Radio Gioia Paradise Amica

radio gioia paradise amica

L’emittente nasce il 25 marzo 1984 dalla fusione di Radio Amica e di Radio Paradise, due emittenti romane di quartiere attive dalla fine degli anni ’70, il fondatore è Mario Er Negro (al secolo Mario Monacchia), voce storica dell’emittenza romana. La sede di Radio Gioia Paridise è in via Magliano in Toscana 19 a Roma, la frequenza dalla quale sono irradiate le trasmissioni 99,200 mhz. Fra i primi collaboratori Claretta (altra voce storica dell’fm romana), Pietro, Lucrezia, Giuliana la fornaretta, Nando er pirata, Roberto il piemontese, sono le prime, e per il momento uniche, voci che si alternano ai microfoni della nuova radio, che da subito inizia a trasmettere 24 ore al giorno. Particolarmente seguiti sono il programma cosiddetto “Roma-Napoli”, che va in onda tra le 12 e le 14, dedicato alla canzone romana e napoletana e al momento, almeno durante il giorno, uno dei pochi dedicato alle telefonate in diretta con dediche e saluti, e la trasmissione notturna che inizia dalle ore 22 e va avanti con un unico conduttore fino alle 7 del mattino, anch’essa con telefonate in diretta degli ascoltatori e che va avanti, chiamate permettendo, senza musica per tutta la notte. La voce della Radio, però, non si ascolta soltanto nel quartiere. Condizioni favorevoli delle frequenze attigue consentono al segnale di andare ben oltre i limiti preventivati, e già dai primi giorni le chiamate arrivano un pò da tutta Roma: arrivano dai quartieri Laurentino, Garbatella, Portuense, più o meno attigui a quello della Magliana (dove la radio ha la sua sede), ma tra i primi ascoltatori ci sono anche persone che vivono in zone particolarmente distanti della città (Ponte Milvio, Collatino, Primavalle), e qualcuno riesce ad ascoltare anche oltre i confini del Comune.
Il 12 settembre del 1984 viene organizzata la prima gita da Roma a Napoli, cui prendono parte oltre 120 persone su due autobus, con la guida eccezionale di “Nonna Anna la guagliona”, un anziana ma arzilla ascoltatrice ultraottantenne di origine napoletana. Nello stesso periodo si organizzano a Roma serate musicali presso noti locali, anch’esse prese subito d’assalto da un ascolto in continua crescita. Nel giro di sei mesi, insomma, Gioia-Paradise è cresciuta ben oltre le più ottimistiche previsioni, e nel novembre del 1984 Mario er negro decide di trasferire gli impianti di trasmissione a Monte Cavo, nei pressi di Rocca di Papa, da dove sarà possibile coprire non solo Roma, ma addirittura tutta la regione Lazio. A questa operazione si unisce anche Radio Cherie di Nandone (altra voce storica della radio), e nel gennaio del 1985, a meno di un anno dall’inaugurazione, dalla frequenza 98,700 mhz inizia le trasmissioni la nuova emittente regionale “Gioia-Paradise-Amica”, il cui segnale supera, seppure di poco, addirittura i confini regionali, arrivando in Umbria, Abruzzo e Campania. Il successo è immediato. Il numero degli ascoltatori cresce in modo esponenziale, e già dai primi dell’anno il programma notturno della Radio assume la definitiva consuetudine di non trasmettere musica dalle 22 alle 7, con l’unica eccezione di un brano dedicato ai festeggiati del giorno a mezzanotte. I telefoni a disposizione degli ascoltatori diventano prima 4, poi addirittura cinque, e nel corso della notte si alternano momenti divertenti a discorsi anche oltremodo impegnativi: persone di tutte le età, di ogni condizione, affrontano temi anche delicati con la sincerità e la passione dell’uomo della strada, del cittadino qualunque che non è un VIP, che non scrive sui giornali o nei libri. Religione e omosessualità, figli in provetta, matrimonio o convivenza, eutanasia, argomenti che oggi tengono banco sull’emittenza nazionale, venivano affrontati con la schiettezza di chi non deve difendere una posizione politica ma espone semplicemente quello che pensa. Durante il giorno cresce sempre di più il programma Roma-Napoli, che va in onda dalle 11 alle 14, ma ben presto la voce degli ascoltatori e il dialogo in diretta viene esteso a tutta la giornata. “La tua 24 ore in FM” diventa il motto della Radio.
Sempre nel 1985 viene messa in scena al Teatro Palladium della Garbatella la prima sceneggiata napoletana, “Ritorna Ammore”, protagonista un giovane cantante napoletano, Ciro Perna, alle cui repliche intervengono migliaia di persone, e le occasioni di incontro si susseguiranno a distanze di tempo anche brevi, con un riscontro sempre entusiasta da parte degli ascoltatori. Alle trasmissioni della Radio prendono parte anche personaggi famosi della canzone, a partire dai grandi della canzone napoletana (Mario Trevi, Mauro Caputo, Mario Merola, Mario Da Vinci, Tony Sigillo), e romana (Alvaro Amici, Claudio Mercuri), ma intervengono anche grandi personaggi della canzone italiana come Little Tony, Bobby Solo, Claudio Villa.

La scrupolosa ed entusiasta direzione di Mario er Negro fa di Gioia Paradise Amica un emittente unica nel suo genere. E’ la prima a non trasmettere pubblicità, reggendosi unicamente sul contributo volontario degli ascoltatori; la prima a tenere aperti i telefoni 24 ore al giorno, che non smettono mai di squillare; la prima a non trasmettere musica dalle 22 della sera alle 7 del mattino. Per molte persone che vivono sole, non vedenti, disabili, anziani rimasti soli, la radio diventa un punto di riferimento fondamentale, un appiglio alla vita e forse l’unico riferimento a tutto un mondo esterno da cui si sentono, a torto o ragione, rifiutati. Dietro i microfoni della radio, in fondo, non ci sono certamente grandi professionisti della conduzione, ma persone altrettanto semplici, che nella vita sono impiegati, commercianti, casalinghe, e che si alternano alla conduzione per pura passione, con l’unico compenso del grazie che gli viene continuamente indirizzato dalle persone cui tengono compagnia. Nonostante il cambiamento delle normative (non ultima la legge sull’emittenza radiotelevisiva del 1989, e i successivi aggiornamenti della stessa, Gioia Paradise Amica è rimasta sempre fedele alle sue origini e alla linea editoriale di emittente popolare. Se col passare del tempo si è fondata una testata giornalistica e ci si è adeguati a determinati obblighi imposti dalle leggi, non è mai cambiata l’impostazione che vede il rapporto diretto ascoltatori-conduttore, ed è oggi, almeno a Roma, l’unica emittente popolare sopravvissuta al cambiamento dei tempi.

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