Non essendo fazioso come gli ultras di partiti e movimenti politici (che brutta cosa il tifo, certi cittadini ed elettori sono molto molto peggio dei politici che votano) cerco le cose positive (poche) nei politici della seconda Repubblica. Personalmente (nonostante quel che sostengono i lecchini e i fan dei politici nazionali e lombardi) non ho mai litigato con nessun politico, semmai ho avuto divergenze democratiche per una diversa visione sulla scuola, la cultura e il welfare. I vari ultras a seconda delle critiche che faccio mi etichettano ora a destra, ora a sinistra, ora con i 5 Stelle e, ultimamente con Matteo Renzi.
Con Matteo Renzi ho avuto divergenze in merito alla “buona scuola”, lui resterà convinto di avere fatto una buona scuola, io resto convinto che il suo Pd perse tantissimi voti fra i docenti italiani, salvo i miracolati da quella legge, pochi… Però da qui a criminalizzare Renzi ce ne vuole… Sono fuori dalla scuola per quiescenza, ho rifiutato offerte di consulenza che mi erano arrivate da istituti privati che mi erano arrivate ancora prima di lasciare, perché volevo prendermi un periodo sabbatico, poi è sopraggiunto un tumore ed altre problematiche legate alla salute. In parte posso quindi perdonare a Renzi la “buona scuola”, ma solo in parte, in quanto mi dicono ex colleghi da tutta Italia, Valditara è riuscito a fare di peggio, non so se ciò corrisponda al vero.
Poco più di un anno fa incontrai Matteo Renzi alla presentazione di un suo libro, ciò grazie ad un vecchio socialista (che poi si candidò con una lista che vedeva uniti renziani, Più Europa, socialisti e lista Librandi, saluto tutti), gli feci una battuta: “io ero arrabbiato con te, ma ora vedendo Meloni dico a ridatece Renzi” ahahh Ma era una battuta, da li iniziarono ammiccamenti. Il senatore di Rignano rise, ma basta con le faziosità, Renzi ha fatto anche cose buone (elezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica, gli 80 euro). Ora non datemi del renziano. A parte un solo partito (e un solo leader) che non ha fatto nulla, oppure ha fatto solo l’opposto di quanto aveva promesso in campagna elettorale, è impossibile vedere solo il male in un politico. Pietro Nenni, avere oggi un Pietro Nenni, diceva che la politica non si fa con i sentimenti e con i risentimenti.
Emanuelli renziano? Ma andiamoci piano, lo stesso Renzi può confermare, vi è solo, pur con divergenze, una stima che credo sia reciproca. Aldo Moro ai tempi del primo centrosinistra (quello vero fra socialisti e democristiani che diede all’Italia le migliori leggi, poi distrutte da tutti i protagonisti della seconda Repubblica), parlo di “convergenza delle parallele”. Quella fra me e Renzi potrebbe solo essere una convergenza di parallele, mi confermino i docenti di matematica: in geometria due parallele non possono convergere, trattasi di un ossimoro.
Però ho finito di leggere il libro L’influencer, e lo trovo bene fatto, anche se chi mi conosce e magari conosce anche Renzi (seppur solo virtualmente) si domanda: “ma il libro lo ha scritto Renzi o Emanuelli” ahah riferendosi ad alcune battute e critiche a Giorgia Meloni (a Giorgia Meloni non ai suoi alleati).
Comunque se quando finirà le presentazioni sui grandi media il senatore Renzi si farà intervistare da me, credo ci divertiremo, e anche per i radioascoltatori ci sarà da ridere, in ogni senso…
Parleremo di storia della televisione: di alcune tv toscane che anni fa (quando Renzi era Presidente della Provincia di Firenze) ribattezzai Tele Renzi, di radio (Radio Leopolda nella mia enciclopedia della radio), della Rai di Renzi e della Rai di Meloni, oltre che del libro L’influencer.
Ci sono tanti Renzi, quello che nel 2009, quando ancora nessuno lo conosceva, a livello nazionale, fu scoperto dall’amico (mio, non so suo) Francesco Specchia, giornalista di Libero, le tv toscane, affettuosamente e scherzosamente da me ribattezzate Tele Renzi ahah capii che sapeva comunicare (come l’altro Matteo), capii che di strada ne avrebbe fatta. Dissi subito: “questo Renzi dice le stesse cose di Berlusconi, solo che le dice nel Pd”, Specchia avvisò Enrico Letta (poi arrivò “Enrico stai sereno”), e Berlusconi mi copiò la frase ahaha.
Vi è quindi il Renzi che (e fu un bene) rottamò certe cariatidi del Pd che purtroppo si aggirano ancora oggi nel sottobosco politico.
Poi abbiamo il Renzi del 41% che riuscì grande sia chiaro ad imbonire gli italiani in questo superò Berlusconi aahha mai Silvio ebbe il 41%. Certo non imbonì me, anarchico-socialista. A quanto pare la maggioranza degli italiani non vota più (il partito degli astensionisti è il maggior partito, cioè gli anarcbici ahah questo termine è stato frainteso da un giornalista lottizzato in Rai il peggio mai visto della lottizzazione), ma fra i pochi votanti è ormai pratica farsi imbonire dal demagogo di turno, poi Grillo oggi Meloni…
Vi è poi il Renzi delle riforme (alcune buone altre pessime gli costarono la leadership, spero se ne accorga), tutti però ad adularlo salvo poi pugnalarlo nel momento della disgrazia, e in questo fui solidale con Renzi. I 5 Stelle che lo attaccavano con una virulenza tale da fare paura, troppo comodo (mi riferisco a molti grillini ora fuori dal Movimento credo) attaccare Renzi e tutti ma tacere sull’incapacità e l’estremismo degli allora pentastellati (ripeto oggi sono cambiati certa fuffa non è più nel Movimento, Giuseppe Conte? Non lo conosco personalmente, posso solo dire che non mi sembra uno grillino prima maniera nel senso positivo del termine per Conte. Non ho alcun problema con Giuseppe Conte, ci siamo incrociati solo una volta, semmai credo sia Conte ad avere remore con Renzi non io o lo stesso Renzi.
Abbiamo poi il Renzi anti 5 Stelle. 2018 i grillini stravincono (senza il mio voto sia chiaro, parafrasando il titolo di un film Io li conoscevo bene), presentazione milanese del libro Polvere di stelle di Marika Cassimatis io ero relatore. I grillini stavano per fare il governo rivolgendosi contemporaneamente sia a Matteo Salvini che a Matteo Renzi. Il governo Salvini-Grillo fu anticipato da Mario Calabresi, da un giornalista de La Stampa, Iacoboni e da me. I grillini della base mi insultarono, mi definirono “giornalista di regime”, assurdo… ben diverso (corretto e da signori) fu quello dei leghisti che mi chiedevano educatamente spiegazioni. Io però, avendo avuto quale fonte un altissimo esponente leghista, avevo sempre il dubbio insito nel mio dna. Che i leghisti, allora come oggi, mi adorino non è cosa nuova, ma io sono e resto anarchico-socialista (senza partito) penso che la considerazione che molti leghisti hanno di me sia dovuta al fatto che io sia padano (di nascita) e che certe battaglie (non tutte) le abbiamo in comune. Alla presentazione del libro della Cassimatis, siccome infatti stava per saltare, non ricordo perché, l’accordo con Salvini, si erano rivolti a Renzi. Uno spettatore mi chiese: “come andrà a finire? Con chi faranno il governo i grillini? Con Renzi o con Salvini?”. Io risposi: “io quelli li conosco, non hanno mai mangiato, ora si siedono alla tavola del governo, si abbufferanno e non si alzeranno più”. I fatti mi hanno poi dato ragione, hanno governato con tutti, tranne che con Giorgia Meloni, perché fu la Meloni a non volere entrare nel governo Draghi, così come fu Renzi a non volere nel 2018 il governo con i grillini.
Poi c’è il Renzi del post papete, che si accorda (come diceva Pietro Nenni: in politica non esistono sentimenti e risentimenti) con i 5 Stelle pur di mandare a casa Salvini. Quindi la nascita di Italia Viva (che, mi perdoni la battuta il Senatore di Rignano, io definii Italia Morta ahah, ma sia chiaro era una battuta essendo per il proporzionale stile prima Repubblica ritengo che anche Italia Viva abbia diritto, come tutti i partiti, una rappresentanza).
E, ancora, la nascita del governo Draghi, il mandare a casa Conte, questo è un nuovo Renzi. Il risentimento di Conte e dei grillini e dei giornalisti filogrillini (penso che Renzi mi darà atto: io attaccavo tutti, i giornalisti filogrillini attaccavano tutti tranne i grillini, mi riferisco sempre ai grillini di allora, non a quelli di oggi).
Si arriva poi all’autogol (qui ha ragione da vendere Renzi) di Enrico Letta che per un risentimento (anzi risentimenti visto che cacciò si Renzi che i 5 Stelle) decise di perdere le elezioni.
Nasce Italia Viva-Azione ed io commento ironicamente come la canzone di Riccardo Cocciante “se stiam insieme ci sarà un perché e vorrei scoprirlo stasera”, e con il detto milanese “quei due non mangiano assieme il panettone a Natale”, di chi sia la colpa non si sa, ho sentito la versione di Calenda, spero di sentire la versione di Renzi.
Poi Renzi che vota La Russa, vota altre cose del governo di Giorgia Meloni, questo leggo, poi sia chiaro diritto del senatore Renzi di smentire ciò.
Infine il Renzi che nel libro L’influencer sembra il più strenuo oppositore di Giorgia Meloni, molto meglio di Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli. Un nuovo Renzi.
Ci sono due scuole di pensiero su Renzi. La prima (Travaglio, Scanzi, grillini parte del Pd ecc.) è che con Renzi il campo largo diventi campo santo (espressione colorita del simpaticissimo Presidente campano De Luca detta in altro contesto), la seconda avvalorata da Renzi è che con il 2 o 3% il campo largo vince.
Da analista non da tifoso non saprei cosa dire, forse mi sbaglio ma l’ammucchiata potrebbe vincere contro il centrodestra, centrodestra molto più diviso del centrosinistra, per tante questioni ma unito dal collante del potere anche se, conoscendo retroscena che non posso e non voglio rivelare, qualcuno inizia ad essere stanco dell’atteggiamento di Giorgia Meloni e di Fdi. Diverse persone del centrodestra, del resto fu lo stesso Silvio Berlusconi ad inveire contro Giorgia Meloni.
Ipotizzo (fantapolitica) un Renzi accettato dal campo larghissimo e una vittoria del centrosinistra, io magari candidato nel campo largo ahah ma è fantapolitica, non voglio e non posso per ragioni di salute. Beh se così fosse io e Renzi saremo uniti, per ragioni diverse, nel fare poi cadere il governo dopo pochi mesi ahaha in questo siamo uguali a Salvini che non capisco come possa sopportare diversi sgarbi (sgarbi non Sgarbi) da parte di Fdi.
Al di là di battute e fantapolitica sarò lieto, quando finirà il giro delle grandi radio e tv, di intervistare il senatore Renzi, invito esteso anche a tutti gli altri politici sia chiaro.
Io non sono d’accordo con nessuno, neanche con me stesso. Cit. Gianfranco Funari.












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