Giorgio Gori candidato segretario nazionale del Pd da Luca Barbareschi e da me candidato sindaco di Milano per il centrosinistra


Questa sera ho visto Giorgio Gori intervistato da Luca Barbareschi, dovrò risentirli entrambi per un lavoro che sto facendo. Curioso che Barbareschi proponga Gori segretario del Pd, ma lo trovo naturale avendo intervistato e conosciuto entrambi, poi vi è rispetto reciproco. Barbareschi indirettamente fa capire che vederebbe bene Giorgio Gori, segretario del Pd, Gori sminuisce, comunque ci vuole poco ad essere meglio di Ely Schlein, l’ennesimo segretario del Pd sbagliato. Niente di personale contro Ely Schlein con la quale ho avuto occasione di parlare quando è venuta a Milano ricordando suo nonno Agostino Viviani, un socialista anarcoide. Premesso che non sono del Pd (e di nessun partito) dissi alla Schlein cosa non doveva fare e dire, naturalmente non mi ha ascoltato e continua a fare e dire cose che la gente non vuole sentirsi dire. Gori segretario del Pd? E’ un’idea di Barbareschi, ma né io né Barbareschi siamo del Pd, personalmente vedrei solo un’altra persona segretario del Pd, ma non sarà mai eletto e votato dai sinistri anche se sarebbe votato da persone di destra, da me, e dai non votanti. Giorgio Gori? Se avrò occasione di intervistarlo gli dirò che lo vedrei bene quale candidato sindaco di Milano per il centrosinistra. Forse solo lui potrebbe vincere, Sala e il Pd con errori clamorosi hanno di fatto consegnato la città alla destra. Sia chiaro ricordo che Sala è stato salvato da una parte del centrodestra, il “partito del mattone” è trasversale, e, come sottolineava un grande giornalista con il quale ho chiacchierato oggi, chiunque sia eletto continuerà con il partito del mattone, l’insicurezza e l’espulsione del ceto medio dalla città. Di solito il milanese medio non politicizzato guarda al candidato sindaco più che ai partiti (la storia della città ce lo insegna) quindi ritengo che Giorgio Gori sia al momento l’unico competitor che potrebbe battersi con il candidato della destra (quasi tutti i sinistri hanno con il loro voto in consiglio di fatto avvantaggiato la destra che potrebbe candidare anche nessuno e vincerebbe…). Altri nomi sono rumors, uno avvertito come troppo estremista dai milanesi (non sono valutazioni personali le mie, interpreto gli umori della città), un altro deve farsi conoscere, è conosciuto soltanto dagli addetti ai lavori. Se Atene Piange, Sparta non ride, vero che la destra per gli autogol del centosinistra vincerebbe a man basso, ma se non è cambiato il corpo elettorale, alcuni nomi del centrodestra sono invotabili, altri devono farsi conoscere e devono decidere se candidarsi o meno, uno solo vincerebbe al primo turno, ma, che strani i partiti, non è gradito dalla maggioranza dei partiti di centrodestra…




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