Alberto Camerini

alberto cameriniAlberto Camerini nasce a San Paolo, in Brasile, il 16 maggio 1951, da genitori italiani: “mio padre era nato a Milano, ma si era trasferito in Sud America perchè mio nonno, ebreo, era perseguitato dal fascismo. La famiglia si trasferì in Brasile nel 1938 a causa delle leggi razziali, ricordo il Brasile come un Paese molto bello, grande e pieno di sole, la mia è stata un’infanzia molto felice, giocavo, ero il primo della classe. in Brasile ho frequentato le scuole elementari, mia nonna Livia, poetessa, laureata in letteratura italiana insegnava alla scuola italiana Dante Alighieri, ma io frequentai la prima elementare presso la scuola britannica, poi frequentai la scuola privata Edoardo Prado, nel 1961 feci un esame integrativo per essere ammesso in una scuola pubblica per le scuole medie, nel 1962 mio padre ebbe un’offerta di lavoro per rientrare in Italia, quindi all’età di undici anni arrivai a Milano.”

Dal 1962 al 1965 Alberto frequenta le medie inferiori alla scuola ebraica di Milano: “ricordo come compagni di classe bambini che venivano dal nord Africa, tutti ebrei espulsi, si studiava un’ora di ebraico al giorno, oltre alle altre materie, ho avuto degli ottimi insegnanti. Finite le scuole medie mia madre, figlia di uno scultore, nel 1965 decise di iscrivermi al liceo classico Beccaria di Milano. A quegli anni risalgono le prime esperienze musicali, la passione per la musica era già nata in Brasile grazie ai miei genitori che comprarono i primi dischi tramite Selezione del Reader Digest I miei primi ricordi musicali italiani sono invece legati al Festival di Sanremo, lo guardavo alla televisione, i miei primi idoli furono Bobby Solo, Gianni Morandi e Rita Pavone, ricordo che i loro dischi li ascoltavamo nelle feste fra giovanili. Proprio al liceo Beccaria imparai a suonare la chitarra grazie a Roberto Colombo, oggi apprezzatissimo musicista e produttore, fu lui ad avere l’idea di fondare la nostra prima band, I Sound. Nell’estate 1968, a 17 anni, andai in America da mio zio, docente universitario negli States, e da un cugino ebreo Fabio Cohen, anch’egli ebreo espulso dal fascismo, un libraio e collezionista d’arte, andai a casa sua. Il secondo giorno con metà dei soldi che mio padre mi aveva dato per stare negli States tre mesi comprai una chitarra usata in un negozio della quarantaduesima strada di New York, era la chitarra di Zal Yanovsky. Era il 1968, stava per esplodere il fenomeno dei capelloni… Andai in autostop da New York a San Francisco. Quell’esperienza mi segnò, tornai in Italia ed incontrai Donatella Bardi, la mia prima fidanzata, e un ragazzo italiano nato a Milano ma figlio di madre americana, Eugenio Finardi, che frequentava la scuola americana ma veniva al liceo Beccaria al termine delle lezioni per parlare con noi e fare musica. Siamo diventati amici, lui cantava, suonava la chitarra, l’armonica, il blues.

Nasce la Dreaming Bus Blues Band (Antonello Vitale alla batteria, Pepè Gagliardi all’armonica e Alberto Tenconi al basso) con un repertorio di blues psichedelico. Alberto Camerini forma poi Il Pacco di cui facevano parte Donatella Bardi, Eugenio Finardi, Walter Calloni, Lucio Fabbri, futuro violinista della Premiata Forneria Marconi, Ricky Belloni (successivamente con i New Trolls), Lucio Bardi (oggi con Francesco De Gregori), Pepè Gagliardi all’Hammond, Paolo Donnarumma al basso, ed Ezio Malgrati alla batteria; con questo gruppo suona al Festival di Re Nudo ed al Carta Vetrata, rock club di Bollate (noto per aver ospitato le prove di una Premiata Forneria Marconi ancora in embrione). Conseguito il diploma liceale Alberto si iscrive al Politecnico, facoltà di architettura, contemporaneamente inizia l’attività di sessionman per la Dischi Ariston a Milano collaborando, sotto la direzione del maestro Guarnieri, con vari musicisti, il primo dei quali è Claudio Rocchi (nell’album Volo Magico n. 1, 1971), allora conduttore della trasmissione radiofonica Rai Per voi giovani / Pop Off. Segue Simon Luca nel disco Per proteggere l’Enorme Maria del 1971 e nel gruppo quasi omonimo (L’Enorme Maria), composto da Ricky Belloni, il bassista Massimo Villa, Eugenio Finardi, Paolo Donnarumma, Flaviano Cuffari, Donatella Bardi, Marco Ferradini e Fabio Treves. Sempre per la Ariston, come chitarrista, suona in album di Ornella Vanoni e di Gianni Magni dei Gufi; lavora con Gianni Farè e Franco Orlandini. In quel periodo incontra nei corridoi della Ariston Donatella Rettore ed i genovesi iMatia Bazar e partecipa all’album dell’Equipe 84 Dr. Jekyll e Mr. Hyde del 1973. Inoltre collabora con gli Stormy Six di Franco Fabbri e Massimo Villa (L’unità); ben presto diventa uno dei chitarristi pù richiesti, anche fuori dal giro della Ariston e collabora con Anna Identici, che accompagna al Festival di Sanremo del 1972 (Era bello il mio ragazzo) ed in una lunga tournée italiana, in occasione della campagna elettorale del PCI in Puglia (40 concerti – comizi) ed in Umbria per il PSI, in occasione della campagna elettorale del senatore Enrico Manca.

Proprio durante questo tour in compagnia di Gigi Belloni, fratello di Ricky, Alberto apprende il ricco repertorio italiano dei canti di lotta della classe operaia e partigiana. Successivamente, grazie a Simon Luca, accompagna Fausto Leali a Sanremo nel 1973, e in una lunga tournée; nel 1974 suona con Patty Pravo (nel disco Mai una signora e in tour in Spagna) in compagnia di Roberto Colombo, Gigi Belloni, Flaviano Cuffari ed Alberto Mompellio.

Uscito dal gruppo di Patty Pravo, Alberto Camerini inizia la sua carriera solista cantando Bob Dylan nei folk club milanesi. Fra il 1973 e il 1976 frequenta la redazione di Re Nudo in via Maroncelli, prende parte al festival di Re Nudo dell’Alpe del Viceré a Ballabio, al Festival di Re Nudo 1974 a Zerbo e a quello dell’anno successivo tenutosi al parco Lambro, Parco Lambro 2. Il giovane Camerini frequenta inoltre il Centro Santa Marta di Milano (a cui dedicherà una canzone del suo primo album) e Il Circolo La Comune di via Vetere, dove ascolta le prove degli Area. Nella libreria del circolo incontra Giovanni Mucciaccia e Jo Squillo (allora nei Kaos Rock). Entra in contatto con gli ambienti della sinistra extra-parlamentare universitaria milanese, dove vive l’esperienza della nascita delle prime radio private milanesi (Radio Milano Centrale – fondata da Mario Luzzatto Fegiz – e Canale 96).

Nel 1975 partecipa come chitarrista e produttore al primo album Cramps di Eugenio Finardi Non gettate alcun oggetto dai finestrini, in cui firma la musica del brano Afghanistan e la versione rock di Saluteremo il signor Padrone, canto popolare delle mondine. Partecipa al Festival di Re Nudo del Parco Lambro con un nastro di musica elettronica: lì conosce Ivan CattaneoFranco Battiato, Nanni Ricordi, Gianfranco Manfredi e Ricky Gianco.

Nella primavera 1976 incide il suo primo album, Cenerentola e il pane quotidiane. Sempre nel 1976 Camerini conduce un programma radiofonico per l’emittente Canale 96 di Milano  Interviene attivamente nei centri sociali e nelle feste giovanili, insegna chitarra, e mimica, nel 1977 esce il suo secondo album, Gelato metropolitano, nel quale privilegia l’aspetto favolistico e acustico, con sonorità brasiliane, tematiche politiche ed ambientalistiche.

Nel 1978 esce Comici cosmetici lavoro di transizione – prodotto da Shel Shapiro – tra il vecchio ed il nuovo stile più marcatamente elettronico, in cui si avvertivano già le sonorità del nascente punk rock londinese ed influenze glamour, frutto dell’esperienza di Alberto nella scuola di mimo “Quelli di Grock”, diretta da Maurizio Nichetti. Gira l’Italia con Sergio Pescara alla batteria, Massimo Colombo alle tastiere e Steve Texas (Stefano Tessarin) alla chitarra. Dopo la vendita della Cramps alla Philips, Camerini passa alla multinazionale CBS.

CAMERINI ROCK AND ROLL ROBOTNegli anni ’80 si allontana dal movimento, dal quale sarà duramente contestato, e si trasforma in “clown elettrico”, si sposta musicalmente verso il pop elettronico, con buoni successi di vendita: Alberto Camerini (1980), il brano di punta, Skatenati, ispirato allo ska, è seguito da canzoni come SerenellaIl re di plastica, Sintonizzati con me ed altre ancora.  Nel 1981 uno dei suoi più grandi successi, Rock’n roll robot tratto dall’album Rudy e Rita, nel testo di Rock and roll robot, presentato a Un Disco per l’Estate 1981, ci sono numerosi riferimenti alle innovazioni tecnologiche derivanti dall’allora nascente informatica. Nasce l’Arlecchino elettronico, la maschera del Carnevale veneziano (ma anche brasiliano), il linguaggio comico, le tematiche sul cibo, i maccheroni, il gelato, il computer, la mimica sul palco da rockstar alla Mick Jagger, il gusto delle trovate sceniche (manichini sul palco, scritte al neon etc.) sono tratti comuni ad altri artisti italiani e non (Renato Zero, Elton John, Rettore ed altri) che Camerini porta sul palco delle sue tournée in quel periodo. Camerini raggiunge la vetta della classifica dei dischi più venduti, seguono diversi passaggi televisivi: Festivalbar, Vota la voce, Happy Circus, Popcorn, La Vela d’Oro, Festival di Sanremo. Per il suo stile diventa insieme ad altri colleghi (Ivan Cattaneo tra tutti) esponente della musica elettronica degli anni ottanta.

Nel 1982 esce Rockmantico, che contiene Tanz bambolina (singolo trainante) ma anche Maccheroni elettroniciFanatico di Rock’n’roll mischiati ad una poesia del ‘500 di Tristano Martinelli, celebre Arlecchino Italiano. C’è un accenno di mini opera in un gruppo di tre canzoni Questo amoreC’è un giardino e Arlecchino educato dall’Amore ispirate alla omonima commedia di Marivaux, autore francese del ‘700, che scrisse a Parigi per la compagnia del teatro de Les Italiens.

 Nel 1983 esce Computer capriccio che immagina un mondo futuro dominato dai computer e dai video giochi.  Nel 1984 presenta a Sanremo La bottega del caffè, omaggio all’amato Carlo Goldoni. Seguono gli album Angeli in blue jeans (1986), Dove l’arcobaleno arriva (1987), Arlecchino elettronico (1988).

CAMERINI 2013Negli anni ’90 continua ad incidere: Angeli (1990), Dove l’arcobaleno arriverà (1994), seguono le raccolte Alberto Camerini (1998), Il meglio di Alberto Camerini (1999), Alberto Camerini (2000)Camerini ricompare in tv a La notte vola e a Cocktail d’amore, nel 2001 incide Cyberclown col gruppo punk degli Skidsoplastix, inaugurando la nascita dell’etichetta indipendente 316 records e uno stile di nuovo rock elettronico.  Nel 2004 esce una versione dance di Tanz bambolina a cura di Roby Rossini. Nel 2005 prosegue la collaborazione fra Camerini e gli Skidsoplastix con l’uscita dell’album Kids Wanna Rock dove Camerini riesce a realizzare quelle sonorità punk americane che aveva solo sfiorato nel precedente Cyberclown. È un album molto punk, con sonorità di chitarra solamente, e rappresenta la continuità della favola techno elettronica iniziata con Cyberclown. Nel 2007 registra insieme alla band punk rock 200 Bullets, la versione 2007 di Computer capriccio, uscita nel 2008 a quarant’anni dall’inizio della sua carriera nell’album 200 Bullets & Friends. Della nuova versione di Computer capriccio è stato anche girato in un video, in rotazione sulle principali emittenti televisive musicali.  Attualmente Camerini si esibisce in concerti live accompagnato da diverse band,camerini arlecchino studia musica classica, con particolare interesse per i compositori del barocco italiano Nicola Antonio Porpora e Baldassarre Galuppi, studia anche violino, strumento che suona, in alcune occasioni, anche nei suoi concerti, oltre a portare il suo Arlecchino in giro per l’Italia.  Nell’estate 2015, poco prima di partire per un tour in alcune località turistiche, è ospite del programma radiofonico STILE ITALIANO LA STORIA DELLA CANZONE ITALIANA RACCONTATA DAI SUOI PROTAGONISTI ideato e condotto da Massimo Emanuelli.

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