UMBERTO NAPOLITANO
Umberto Napolitano nasce a Brescia il 25 maggio 1947: “sono nato per caso in questa città, mio padre era un militare, spesso si trasferiva, la mia infanzia l’ho passata nelle caserme”. Umberto giovanissimo si trasferisce giovanissimo con la famiglia a Torino dove inizia a studiare musica con il maestro Adriano De Grandis, nel frattempo inizia a comporre le prime canzoni, ottenuto un contratto con la Vedette, dopo un primo 45 giri pubblicato nel 1964 con un brano scritto da Gian Pieretti, La croce di un uomo/Ti prego torna, inciso come Umberto Mai. Nel 1965 arriva a Milano dove si esibisce come cantante nel primo cabaret di Milano, il vecchio Nebbia Club di Franco Nebbia, quindi si esibisce al Club Tricheco, un’associazione milanese che pubblica anche una fanzine, nel 1965 incide, con il nome di Umberto, La vita del bar/Guarda il mondo. La sua vera carriera di cantautore inizia nel 1966 con la canzone di protesta Chitarre contro la guerra, incisa anche da Carmen Villani, il brano ottiene un buon piazzamento al Festival delle Rose diventando una hit europea. Nel 1966 scrive il brano Le pigne in testa per gli Scooters. Nel 1967 partecipa al Festival di Sanremo come autore de Il cammino di ogni speranza, proposta da Caterina Caselli e Sonny & Cher, e ad Un disco per l’estate come interprete di Gioventù, che ottiene anch’essa un buon successo di vendite, scrive inoltre Dove sei per I Gemelli e, con Herbert Pagani, Ho paura per Roberta Mazzoni. Nel 1967, sempre come Umberto, è interprete di Gioventù gioventù, sigla del programma tv Chissà chi lo sa condotto da Febo Conti, che porterà anche a Un disco per l’estate edizione 1967. Sempre nel 1967 incide Ferma la musica/Cara mia ragazza.
Come autore nel 1968 firma con Ricky Gianco Mi sentivo strano per I Quelli, con Gian Pieretti I miei pensieri interpretato da Ricky Gianco, e con Sergio Bardotti Il raffreddore interpretato da Rita Pavone, come interprete propone, sempre con il nome di Umberto, Cade la pioggia.
Nel 1969 è finalista è finalista del programma televisivo Settevoci, presentato da Pippo Baudo con il brano A Laura, il brano ha un discreto successo, cui seguono Occhi caldi e Ragazza innamorata. Nella prima metà degli anni ’70 Umberto Napolitano continua la sua attività di autore scrivendo per Robert Mondo (Una lacrima d’amore), Rita Pavone e Valeria Mongardini (Ahi ahi ragazzo! scritta con Franco Migliacci), Rossano (Le piccole domande dell’amore scritta a quattro mani con Mogol), Dori Ghezzi (Ma chi è che cos’è), Franco I (Vicolo di campagna), Gilda Giuliani (Amore amore immenso), Santino Rocchetti (Pelle di sole e Mia). Dopo avere inciso per sè stesso altri due 45 giri La prima volta/Il viaggio (1972) ed Era tanto tempo fa/La ballata del pendolare (1973), nel 1975 scrive per I Nomadi Senza discutere e nel 1976 Meglio libera per Loredana Berté.
Nella seconda metà degli anni ’70 con un look e un repertorio rinnovato si ripropone come autore come UmbertoNapolitano, cambiando il suo stile che diventò più romantico. Nel 1976 incide Ora il disco va brano con il quale ottiene un lusinghiero successo, cui segue Oggi settembre 26, brano che partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia. Nel 1977 Umberto Napolitano incide quello che forse si può considerare il suo maggior successo Come ti chiami, canzone trasmessa spesso dalle radio libere, che era impostato con un dialogo fra il cantante ed una ragazza (Come ti chiami? – Antonella – Che bel nome, io Paolo); a volte scherzosamente il disco veniva trasmesso a velocità 33 giri invece di 45, ed il dialogo si trasformava in maniera divertente. La canzone è stata ripresa nel 2007 dallo zoo di 105. Sul retro c’è un’altra canzone cult delle radio libere Ehi musino. Nel 1977 Umberto Napolitano è in gara al Festival di Sanremo dove presenta Con te ci sto, nel 1977 esce l’album Giro di do – Una canzone d’amore per ogni innamorato, nel 1978 partecipa al Festivalbar con Amiamoci. Torna al Festival di Sanremo nel 1979 con Bimba mia (cui segue l’album Umberto Napolitano) e nel 1981 con Mille volte ti amo (inserita nell’album Noi Due Nella Vita e Nell’Amore). Nella sua carriera ci sono quindi sei Festival di Sanremo (tre come autore e tre come cantautore).
Come compositore ha lavorato anche i per Antoine, I Nuovi Angeli (Non piange Ringo Starr), Rosanna Fratello (Il mio primo rossetto, canzone in gara al Festival di Sanremo 1976), Sabina Ciuffini (No, no, no). Dal 1982 al 1989 ci fu un rallentamento dell’attività artistica, per dedicarsi ad altre attività, fra cui scrittore di fumetti. Nel 1984 esce il 45 giri Un’estate d’amore/Piano cui seguono i 33 giri Per le strade del mondo (1985) e Dietro la collina (1987). Nel 1989 esce l’album Al mio caro pianeta terra… dieci piccole grandi storie, inciso per l’etichetta Nar.
Per ventidue anni Umberto Napolitano esce dalle scene musicali (salvo la scrittura nel 1994 di Baciamoci per i Ricchi e Poveri nel 1994 scrive con Cristiano Minellono, ne 1998 esce sua raccolta di successi reinterpretati, pubblicato dalla DvMore) Umberto studia marketing e quindi fa il consulente per alcune società americane, vive per molti anni negli Stati Uniti d’America e in Francia, nel 2008 rientra in Italia e crea il blog e l’associazione Famiglie d’Italia mediante la quale si occupa di alimentazione, benessere, salute, si occupa di promuovere l’eccellenza italiana: “è una sorta di rivoluzione acculturante, nel nostro Paese ci sono molti prodotti da valorizzare, ho anche condotto una trasmissione di televendite dei prodotti italiani, ho avviato contatti con la Russia, con il Giappone”
Nel 2012 Umberto Napolitano torna alla ribalta dopo ben 22 anni di assenza dal mondo musicale. Per questo importante avvenimento, pur avendo ricevuto inviti da ogni parte, anche dalla Rai, Unberto sceglie di riproporsi attraverso il programma musicale “MilleVoci” di Gianni Turco, con il nuovo brano dal titolo “Volerò”. Sul suo sito web Umberto scrive: ” Volerò ” è il titolo del brano col quale mi ripresento, un brano dedicato a valori che si sono persi nel tempo, specialmente in tutti quei giovani “ di un’isola e di un giorno “ ( la famosa Isola di Wight di una canzone ) che sognavano di cambiare il mondo e che ora questo mondo guidano con molti scheletri nell’armadio, dimentichi di tante buone intenzioni. “ Volerò “ è un invito a guardarsi dentro, a ritrovare quelle speranze e quei valori capendo ” la differenza tra chi ama e … un’anima senza “.
Nel dicembre 2012 Umberto Napolitano concede un’intervista in esclusiva a Massimo Emanuelli, ideatore e conduttore del programma radiofonico STILE ITALIANO LA STORIA DELLA CANZONE ITALIANA RACCONTATA DAI SUOI PROTAGONISTI e annuncia i suoi progetti futuri, all’età di 66 anni riparte con nuovi progetti.
Ascolta l’intervista ad Umberto Napolitano in due parti nella seconda parte una nuova parodia di COME TI CHIAMI con Beppe Grillo e Gianfranco Guarnieri.
Il 25 gennaio 2014 nell’ambito del premio STILE ITALIANO è stato conferito ad Umberto Napolitano l’attestato di benemerenza quale “ambasciatore della musica italiana nel mondo.