Ultim’ora il governo ha deciso: coprifuoco alle 22.
Prima che si arrivi allo scenario 4, dunque al lockdown generalizzato, il governo tenta un’altra strategia con un regime differenziato basato su diversi scenari regionali. Per modulare gli interventi si terrà in considerazione l’indice di contagio che non è omogeneo per tutto il Paese, ma varia a seconda delle varie realtà territoriali.
In generale, comunque, si prevede misure previste sono la chiusura dei musei, la chiusura dei centri commerciali nei fine settimana e in tutti i giorni festivi e prefestivi, il limite della circolazione in tarda serata, la didattica a distanza per le scuole di secondo grado. Il premier Conte ha usato più buon senso della sua ministra…
Zona rossa:
Didattica a distanza per la scuola media e per la scuola superiore. Solo i ragazzi della prima media continueranno in presenza così come quelli della scuola elementare. Tutto il resto (dunque, seconda e terza media, oltre dal primo al quinto superiore) in didattica digitale integrata.
Stop alle attività economiche non essenziali, anche quelli che offrono servizi per la persona. Resteranno aperte solo quelle ritenute essenziali, ricalcando quando già visto in primavera. Le attività industriali dovrebbero rimanere, invece, aperte.
Spostamenti con autocertificazione. Su questo il governo discute con il ministro Speranza che la vorrebbe estendere anche per l’uscita di casa durante il giorno nelle aree a rischio (per andare a lavoro, per accompagnare i figli a scuola).
Se si fosse optato per la didattica in remoto dopo due settimane dall’inizio della scuola (con i primi dati dei contagi relativi alle scuole e con gli altri dati) illustrati in trasmissione dai medici e dagli esperti di scuola, il governo nazionale (non alcuni governatori e sindaci che se ne sono pilatescamente lavati le mani o addirittura hanno sposato le tesi della ministra: “non chiuderemo mai le scuole…”, eccezion fatta per il governatore De Luca, il cui esempio viene in parte seguito dal governo nazionale, non saremo forse arrivati ad altre dolorose restrinzioni e ad un numero così elevato di infetti, contagiati e ricoverati in terapia intensiva. Il nuovo Dpcm prevede uscita della mamme solo per accompagnare i figli a scuola e non per andare nei “baretti a prendere il caffè con le amiche” o per altre cose non inerenti la didattica. Per le scuole medie inferiori e superiori la didattica è in remoto (se come dicono a Milano duman matina han già mò cambià idea).
Zona arancione
Didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori (al 100%). Chiusura di bar e ristoranti non solo dopo le 18, ma per tutto il giorno e anche per il week-end. Resta possibile la consegna a domicilio. I servizi per la persona, invece, resteranno aperti, mentre ci saranno limitazioni per il trasporto pubblico. Coprifuoco dalle 21.
Zona verde.
Centri commerciali chiusi nel week-end, tutti a casa dalle 21, studenti delle scuole superiori a casa con didattica a distanza al 100%, trasporto pubblico dimezzato (mezzi pieni per il 50%). Stop a musei e mostre.
L’angolo della scuola, la prima ed unica trasmissione radiofonica interamente dedicata al mondo della scuola, siamo in onda dal 1990, continuiamo e continueremo ad occuparci di scuola facendo parlare tutti (articolo 21 della Costituzione) e non sconfinando in altri settori non di nostra pertinenza.
Le radio che mandano in onda L’angolo della scuola
lunedì alle 17,30 su Radio Free Live
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Martedì alle 13 su New Music Radio
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mercoledì alle ore 13 su Radio Blu Italia
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