In relazione a quanto comunicato dalla conduttrice Serena Bortone nella puntata odierna di Oggi è un altro giorno ritengo necessario rispondere quanto segue.
Prima di ogni altra cosa mi scuso se ho offeso la sensibilità di Jessica Morlacchi e tutti telespettatori e telespettatrici. Altresì mi scuso con Serena Bortone e tutte la squadra della trasmissione Oggi è un altro giorno che mi ha visto protagonista di questo evento increscioso. Ho lavorato in RAI per gran parte della mia carriera e conosco bene l’animus e i valori di questa grande Azienda.
Ci tengo però a precisare che quanto accaduto, sicuramente mal riuscito rispetto ai suoi intenti, era soltanto un gesto innocente e scherzoso nei confronti di una stimata collega di lavoro.
La mia storia, nota a tanti, racconta del rispetto che ho sempre avuto per il genere femminile per il quale ho scritto la maggior parte delle mie canzoni.
Mai avrei compiuto un gesto che, ripeto, aveva un intento esclusivamente ludico e che non avrei mai pensato potesse essere equivocato in qualcosa di molto più grave. In tutti questi mesi abbiamo lavorato in un clima sereno, goliardico e spensierato che ci ha permesso di scherzare insieme durante le dirette del programma.
Concludo rinnovando le mie scuse alla cara Jessica Morlacchi e a tutte le donne che si sono sentite offese o turbate da questo mio gesto.
Memo Remigi ha iniziato a collaborare con la Rai in radio conducendo nel 1968 Le piace il classico?, nel 1977 è la volta di Show down trasmissione che sostituisce La corrida di Corrado. Chiamato da Fabio Brasile negli anni ’80 Remigi spopola sempre in radio con la trasmissione cult Via Asiago Tenda, quindi in tv con Fantastico2, ma è ancora con la radio che Memo (che nel frattempo lavora anche ad Antenna3 Lombardia e Telenova) dà il meglio di sè. Dopo avere condotto Carta bianca stereo, è la volta di Piano bar, con Luciano Simoncini per la regia di Maria Alberta Viviani.
“Con Fabio Brasile inventammo un finto piano bar, gli ascoltatori mi fermavano per strada chiedendomi:”ma scusi signor Remigi dove si trova in piano bar?”. In realtà registravamo in diretta da via Asiago dove avevamo creato l’atmosfera del piano bar. Luciano Simoncini faceva un sottofondo musicale, ci inventammo personaggi come la sigaraia, il posteggiatore ed altri. La sigaraia salutava dicendo:”passerottoni della notte come state?”, io rispondevo: “ma come sei elegante”… Poi Simoncini partiva sulle note de La più bella del mondo dedicata a lei. Ricordo anche gli ospiti, tutti quelli che fortunatamente sono sopravvissuti li ho poi ritrovati dopo anni di distanza in televisione ad Oggi è un altro giorno, baci e abbracci, rievocando i vecchi tempi… Mi accorsi che la gente ci seguiva e ci apprezzava forse più che in televisione perché eravamo reali. C’era calore fra noi e l’utente, mi trovai a confrontarmi con tristi situazioni di disagio: casalinghe sole, malati, non vedenti, anziani. Piano bar gocce di luna era uno spettacolo radiofonico quasi visivo, mi ha insegnato molto. In radio il conduttore non deve fare mai nemmeno un secondo di silenzio, mentre in televisione un silenzio si può riempire, in radio avere la capacità di fare un discorso spettacolare continuativo. Una sera ad assistere al programma c’era Michele Guardì che mi fece i complimenti, io gli dissi: “Michele, perché non facciamo un programma televisivo dalla radio?”
Dal libro L’AVVENTUROSA STORIA DELLA RADIO PUBBLICA ITALIANA