Il disco è un successo strepitoso che eguaglia, se non supera, quello di 2060 Italian Graffiati. A dare grande successo al nuovo album di revival dell’artista bergamasco sono pezzi rivisitati come Bang Bang, Sono bugiardo, Io ho in mente te,i Sognando la California, Ho difeso il mio amore, Io ho in mente te, Se perdo anche te, La bambola, Prendi la chitarra e vai e La bambolina che fa no no. Ivan partecipa ancora una volta al Festivalbar con Io ho in mente te e ad Azzurro dove presenta, nella squadra Orso Giallo, Sono bugiardo.
Nonostante l’enorme successo ottenuto con i due album di revival, Ivan sente di non poter esprimere la sua arte e di esser diventato solo un interprete di vecchi successi; l’artista infatti si rende conto di essersi troppo allontanato dalla sua idea originaria di cantautore. Ivan pur non rinnegando il successo revival sente di rimanere troppo strumentalizzato e ridotto ad un ruolo di solo interprete che gli sta alquanto stretto, sente di essersi troppo allontanato dagli ideale artistici iniziali. Fra il 1984 e il 1985 incide allora i 45 giri Quando tramonta il sol (brano che presenta a Saint Vincent Estate) e Dancing Number. Ivan decide dunque di rompere con la casa discografica e, amareggiato e deluso dal mondo della discografia e della televisione, si ritira dalla carriera musicale. Come ultimo vincolo impostogli dalla CGD, Cattaneo pubblica nel 1986 un ultimo album di revival dal titolo Vietato ai minori. Ancora due partecipazioni al Festivalbar: nel 1985 con Dancing number e nel 1986 con Neo latina. Dal 1987 diventa vegetariano. Ivan chiude definitivamente con dischi e case discografiche, non ne vuole più sapere, si sente estremamente ferito e deluso dal mondo superficiale della televisione e dello show-biz in generale. A seguito del suo ritiro dal panorama musicale, Cattaneo si dedica alla pittura alla musica elettronica e alla ricerca interiore. Ritorna nel 1989 la mostra 100 Gioconde Haiku, cento quadri con volti mashili/femminili, che sarà esposta in tutta Italia, e persino ad Avignone, in Francia, e anche in varie discoteche della penisola.
Nel 1992 pubblica, dopo sei anni, pubblica un album di inediti che contiene fra il altri Il cuore è nudo… e i pesci cantano, un lavoro che anticipa la corrente della Drum & Bass, legato alle tematiche New Age, che parla del rapporto fra l’artista e il maestro indiano Osho. In anticipo di qualche anno anche la musica che usa sonorità drum-bass.
Nel 1994 si mette al lavoro per dar vita ad un ambizioso progetto artistico comprendente musica, danza, poesia e arte dal titolo ‘ZOOcietà DUEOOO’, presentato solo in anteprima nel febbraio del 2001, al Teatro Verdi di Milano, in occasione della terza edizione della rassegna teatrale Chansonnier dalla canzone al teatro curata da Giangilberto Monti, lavoro che comprende vari libri di immagine miscelata a slogan-poesia, uno spettacolo teatrale, alcune mostre in gallerie d’arte, cd che documentano le manipolazioni sonore. Nel 1996 pubblica il singolo dance Love is love con lo pseudonimo di Cut Ivan. Nella seconda metà degli anni novanta Cattaneo alternerà la sua attività di cantante e musicista a quella di pittore e artista multimediale. Ivan Cattaneo è protagonista della Rassegna La Musica dei Cieli – Voci e musiche nelle religioni del mondo, una serie di concerti promossi dalla Provincia e dall’Arcidiocesi di Milano, tenuto nelle chiese del capoluogo lombardo.
Nel 1999 partecipa come attore protagonista al film d’avanguardia italo-polacco KK Kairos & Kronos – Il tempo delle emozioni diretto da Dario Maria Gulli, con Johnson Righeira e Alessandra Di Sanzo (Mery per sempre) si tratta di un cult-movie dedicato ai cantanti che hanno ottenuto un forte successo negli anni ottanta. Il film viene presentato al BresciaMusicArt il 2 giugno 2000 ed arriva fra i finalisti del contest americano New York Film Festival.
Nel 2002 inaugura una nuova mostra d’arte: Se dico…seduco? nella quale gli effetti visuali dei quadri si miscelano ad effetti digitali. Nello stesso anno partecipa al musical “Joseph e la strabiliante tunica dei sogni in tecnicolor” nella versione italiana, in cui interpreta il faraone rock alla Elvis Presley. il musical, per la regia di Claudio Insegno, è un successo di critica e di pubblico. Ivan quindi conduce anche un programma di intrattenimento radiofonico su Radio Kiss Kiss una striscia quotidiana simpatica e seguitissima, Il gossippista del secolo, nella quale, con ironia e istintivo umorismo, racconta aneddoti sulle manie dei vip degli anni anni ’80 e non solo.
Nel 2003, in occasione del rilancio dell’amica Giuni Russo tramite il Festival di Sanremo, Ivan realizza per lei i videoclips relativi ai due singoli estratti dall’album: “Morirò d’amore” e “Una rosa è una rosa”.
Nel 2004 partecipa al reality show Music Farm, sostituendo Scialpi. L’anno dopo sarà conduttore del day-time, nonché opinionista della seconda edizione, e successivamente della terza, torna quindi all’attività canora con il tour Sedico seduco. Nel marzo 2005, in parallelo al Festival della Canzone Italiana, espone a Sanremo, a Villa Ormond, le sue tele in digital-art, nella rassegna artistica Metti una sera in cornice, patrocinata dal Comune di Sanremo e promossa dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni.
Nel 2005, a tredici anni dall’ultimo cd di inediti pubblica il nuovo album, un concept disc Luna presente, dodici brani interamente composti da lui, di cui due classici rivisitati (Polisex e Crudele), prodotto da Roberto Cacciapaglia e Roy Tarrant. Il disco è dedicato alla luna ed ai suoi dodici “mari metafisici”. Grazie a questo album Ivan si rimpadronisce della sua identità di cantautore e con l’occasione festeggia i suoi trent’anni di carriera artistica. Sempre nel 2005 annuncia il suo matrimonio con l’americano Richard Hellman, celebra le nozze il vicesindaco di Barcellona. Nel 2007 accetta l’invito a far parte, a metà percorso, del reality “L’isola dei famosi”, con una fugace partecipazione. Il 13 marzo 2010 Ivan Cattaneo è stato ospite con la sua band all’interno della rassegna LiveMe in piazza Duomo a Milano, come special guest dell’evento assieme ad Alberto Camerini. L’evento, condotto da Red Ronnie e promosso dal comune di Milano, ha ospitato varie band e solisti emergenti, offrendo una promozione della nuova musica italiana.
In aprile 2010 l’artista, su etichetta indipendente Azzurra Music, ha pubblicato un nuovo album dedicato ai più celebri brani degli anni ottanta, col titolo 80 e basta!. L’album contiene cover di alcuni brani molto noti, quali: Figli delle stelle di Alan Sorrenti, Ci stiamo sbagliando di Luca Carboni, Kobra di Donatella Rettore, Tomorrow di Amanda Lear, “Tenax” di Diana Est, I maschi di Gianna Nannini e Amore disperato di Nada. A completare l’opera non mancano le sue celebri cover Una zebra a pois di Mina, Un ragazzo di strada de I Corvi e Il geghegè di Rita Pavone, nonché il suo successo Polisex. Contemporaneamente l’artista è impegnato nella stesura finale di un libro in cui ha raccolto proprie massime ed aforismi ed in un nuovo progetto multimediale che ancora una volta riunisce vari linguaggi artistici come la pittura, la musica, i video e la poesia. Lo si può definire un artista poliedrico, dato che si occupa di musica, poesia, teatro, televisione e arte. A tal proposito a novembre 2010 è entrato nel cast del musical ‘Jesus Christ Superstar’ nel suo quarantennale, nei panni di un insolito e trasgressivo ‘Erode’. Come autore ha firmato il brano ‘Abbaio alla luna’, inciso da Al Bano nel nuovo cd ‘Amanda è libera’ pubblicato dalla Azzurra Music in occasione della partecipazione del noto interprete pugliese al Festival di Sanremo 2011.
Nel 2011 la Warner Music Italia dedica a Ivan un cofanetto di 5 cd contenente i 5 album che Ivan aveva inciso per la CGD (“Urlo”, “Duemila60 Italian Graffiati”, “Ivan il terribile”, “Bandiera gialla”, “Vietato ai minori”) nella fortunata serie di pubblicazioni discografiche ‘Original Album Series’. A fine agosto dello stesso anno, la Sony Music gli dedica il digipack ‘A qualcuno piace Ivan!’ contenente la ristampa in cd dei suoi primi tre album incisi per l’Ultima Spiaggia ed i singoli incisi per la stessa, fra il 1976 ed il 1978.
Nel settembre 2011 Ivan Cattaneo partecipa a Milano alla Biennale organizzata da Vittorio Sgarbi e Giorgio Grasso, come pittore per le sue opere propone anche immagini elaborate al computer e trasferite su tela, alle quali poi aggiunge materiale pittorico e polimaterico. La serietà dell’impegno e la qualità dei risultati raggiunti hanno indotto il noto critico d’arte e giornalista Fortunato Orazio Signorello a svolgere un accorto lavoro di promotion della sua produzione e ad inserire l’artista in alcuni prestigiosi annuari (nell’ottobre del 2004 lo inserisce, per la prima volta, nell’Annuario d’arte moderna. Artisti contemporanei; pubblicazione annuale, edita dalla casa editrice romana Acca in… Arte Editrice in cui sono presenti i più grandi maestri dell’arte: Picasso, Klee, Dalì, Afro, Mirò, Ghagall, Capogrossi, Burri, Fontana, Guttuso, Morandi, De Chirico, Paladino, Schifano…) e dizionari d’arte contemporanea. Per Signorello l’originalità compositiva di Cattaneo “rappresenta, in linea con le sue scelte provocatorie, il suo modo spiazzante di dar vita, in uno straordinario gioco di sovrapposizioni e simbiotici accostamenti ipercromatici, a un tipo di arte nuova e pluripercettiva scaturita da una maggior crescita interiore…”. Per Fortunato Orazio Signorello – che dal 2004 fa parte, dopo esserlo stato nel 1999 della Biennale internazionale dell’arte contemporanea di Firenze, del comitato scientifico dell’International Contemporary Art of Andalusia (Malaga) e della Biennal Exhibition of Visual Art (New York) – la produzione recente dell’artista “evidenzia, oltre a una continua intenzione di sovvertimento di canoni più o meno prestabiliti, la passione di Cattaneo, anticipatore della comunicazione multimediale, per le scritte caustiche e pungenti; che sono, accoppiate ai suoi soggetti, una sorta di denuncia sulla condizione e sulle contraddizioni dell’uomo contemporaneo…”.
Ivan Cattaneo negli ultimi anni ha più volte cantato live in occasione della festa di Capodanno nella città di Monfalcone, e quest’anno sempre in occasione del 31 dicembre ripeterà questa esperienza
Rimpianti?
“Sì, quello di non aver accettato di sfruttare il filone dei revival e diventare un cantante commerciale. Avrei potuto essere come Renato Zero. Invece ho preferito dedicarmi alla sperimentazione. Ora sto scrivendo un libro dedicato a tutti i giovani che vogliono dedicarsi alla musica. E’ un manuale artistico di sopravvivenza”.

Nell’estate 2013 Ivan Cattaneo interviene a STILE ITALIANO LE ESTATI CANORE ITALIANE RACCONTATE DA MASSIMO EMANUELLI E DAI SUOI OSPITI
Ascolta il podcast della puntata de LE ESTATI CANORE ITALIANE RACCONTATE DA MASSIMO EMANUELLI E DAI SUOI OSPITI, Ivan Cattaneo intervistato da Massimo Emanuelli.

http://www.mixcloud.com/talentwebradio/stile-italiano-ospite-ivan-cattaneo-conduce-massimo-emanuelli-estate-2013/

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