Il 10 luglio 1928 nasceva Ennio Morricone, la storia del cinema e la storia della canzone italiana

Ennio Morricone nasce a Roma il 10 novembre 1928, il padre Mario era un trombettista, la madre Lennio morriconeibera Ridolfi un’industriale tessile, la passione per la musica deriva proprio dal padre che lavorò con diverse orchestre, la famiglia era originaria di Arpino. Ennio studia al Conservatorio di Santa Cecilia dove si diploma in tromba e strumentazione per banda (con il Maestro Antonio D’Elia) e in composizione con il Maestro Goffredo Petrassi, successivamente studia musica corale e direzione di coro. Ennio inizia a suonare come trombettista in varie orchestre romane facendo una serie di conoscenze nel mondo dello spettacolo che gli saranno utili per proseguire il suo lavoro. A partire dal 1954 lavora come arrangiatore di musica leggera per le orchestre e per la casa discografica Rca Italiana il cui direttore artistico Vincenzo Micocci gli commissiona gli arrangiamenti di brani di artisti italiani, che diventeranno quasi tutti grandi successi.  Morricone inizia a scrivere musiche per film e compone anche musica classica, nel 1956 si sposa con Maria Travia dalla quale avrà quattro figli.
Nel 1958 viene assunto come assistente musicale dalla Rai ma si dimette il primo giorno di lavoro, non appena apprende che gli sarà preclusa ogni possibilità di carriera e che, per volontà del direttore generale Filiberto Guala le musiche da lui composte, in quanto dipendente dell’ente radiotelevisivo pubblico, non saranno trasmesse.
Come arrangiatore lavora con musicisti del calibro di Paul Anka (Domani prendo il primo treno) e Chet Baker, arrangia brani di Domenico Modugno, Edoardo Vianello (Faccio finta di dormire, Siamo due esquimesi, Il capello, Cicciona cha cha, Pinne fucili ed occhiali/Guarda come dondolo, Ma guardatela, Abbronzatissima, O mio Signore, Hully gully in 10/Sul cucuzzolo, Tremarella, Il peperone), Gino Paoli (Sapore di sale, Nel corso), Gianni Meccia (Il barattolo), Miranda Martino, Luigi Tenco (Quello che conta), Gianni Morandi (Go-Kart twist), Rita Pavone (Pel di carota), Catherine Spaak (Penso a te), Dino e Anna Moffo (Ho messo gli occhi su di te, Questi vent’anni miei), Mina (Se telefonando, brano scritto da Ghigo De Chiara e Maurizio Costanzo). Domenico Modugno (Uccellacci e uccellini), Renato Rascel (Scirocco), Sergio Endrigo (Canzone della libertà, Filastrocca vietnamita, una breve stagione).

Nel 1961 Morricone firma la colonna sonora del film Il federale per la regia di Luciano Salce, da questo momento Morricone compone colonne sonore per parecchi film all’anno, nel 1962 è la volta de La voglia matta e La cuccagna sempre per la regia di Luciano Salce, poi due film per la regia di Camillo Mastrocinque (Diciottenni al sole e I motorizzati). Nel 1963 altre quattro colonne sonore fra le quali vi sono quelle per I basilischi regia di Lina Wertmuller e Il successo di Mario Morassi; nel 1964 le musiche per altri film fra i quali ricordiamo I maniaci di Lucio Fulci, Prima della rivoluzione di Bernardo Bertolucci, In ginocchio da te di Ettore Maria Fizzarotti, sempre del 1964 è la prima colonna sonora per Sergio Leone (Per un pugno di dollari, primo premio Nastro d’Argento). Ha inizio un sodalizio con Leone che durerà fino all’ultimo film del regista, il gangster-movie C’era una volta in America, sodalizio che gli permise di comporre alcune tra le sue musiche più apprezzate, contribuendo notevolmente al successo dei film di Leone.
Prolifico anche il 1965 (tredici colonne sonore fra le quali ricordiamo Se non avessi più te, Non son degno dite di Ettore Maria Fizzarotti, Altissima pressione di Enzo Trapani, I pugni in tasca di Marco Bellocchio, Per qualche dollaro in più.  Nella seconda metà degli anni ‘6o firma un’altra settantina di colonne sonore: Svegliati e uccidi di Carlo Lizzani, Uccellacci uccellini di Pier Paolo Pasolini, La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo, Il buono il brutto e il cattivo di Sergio Leone, La Cina è vicina di Marco Bellocchio, Diabolik di Mario Bava, Teorema di Pier Paolo Pasolini, C’era una volta il west di Sergio Leone. Sempre nella seconda metà degli anni ’60 continua ad arrangiare i brani di interpreti di musica leggera, gli artisti per cui lavora sono: Donatella Moretti, Jimmy Fontana (la celeberrima Il mondo), Mariolino Barberis, Pierflippi, Chaterine Spaak, Rita Pavone, Ganni Morandi C’era un ragazzo ce come me amava i Beatles e i Rolling Stones, Se perdo te).
Ben 161 sono colonne sonore di film e film tv realizzate negli anni ’70, i più famosi sono: La Califfa di Alberto Bevilacqua, L’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento, Metello di Mauro Bolognini, Sacco e Vanzetti di Giuliano Montaldo, Il Decameron di Pier Paolo Pasolini, Il gatto a nove code di Dario Argento, La classe operaia va in paradiso di Elio Petri, Giù la testa di Sergio Leone, Quattro mosche di velluto grigio di Dario Argento, I racconti di Canterbury di Pier Paolo Pasolini, La proprietà non è più un furto di Elio Petri Giordano Bruno di Giuliano Montaldo, Rappresaglia di George Pan Cosmatos, Mussolini ultimo atto di Carlo Lizzani, Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini, La donna della domenica di Luigi Comencini, San Babila ore 20: un delitto inutile di Carlo Lizzani, Todo modo di Elio Petri, Novecento di Bernardo Bertolucci, L’Agnese va a morire di Giuliano Montaldo, Il deserto dei tartari di Valerio Zurlini, Il prefetto di ferro di Pasquale Squitieri, Il mostro di Luigi Zampa, Forza Italia! di Roberto Faenza, Il vizietto di Eduard Molinaro, Ogro di Gillo Pontecorvo, La luna di Bernardo Bertolucci. Alterna alle colonne sonore da film l’altra attività di compositore (scrive per Joan Betz The ballad of Sacco e Vanzetti e per Gianni Morandi) e arrangia brani di Chico Buarque de Hollanda, Riccardo Cocciante e Renzo Zenobi. Nel 1970 Morricone vince il secondo Nastro d’Argento per le musiche di Metti una sera a cena, il terzo nel 1971 per le musiche di Sacco e Vanzetti.
Nel 1978 Morricone compone il tema ufficiale dei mondiali di calcio disputati in Argentina, del 1979 è la prima nomination all’Oscar, miglior colonna sonora per I giorni del cielo. Morricone ha nel frattempo ha iniziato a lavorare per registi stranieri come Jean Luis Bunuel, a partire dagli anni ’70 diventa un nome di rilievo anche nel cinema hollywoodiano, componendo musiche per registi americani come John Carpenter, Brian De Palma, Barry Levinson, Mike Nichols, Oliver Stone e Quentin Tarantino. Morricone ha scritto le musiche per numerose pellicole premiate all’Academy Award come I giorni del cielo, Mission, The Untouchables – Gli intoccabili, e Nuovo Cinema Paradiso. 

Negli anni ’80 firma la colonna sonora di di una settantina di film le film tv lavorando fra gli altri con Carlo Verdone, Alfredo Giannetti, Valerio Orsini, Yves Boisset, Tino Brass, Giuliano Montaldo, Giuseppe Patroni Griffi, Silvano Agosti, Roman Polanski, Giuseppe Tornatore. Nel 1986 altra nomination all’ Oscar per la colonna sonora del film Mission. Fra la serie tv ricordiamo La piovra 2 per la regia di Florestano Vancini,
Negli anni ’90 firma le colonne sonore di settanta film e film tv lavorando per Pedro Almodovar,. Carlo Vanzina, Alberto Negrin, Franco Zeffirelli, Folco Quilici, Duccio Tessari, Margarethe von Trotta, Ricky Tognazzi, Mike Nichols, Ermanno Olmi, Marco Tullio Giordana, Silvano Agosti, Gabriele Lavia, Sergio Citti, Oliver Stone, scrive le musiche per le serie tv La piova 5. Piazza di Spagna, Giacobbe, La piova 7, Ultimo, Ultimo. La  sfida.

Nel muovo millennio altre sessanta colonne sonore, lavora con Brian de Palma, Roland Joffè,.Liliana Cavani, Miguel Hermoso, Pasquale Pozzessere, Simona Izzo, Quentin Tarantino, fra le ministerie di cui ha firmato la colonna sonora si ricordano: Padre Pio. Tra cielo e terra, La piovra 10, Perlasca. Un eroe italiano, Cefalonia, Karol. Un uomo diventato Papa,Gino Bartali. L’intramontabile. L’ultimo dei Corleonesi, Pane e libertà, Mi ricordo Anna Frank, Paolo Borsellino. 157 giorni, L’isola, Ultimo. L’occhio del falco.

Morricone ha anche composto le colonne sonore del teleteatro per la regia di Massimo Ranieri e Franza Di Rosa (Filomena Marturano, Napoli milionaria, Questi fantasmi, Sabato domenica e lunedì), Morricone ha continato, seppur saltuariamente, ad arrangiare e comporre canzoni per Gianni Morandi, Katia Ricciarelli, Zucchero, Amedeo Minghi, Renato Zero, Claudio Baglioni e Laura Pausini.   Morricone ha scritto le musiche per più di 500 film e serie TV, ha composto cento brani classici, si è cimentato praticamente con tutti i generi cinematografici: dal western, alla fantascienza al thriller, dal film erotico alla commedia di costume, ai film storici al melodramma. Si è anche cimentato in opere di musica contemporanea. La sua carriera include un’ampia gamma di generi compositivi, che fanno di lui uno dei più versatili, prolifici e influenti compositori di colonne sonore di tutti i tempi. Le musiche di Morricone sono state usate in più di 60 film vincitori di premi.

Morricone ha vinto tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’Argento, due European Film Awards, un Leone d’Oro alla carriera (alla cinquantauesima Mostra del cinema di Venezia, finora, unico compositore ad aver ricevuto tale riconoscimento) e il premio “Rota”, istituito dalle “Edizioni CAM” e dal più importante periodico di spettacolo americano, Variety) e un Polar Music Prize. A questi vanno aggiunti altri, numerosissimi, premi onorari (premio Cork Film International per La Califfa, premio della critica discografica per Il prato, Nini Annual Ace Winner, Pardo d’onore del Festival internazionale del film di Locarno, Prix Fondation Sacem del Festival di Cannes per Nuovo Cinema Paradiso, Grolla d’Oro alla carriera Saint-Vincent), Efebo d’argento, diploma e medaglia di prima classe di benemerito dell’arte e della cultura dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministero per i beni e le attività culturali, laurea honoris causa dallìUniversità di Cagliari, dalla seconda Università di Roma, cittadinanza onoraria da diversi Comuni italiani, David del cinquantenario, Orden al Mérito Artístico y Cultural Pablo Neruda, premio America della Fondazione Italia Usa, Polar Music Prize, Premio Ignazio Silone per la cultura, European Film Awards, Grammy Trustess Award, premio della città di Roma, Critics’ Choice Awards, Premio Toson d’Oro di Vespasiano Gonzaga, assegnato dal Rotary, laurea magistrale Honoris Causa in Scienze della Musica e dello Spettacolo dalla Università degli Studi di Milano, Premio San Zosimo I Romano Pontefice, Premio Internazionale Alessandro Cicognini.

E’ Accademico Effettivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e socio dell’associazione Nuova Consonanza impegnata in Italia nella diffusione e produzione di musica contemporanea. Ennio Morricone ha venduto più di 70 milioni di dischi.

ll 25 febbraio 2007, dopo cinque candidature non premiate, gli venne conferito, accompagnato da una standing ovation tributatagli dalla platea, il Premio Oscar alla carriera, “per i suoi magnifici e multiformi contributi nell’arte della musica per film”.
A consegnargli il premio l’attore Clint Eastwood, icona dei film western di Sergio Leone:
“Voglio ringraziare l’accademia per questo onore che mi ha fatto dandomi questo ambito premio, però voglio ringraziare anche tutti quelli che hanno voluto questo premio per me fortemente, e hanno sentito profondamente di concedermelo. Veramente; voglio ringraziare anche i miei registi, i registi che mi hanno chiamato con la loro fiducia, a scrivere musica nei loro film, veramente non sarei qui se non per loro. Il mio pensiero va anche a tutti gli artisti che hanno meritato questo premio e che non lo hanno avuto. Io gli auguro di averlo in un prossimo vicino futuro. Credo che questo premio sia per me, non un punto di arrivo ma un punto di partenza per migliorarmi al servizio del cinema e al servizio anche della mia personale estetica sulla musica applicata. Dedico questo Oscar a mia moglie Maria che mi ama moltissimo… e io la amo alla stessa maniera e questo premio è anche per lei.»

Cavaliere della Legion d’onore francese, nel 2011. in occasione della festa del primo maggio e del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, ha composto e diretto, con la collaborazione dell’Orchestra Roma Sinfonietta e con l’accompagnamento del Nuovo Coro Lirico Sinfonico Romano, in concerto in Piazza San Giovanni a Roma, l'”Elegia per l’Italia”. La composizione è il risultato del connubio fra opere musicali che hanno accompagnato il risorgimento italiano: tra queste risaltano il “Va, pensiero”, tratto dal Nabucco verdiano, e l’Inno Nazionale di Goffredo Mameli. Il maestro Morricone, prima di esibirsi, ha tenuto a precisare che il “Va, pensiero”, rappresentando un’opera caratterizzante l’iter unitario italiano, non può essere oggetto d’indebite appropriazioni, appartenendo al popolo italiano tutto. È evidente il riferimento alla Lega Nord che si è servita dell’opera per contrapporla all’Inno di Mameli. L'”Elegia per l’Italia”, inoltre, vanta la collaborazione dell’attore e doppiatore italiano Mariano Rigillo, Il 10 giugno 2015 ha diretto la Missa Papae Francisci (Messa di papa Francesco), sua composizione dedicata al pontefice italo-argentino.
Nel 2016 gli è stata attribuita la stella numero 2574 nella celebre Hollywood Walk of Fame, sempre nel 2016 ha ottenuto il suo secondo Oscar per le partiture del film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight per la quale si è aggiudicato anche il Golden Globe. Ancora nel 2016 è stata pubblicata l’autobiografia, in collaborazione con Alessandro De Rosa, Inseguendo quel suono.
Nel 2016, in collaborazione con Alessandro De Rosa, è stata pubblicata l’autobiografia “Inseguendo quel suono”.
Il 27 dicembre 2017 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana il secondo grado in ordine d’importanza (in passato aveva ricevuto le onoreficenze di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte). Sempre nel 2017, nella sua residenza romana, gli è stato conferito il Premio San Zosimo I Romano Pontefice, fondato da Stefano Cropanese.

Sabato 10 novembre 2018 Ennio Morricone compe 90 anni alla radio. Su Rai Radio3 andrà in onda una conversazione del maestro con Andrea Penna per festeggiare il suo compleanno assieme agli ascoltatori. Dagli esordi agli studi musicali fino alla sterminata produzione di musiche per il cinema: il ritratto di un grande italiano di casa nel mondo.

Morricone compie  novant’anni con la leggerezza di una piuma, muovendosi a ritmo della musica per cui è diventato celebre in tutto il mondo. Un maestro, come tutti ormai chiamano Ennio Morricone. Dall’aria vispa e la parlata ironica, che sabato 10 novembre compirà 90 anni tondi e che il compositore delle più celebri musiche da film (e non solo) ha deciso di festeggiare con un’intervista esclusiva a Rai Radio3, dove quella sera stessa andrà in onda la conversazione registrata del maestro alle 21:45 all’interno del programma Radio3 Suite.

Aneddoti, racconti, analisi. I grandi registi, gli attori e le attrici, Hollywood. Non mancherà nulla nella conversazione che il maestro Ennio Morricone avrà con Andrea Penna, il compositore si racconterà soffermandosi soprattutto sul periodo degli studi e sugli esordi, quando le strade della musica pura non avevano ancora incrociato il cinema. Un modo, dunque, per conoscere meglio uno dei protagonisti del ventesimo secolo culturale italiano e mondiale. Naturalmente, durante la sarà centrale il racconto a ridosso della sterminata produzione in ambito cinematografico, sul rapporto con grandi registi e uno sguardo dall’interno ai processi creativi delle sue celebri musiche, eseguite e amate in tutto il mondo. Figura centrale della scena musicale italiana da molti decenni, Ennio Morricone viene festeggiato allo scoccare dei suoi novant’anni come il maestro assoluto della musica per il cinema ma anche come compositore prolifico e attento ai percorsi di ricerca, come arrangiatore, come presenza costante nella vita artistica italiana e modello per molti suoi colleghi.

Ennio Morricone ci lascia il 6 luglio 2020.

Ennio Morricone e la radio. 

L’avventurosa storia della radio pubblica italiana. Da Maria Luisa Boncompagni a Luca Barbarossa

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