Matteo Salvini: “la sinistra prenderà una batosta che se la ricorderà per 30 anni” chi sono i colpevoli

“La sinistra prenderà una batosta che se la ricorderà per 30 anni” ha dichiarato Matteo Salvini nel corso di un comizio. In effetti stavolta Salvini ha ragione, la causa della batosta sono quegli elettori che hanno sempre votato inquadrati Pci-Pds-Ds-Pd, che il 12 e 13 febbraio non si recheranno alle urne, oppure voteranno (già successo a settembre) per la destra. Questi intelligentoni inquadrati a sinistra scoprono dopo 30 anni quel che io e pochi dicevamo fin dal 1994. Per i paradossi della storia post fascisti e post comunisti sconfitti dalla storia dal 1994 in poi si impadronirono del potere, rinnegando democristiani, socialisti, repubblicani, socialdemocratici e liberali che avevano fatto grande l’Italia. C’era la corruzione? Urlavano i post fascisti ma anche i post comunisti. Beh dai oggi la corruzione non c’è più e la seconda Repubblica ha reso migliore l’Italia rispetto a quella degli anni ’80… Coloro che fino alle penultime (o ultime elezioni) votavano per i post comunisti (convinti che il bene fosse solo li) si accorgono ora che il Pd non ha nulla di sinistra ed ora, non recandosi a votare avvantaggeranno Fontana. I sinistri che non si recheranno alle urne indirettamente voteranno Fontana, analogamente i sinistri che vogliono un Pd a sinistra (ma solo ora si accorgono dopo 30 anni che il Pd ha ben poco di sinistra…) voteranno qualcosa più a sinistra della sedicente sinistra, a me pare il gioco di “chi ce l’ha più lungo”.

Pierfrancesco Majorino, lo stesso Matteo Salvini, ma anche altri, possono confermare che io non sono mai stato comunista e non ho mai condiviso la sedicente sinistra. Paradossalmente quel che resta dei socialisti si trova oggi più a sinistra del Pd, forse per questa ragione gli elettori del Pci-Pds-Ds. Pd boicottano Piefrancesco Majorino? Facendo così vincere Attilio Fontana.

Poi ci sono anche quelli che non hanno capito che il tema centrale è quello della sanità ma non capisconoi che è importante scrivere un cognome, dare una preferenza, altri non conoscono l’esistenza del voto disgiunto, altri ancora “votano a capocchia” espressione di Vincenzo De Luca.

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