Attilio Fontana e Letizia Moratti da MALAFEMMENA e INSIEME A TE NON CI STO PIU’ a COME PIOVEVA

Letizia Moratti circa un anno fa si dimise dalla carica di vicepresidente della Regione Lombardia prendendo le distanze dal Presidente Attilio Fontana e dal centrodestra. Si propose leader di uno schieramento anti Fontana strizzando l’occhio al Pd lombardo. Alcuni piddini erano favorevoli alla Moratti, altri, la maggioranza, contrari, e infatti alla fine venne candidato Pierfrancesco Majorino. Letizia Moratti fu allora candidato Presidente per il duo Calenda/Renzi.

Poi iniziò il lavoro per la composizione delle liste io fui corteggiato per interposta persona sia da Letizia Moratti che da Piefrancesco Majorino, qualcuno provò anche a convincermi di candidarmi con la lista civica Fontana… L’unico che non mi contattò fu De Magistris (forse per i suoi proverbiali screzi con Vincenzo De Luca?, ma non credo proprio) De Magsitris scelse come candidato presidente Mara Ghidorzi. Carneade chi era costui? E infatti Ghidorzi andò malissimo fu votata anche da qualche docente, mi risulta pochi, che continua a votare candidati virtuali (ma pochi, i docenti non “votano a capocchia” espressione di Vincenzo De Luca). Secondo molti docenti lombardi se De Magistris avesse candidato me (ma non credo che De Magistris mi conosca) crescevano i voti alla sua lista, ma in primis pur ottenendo più voti di tale Ghidorzi (Carneade chi era costui) la lista non avrebbe comunque avuto il quorum e comunque capisco De Magistris, non mi conosce e se mi conoscesse meglio Ghidorzi che ha brillato in campagna elettorale per la totale incapacità mediatica e per la maleducazione (mi dicono). Alcuni pazzerelloni volevano convincermi, da tutte le provincie lombarde, a presentarmi con la lista civica Sosteniamo la Lombardia Emanuelli Presidente. Declinai anche questa offerta (già dato a Milano nel 2016) e ringrazio ancora tutti i cittadini che mi manifestarono la propria protesta nei confronti dei politici aderendo alla mia lista. Risposi: non è facile fare una lista, non tanto per i candidati (c’erano in tutte le Provincie lombarde, Sondrio compresa, dove se non erro nemmeno De Magistris non si è presentato ahah), già dato, il problema è la raccolta firme. E poi dai mica vinciamo noi ahah però in tanti dicevano: arriviamo terzi, esagerati, forse avremo comunque battuto De Magistris: Mara Ghidorzi, chi era costei? Infine (so chi ha un nome e cognome ma spero scherzava) sosteneva in quel di Sosteniamo Varese, che se nella mia ipotetica lista avessi candidato in quel di Varese tale Giovanni Cappella, noto per gufare, uno dei tre candidati maggiori residente vicino a Cappella si sarebbe ritirato dalla competizione. ahahah

ecc. ecc. ecc.

Incredibile si accorsero del mio radicamento in tutte le provincie della Lombardia due dei quattro candidati Presidente, ancor prima di me. Del resto proprio in qualità di docente dei Cfp della Regione Lombardia girai per anni fa per le scuole lombarde, molti ex studenti, oggi trentenni-quarantenni, si ricordano di me, e poi: “noi siamo quelli di Radio Pannocchia e Tele Pannocchia” così chiamava affettuosamente Gianfranco Funari noi delle piccole ma grandi radio e tv locali.

Comunque presi tutto come al solito con ironia ed autoironia, allergico al potere, ai compromessi, seppur lusingato per così tanta attenzione, gentilmente rifiutai (soprattutto per ragioni di salute) chi mi aveva fatto offerte di candidatura. Ma non chiusi la porta in faccia a nessuno: era ed è mio dovere intervistare tutti.

Devo confessare che all’inizio guardai con attenzione la scelta di Letizia Moratti che avevo sentito tramite conoscenti comuni, cercavo di capire il perché della sua scelta Di Letizia Moratti si può dire tutto e il contrario di tutto ma non si può negare che è una donna determinata che lavora tantissimo.

Giornalisticamente avevo invitato ad intervenire nella mia trasmissione sia Letizia Moratti, che Pierfrancesco Majorino ed anche il Presidente uscente Attilio Fontana, e persino Mara Ghidorzi candidata di Potere al Popolo.

L’unica a non darmi alcun segnale fu l’ultrasinistra Mara Ghidorzi… Del resto i comunisti (esistono ancora i comunisti ahah, come esistono ancora i fascisti) non reggono i cani sciolti.

Attilio Fontana tramite i suoi comunicatori mi fece sapere che non aveva bisogno di me, ci mancherebbe Presidente lei aveva già vinto in partenza, io non ero sicuro, poi i fatti le hanno dato ragione.

Letizia Moratti pareva, tramite alcuni suoi candidati, intenzionata ad intervenire, e, sempre secondo questi candidati si sarebbe divertita ed avrebbe acquistato qualche voto, forse anche il mio (ma io non ne sarei stato così sicuro ahah) ma senz’altro voti in diverse città lombarde. Per quanto conosco la dottoressa Moratti penso (non ho mai certezze) che si sarebbe divertita quando le avrei fatto cantare, dedicata ad Attilio Fontana, il brano INSIEME A TE NON CI STO PIU’ di Caterina Caselli dedicandolo ad Attilio Fontana:

“insieme a te non ci sto più… cercavo in te la tenerezza che non ho, la comprensione che non ho, in questa giunta stupida. Quella persona non sei più, quella persona non sei tu, finisce qua, chi se ne va che male fa?”

Qualcuno consigliò a Letizia Moratti di “non andare a fare la comica con Emanuelli in radio, altrimenti avrebbe perso voti”. Credo che questa frase fu proferita quando Letizia Moratti si mise a ballare sulle note della canzone di Pupo al ritrovo dei City Angels, rendendosi simpatica la dottoressa Moratti acquistò o perse voti (decidete voi) con quell’uscita dai City Angels.

Comunque vi furono alcune settimane di dubbi amletici miei e (dicono) di Letizia Moratti. Da li nacque il tormentone radiofonico “dottoressa Moratti decida di decidere se accetta di accettare” ma era una frase di Manlio Lupinacci riferita al primo Presidente della Repubblica Enrico De Nicola, un ignorante in storia (ma non solo lui) mancato candidato sindaco di Milano del centrodestra, che ha più volte dimostrato a diversi docenti la sua totale ignoranza in materie umanistiche (non è laureato ed ha un diploma scientifico) non comprese. Consiglio a quel mancato candidato, che ancora oggi scondinzola dietro ai politici, e che comunque per alcune cose stimo, di studiare una storia semplice elementare: la mia a Milano…. Penso che la dottoressa Moratti (che ignorante non è) abbia compreso e magari abbia riso.

Pierfrancesco Majorino accettò l’invito per intervenire in trasmissione scherzammo anche, oltre a risaltare, in questo ero concorde con Majorino l’inefficienza del servizio sanitario della Regione Lombardia, con un lieve distinguo. Io riconoscevo a Letizia Moratti un miglioramento in merito alla gestione Gallera (non fui io ma il centrodestra a volere Letizia Moratti al posto di Gallera) e tiravo fuori anche i lati positivi di Letizia Moratti (ognuno li ha). Qualcuno (supporter di Fontana) sosteneva: ha già vinto Fontana, ma che con il passaggio in radio da me Majorino sarebbe arrivato secondo, battendo Moratti. Infatti secondo arrivò Majorino, ma non credo proprio sia stato per il passaggio in radio da me. Majorino superò Moratti per merito suo, o per demerito di Letizia Moratti, fate voi… E comunque Majorino superò Letizia Moratti.

Majorino però aveva ragione su due cose: “ti lascio ai tuoi dubbi amletici su Letizia Moratti, la Moratti è di destra e sarà sempre a destra, non mi interessa perdere bene, mi interessa vincere.”

Io dissi a Majorino: guarda potresti sbagliare qualcosa nella comunicazione, ad esempio questo tuo intervento da me, potrebbe essere uno sbaglio, sai se sbagli qualcosa poi diventi il nuovo Presidente della Regione Lombardia”

Majorino in quella campagna elettorale non sbagliò niente e infatti ha perso. ahahah

Qualche elettore rintronato e qualche piddino (che a sua volta scherzava) disse che io ero del Pd e il leader della corrente di Vincenzo De Luca in Lombardia, pregasi Majorino e lo stesso De Luca smentire: io non sono del Pd e la corrente De Luca in Lombardia non esiste, al momento. ahahah

Oltre a INSIEME A TE NON CI STO PIU’ partirono nel corso delle interviste ai vari candidati di tutte le liste e gli schieramenti a Passeggiando per la Lombardia altre cover. BISOGNA SAPER PERDERE NON SEMPRE SI PUO’ VINCERE dedicata a Majorino (versione Lucio Dalla), CHE SARA’ nella versione di Jimmy Fontana (l’autore del brano) un Fontana serio secondo me che l’ho conosciuto, mentre c’erano (secondo Letizia Moratti e Pierfrancesco Majorino) dei Fontana poco seri.

Regione mia che stai sulla collina
Distesa come un vecchio addormentato
La noia, l’abbandono, niente
Solo la tua malattia
Regione mia ti lascio, io vado via

Che sarà, che sarà, che sarà
Che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente
Da domani si vedrà”

E, ancora, SE STIAMO INSIEME CI SARA’ UN PERCHE’ di Riccardo Cocciante dedicata al duo Renzi-Calenda, che poi si sono divisi, ma aspettate magari tornano assieme per le europee.

“se stiamo insieme qualche cosa c’è, che ci unisce ancora stasera, se stiamo insieme ci sarà un perché e vorrei scoprirlo stasera” (ma il brano va benissimo anche per il centrodestra, seppur di nascosto volano gli stracci fra Meloni, Salvini e Forza Italia, e fra la sinistra e i 5Stelle).

Poi diedi parola ad alcuni candidati consiglieri di tutti gli schieramenti, alcune mie battute si rivelarono profetiche: dissi, ad esempio, a Paolo Romano il più giovane candidato nel Pd: “torna in radio da me quando diventerai segretario nazionale del Pd”. Romano non è diventato segretario nazionale del Pd ma è stato il primo degli eletti e con la segreteria Schlein mi dicono sia nella segreteria nazionale dei giovani del Pd o addirittura (ma non ne sono sicuro) in procinto di diventarne il segretario.
Stefano Zecchi, il professor Zecchi, come mi piace chiamarlo, il titolo resta, usanza italiana, gli dicevo “sei troppo colto, eletto o non eletto l’assessore alla Cultura sarà qualche esperto di nettezza urbana”: ci sono andato vicino assessore è diventata una persona che non conosco personalmente, mi dicono esperta di polizia urbana in quel di Gallarate…

Poi il bravissimo Marco Tizzoni che non fu eletto per pochissimi voti (non ho capito se mancati alla lista Moratti o a lui) al quale dicevo: “attento la gente non sa votare, bisogna spiegare loro di scrivere Tizzoni e non Moratti e bisogna barrare la lista Moratti, mica scrivere Moratti in Forza Italia”.

Altre battute con le professoresse Diana De Marchi e Debora Lonardi che si divertirono, le saluteo entrambe, e, ancora, la dottoressa Annamaria Romeo, il dottor Angelo Melluso, saluto tutti cordialmente. Con il dottor Angelo Melluso, medico socialista, parlammo seriamente dei problemi sanitari (sulla salute non si scherza…) ma poi inizia a fare ironia (per qualcuno sarcasmo) sui socialisti. Segnalai io a Melluso candidato socialista indipendente nel Pd, la presenza di candidati socialisti nella lista Fontana, in Forza Italia, nella lista Moratti, ecc. poi citai Pietro Bucalossi, il quale dopo avere sentito parlare dell’ospedale San Raffaele che allora era solo un progetto, prese per il bavero il sindaco di Milano Virgilio Ferrari, suo compagno di partito, e gli disse: “Tu questa delibera che concede a don Verzé un terreno del Comune non la devi far passare”. Ferrari chiese il motivo dell’ostilità. E Bucalossi gli rispose: “Se quel prete riuscisse a realizzare l’ospedale che mi ha descritto, verrebbero declassati tutti gli altri nostri ospedali”. E in questo è stato profeta. Diabolico profeta. E, sempre con il dottor Melluso, ricordai Pietro Nenni: “piazze piene, urne vuote”, Pietro Nenni a livello nazionale conosceva i socialisti, io li conosco a livello locale.”…

Non ci fu spazio, causa l’elevato numero di richieste e gli spazi radiofonici occupati, per Enrico Marcora, Luca Ferrazzi, Elisabetta Strada, Gianmarco Senna e per l’assessore alla cultura uscente Bruno Stefano Galli. Marcora e Ferrazzi comparvero comunque sul mio blog (ma è assurdo fare politica con un blog mi hanno detto alcuni 5Stelle ahaha), Elisabetta Strada venne a parlare agli studenti al primo nella scuola presso la quale insegnavo, unitamente a Paolo Romano ed Annamaria Romeo, avevo invitato anche un candidato della lista Potere al Popolo “ma che cazzo vuoi” mi rispose… Il voto è segreto ma i giovani sono puri e mi dissero poi chi avevano votato… E che dire dell’assessore alla Cultura uscente, il professor Bruno Stefano Galli era molto arrabbiato non con me, mi scrisse via watsup, ma con un candidato della lista Moratti, ex lista Maroni-Galli.

Saluto tutti cordialmente tutti coloro che leggono, che capiscono la lingua italiana, nonché la mia ironia ed autoironia, non ci vuole ripeto, una laurea ma un minimo di intelligenza per capire le battute. Ci sono sedicenti comunicatori che parlano e non ascoltano, che scrivono e non leggono, che pur scodinzolando dietro ai politici, non riescono a prendere il posto di Bruno Vespa o ad avere una trasmissione propria, esistono ancora i matti che si credono Napoleone, e poi ritengo che anche la politica abbia un limite, almeno lo spero…

Che dire della dottoressa Moratti, del suo rientro in Forza Italia, di Luca Ferrazzi e della sua scelta di non seguire Letizia Moratti? Avendo Sosteniamo la Lombardia ampia autonomia per ogni provincia non mi intrometto in questioni varesine, lascio al mio referente il giudizio poi mi esprimerò naturalmente con ironia. Poi contatterò sia Letizia Moratti che Luca Ferrazzi, doveroso farli intervenire in radio se accetteranno l’invito.

Per ora posso dedicare Letizia Moratti e ad Attilio Fontana, in una delle prossime puntate del Massimo Emanuelli Show il brano COME PIOVEVA:

“‘eravamo tanto amati

per un anno e forse più

C’eravamo poi lasciati

Non ricordo come fu

Ma una sera c’incontrammo
Per fatal combinazion
Perché insieme riparammo
Per la pioggia, al Pirellon

Elegante nel suo velo
Con un bianco cappellin
Dolci gli occhi suoi di cielo
Sempre mesto il suo visin

Ed io pensavo ad un sogno lontano
A una stanzetta ((del Pirellone) d’un ultimo piano
Quando d’inverno al mio cuor si stringeva
Come pioveva, come pioveva

“Come stai?” le chiesi a un tratto
“Bene, grazie”, disse, “e tu?”
“Non c’e’ male” e poi distratto
“Guarda che acqua viene giù”
“Che m’importa se mi bagno
Tanto a casa debbo andar”
“Ho l’ombrello, t’accompagno”
“Grazie, non ti disturbar”
Passa tempo, una vettura
Io la chiamo, lei fa, “No”
Dico, “Via, senza paura
Su montiamo”, lei montò

Così pian piano io le presi la mano
Mentre il pensiero vagava lontano
Quando d’inverno al mio cuor si stringeva
Come pioveva, come pioveva

Ma il ricordo del passato
Fu per lei il più gran dolor
Perché al mondo aveva dato
La bellezza ed il candor

Così quando al suo portone
Un sorriso mi abbozzò
Nei begli occhi di passione
Una lacrima spuntò

Io non l’ho più riveduta
Se è felice, chi lo sa
Ma se è ricca, o se è perduta
Ella ognor rimpiangerà

Quando una sera in un sogno lontano
Nella vettura io le presi la mano
Quando salvare ella ancor si poteva
Come pioveva, così piangeva”

Letizia Moratti ed Attilio Fontana tornano assieme? Se si aveva ragione Piefrancesco Majorino.

Vi aspetto giovedì 19 ottobre alle 21,30 su Stazione Universo

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