Radio In

RADIO IN nasce a Roma nel 1980 per iniziativa di Nino Longobardi come primo tentativo di network in Italia. Invia programmi preregistrati su bobina alle stazioni affiliate circa 100 nella penisola. Ha sede in una bellissima e attrezzatissima villa all’Eur in Viale dell’Esperanto 26. I mezzi tecnici a disposizione sono straordinari. Gli animatori il meglio del momento: Teo BelliaAnna Pettinelli, Pier Maria Bologna, Emilio Levi, Antonella Giampaoli, Milly Carlucci. La radio per gli altissimi costi di gestione chiude nel 1981. Rimane soltanto la frequenza romana occupata da musica. Ceduta viene trasmesso per oltre due mesi un nastro continuo della durata di un’ora con un messaggio del nuovo proprietario della radio che spiega i motivi della chiusura del circuito nazionale e annuncia la partenza della nuova iniziativa RadioInMontecitorio con un palinsesto generalista basato su musica di vario genere ma sempre di qualità e tanta informazione. La sede è in Piazza del Parlamento di fronte alla Camera dei Deputati. Ma non decolla. Alla fine del 1982 viene venduta ad Antonio Valentini. La direzione artistica è affidata ad Andrea Torre. Il format è quello classico di una radio musicale per giovani. Le voci più che note: Anna Maria Tulli poi a Mediaset, lo stesso Torre, Myriam Fecchi, Roberto Mattioli, Alfredo Santucci (in arte De Satis), Marco3, Alfredo De Santis, Andrea Cascioli,  Tiberio Timperi, Anna Citeroni, Marco Del Vecchio, Riccardo Reim, Stefano Valli,  Giorgio Iacoboni, direttore Marco Del Vecchio.   Gli ascolti però sono scarsi. Nel 1988 Valentini cede in gestione l’emittente a Pier Maria Bologna già direttore artistico della IN nazionale e già proprietario del circuito nazionale Tirradio progetto quest’ultimo nato da una scissione di Tir-TopItaliaRadio e diffuso in tutta Italia via cassetta. La radio diventa TirradioIn. Integra la programmazione nazionale con produzioni locali. La sede presso Tirradio in Via Bazzoni zona Prati-Mazzini. Nel 1988 a seguito della disattivazione e distruzione dell’impianto di trasmissione a Rocca di Papa per l’inquinamento radioelettrico e la disattivazione del 70% delle emittenti romane Bologna ricede la gestione a Valentini che riesce dopo qualche mese a ripristinare l’ottimo segnale sui 101 in località San Silvestro (Monte Porzio Catone) e a partire con una nuova programmazione autoprodotta il cui centro di produzione è presso un garage attiguo alla sua abitazione in zona Montesacro. Direttore artistico è Roberto Brandolini poi Maurizio Amadio. La radio alterna notorietà e successo con un format generalista sotto lo slogan “musica e parole”. Le trasmissioni cessano nella seconda metà del 1998 quando avviene la cessione completa inclusa tutta la rete di impianti accesi nel Lazio tra il 1993 e il 1997 al Gruppo L’Espresso. Il 101 ripete oggi RadioDeejay.

Per ricordi e testimonianze inviate una mail a storiaradiotv@tiscali.it

LE RADIO DELLA PROVINCIA DI ROMA

LA STORIA DELLE RADIO LIBERE ITALIANE

https://www.librioltre.it/biblioteca/store/comersus_viewItem.asp?idProduct=3625

LA STORIA DELLA RADIO ITALIANA in due volumi. Si parla di radio pubblica ma vi sono ampie finestre sulle maggiori private, sono in preparazione un terzo e un quarto volume sulle varie emittenti private: dalla radio libere ai network.

Dalla prefazione di Umberto Broccoli

“Non ho mai incontrato Massimo Emanuelli, ma ne conoscevo la competenza e la passione, ambedue dedicate alla radio. Da anni dietro ad un microfono, Emanuelli appartiene a quel gruppo di professionisti legati a questo medium antico e sempre nuovo, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile, semplice e non facile. Semplice, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile. Non facile per gli stessi motivi da non ripetere ancora una volta. Chi fa la radio deve costruire un percorso, elaborare un pensiero, immaginare come comunicarlo, fare in modo di trasformare le parole in immagini nella mente dell’ ascoltatore. È il teatro della mente nel quale chi ascolta è parte attiva esattamente come chi parla dietro a quel microfono. Chi ascolta è al tempo stesso scenografo, regista e autore così come lo è chi parla….  Oltre 1200 pagine, ma non è un po’ troppo lo spazio dedicato alla radio da Massimo Emanuelli. Sono pagine ricche, dense, documentate, avvincenti, precise, preziose, curiose, colorate, musicali, autobiografiche, leggere, coinvolgenti, interessanti e potrei andare avanti in positivo. Naturalmente Con parole mie.”

https://play.rtl.it/ospiti/35/massimo-emanuelli-l-avventurosa-storia-della-radio-pubblica-italiana-dall-araldo-telefonico-a-radiorai-cent-anni-di-radio-domenica-11-dicembre-2022/

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