Mentre continuano i rumors su un accordo fra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, per la Presidenza delle due Camere, secondo alcuni anche per il governo nazionale, in Regione Lombardia Dario Violi (candidato presidente pentastellato) propone ad Attilio Fontana neogovernatore lombardo del centrodestra, un accordo per la scelta dei manager nelle partecipate (Finlombarda, Infrastrutture Lombardia, Lombardia Informatica ecc.).
Sia chiaro non si sà cosa farà Attilio Fontana, nominare tecnici nelle partecipate non è un reato, ma un Movimento che si era dichiarato contrario alla lottizzazione cade in contraddizione. Le incongruenze e il venire a meno ormai di tutti i principi originari del Movimento sono chiari agli addetti ai lavori e a coloro che conoscono bene M5 Stelle dal di dentro, ma non alla maggioranza degli italiani all’oscuro di quanto fanno i pentastellati che predicano bene e razzolano male. Già nel 2016 Marika Cassimatis aveva denunciato la nomina nel cda di una partecipata della Regione Liguria (in accordo con il presidente forzista Toti) di Enrico Nadasi, commercialista di Beppe Grillo. Nadasi con lo stesso comico genovese ed il nipote di Grillo è anche il fondatore dell’associazione che detiene il simbolo del M5S, di fatto il segretario politico del Movimento… Ma è come se il più grande imprenditore televisivo italiano scendesse in politica, oppure se il padre di un ministro fosse implicato in uno scandalo bancario… La stella di Marika Cassimatis iniziò ad offuscarsi.
In merito ad un presunto accordo in Regione Lombardia sentiremo gli interessati, Attilio Fontana e Dario Violi, se ciò corrisponde al vero.
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