La responsabile della seconda ondata di covid è la ministra Azzolina, che intanto sta litigando con tutti i governatori di Regione che hanno deciso chi in maniera totale (De Luca ed Emiliano) chi in maniera parziale (Attilio Fontana) la didattica a distanza. In Parlamento Andrea Marcucci, capogruppo dem ha chiesto un rimpasto e le dimissioni della ministra Azzolina, ma è stato frenato dal segretario Nicola Zingaretti. Paradossalmente si richiama alla salute dei docenti, degli operatori della scuola Italia Viva di Matteo Renzi. Schieratissimo con l’irresponsabile Azzolina è il sindaco di Milano Beppe Sala, cerca i voti dei genitori… Pare che a Milano Italia Viva non appoggerà Sala alle prossime elezioni comunali, del resto stavolta sono d’accordo con Matteo Renzi, sia per la salvaguardia della salute dei lavoratori della scuola, che per l’ingratitudine di Sala, lanciato dallo stesso Renzi. E comunque non è solo Italia Viva a prendere le distanze dal sindaco ma anche altri.
In Lombardia comunque il Presidente Fontana per le sole scuole superiori prevede la didattica a distanza al 100% per le sole scuole superiori, mentre il sindaco Sala sostiene il ministro Azzolina. Poi Sala e Fontana prendono tempo su un eventuale lockdown della città, Sala (non Fontana mica si candida) cerca il consenso anche di commercianti, artigiani. Non contento si erge a paladino di artisti, da sempre ignorati (furochè gli artisti del Pd) e di sportivi (anch’essi ignorati a parte gli sportivi del Pd). Solo calcioli elettorali ma scelte irresponsabili).
Beppe stai sereno. E stavolta non è solo Matteo Renzi a dirlo…