RTP PIACENZA

RTP nacque come radio, da un progetto dei cinque fondatori (Stefano Girometti, Gianbiagio Cighetti, Ricky Crippa, Umberto Ugolotti e Alberto Cavazzuti) che avevano progettato una prima radio di musica rock (Onda Quattro, che mai vide la luce a causa di divergenze di fondo con i finanziatori). I nostri cinque casualmente presero contatto con la nascente RTP, la prima televisione a trasmettere da Piacenza e si associarono al progetto. L’ultimo piano dell’hotel K2 fu la sede dell’emittente televisiva e radiofonica. Il palinsesto della radio proponeva programmi di musica rock light e cantautori italiani alla mattina: rivolto ad un pubblico “casalingo”; nel pomeriggio trasmissioni di musica rock e folk fino alle 20 dopo di che a seconda delle possibilità (dei fondatori) le trasmissioni andavano avanti a resistenza oppure il “pizzone” copriva le fasce notturne. Al sabato pomeriggio vi era una trasmissione culturale su eventi teatrali, cinematografici e altro accaduti a Piacenza. Le trasmissioni finirono a causa di un segnale troppo forte per le nostre finanze: allora non c’era assolutamente nessuna regolamentazione e Studio Centocinque da Milano falciò tutte le nostre speranze.
LE RADIO DELLA PROVINCIA DI PIACENZA
ALTRE RADIO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
LA STORIA DELLA RADIO ITALIANA in due volumi.
Dalla prefazione di Umberto Broccoli
“Non ho mai incontrato Massimo Emanuelli, ma ne conoscevo la competenza e la passione, ambedue dedicate alla radio. Da anni dietro ad un microfono, Emanuelli appartiene a quel gruppo di professionisti legati a questo medium antico e sempre nuovo, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile, semplice e non facile. Semplice, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile. Non facile per gli stessi motivi da non ripetere ancora una volta. Chi fa la radio deve costruire un percorso, elaborare un pensiero, immaginare come comunicarlo, fare in modo di trasformare le parole in immagini nella mente dell’ ascoltatore. È il teatro della mente nel quale chi ascolta è parte attiva esattamente come chi parla dietro a quel microfono. Chi ascolta è al tempo stesso scenografo, regista e autore così come lo è chi parla…. Oltre 1200 pagine, ma non è un po’ troppo lo spazio dedicato alla radio da Massimo Emanuelli. Sono pagine ricche, dense, documentate, avvincenti, precise, preziose, curiose, colorate, musicali, autobiografiche, leggere, coinvolgenti, interessanti e potrei andare avanti in positivo. Naturalmente Con parole mie.”
Il libro è disponibile nelle migliori librerie, sulle piattaforme digitali o, mezzo più celere, contattando l’editore.
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