Domenica sera Luca Barbareschi intervistando Giorgio Gori lo ha di fatto candidato futuro segretario del Pd. Successivamente io ho pensato a Gori quale possibile futuro candidato sindaco di Milano per il campo largo, città che con i madornali errori dell’attuale giunta mi pare già conquistata dalla destra. Gori potrebbe essere un candidato migliore da parte di qualche altro candidato che ha in testa Ely Schlein o autocandidatosi, che spaventa i millanesi per le sue posizioni estremistiche. Niente di personale nei confronti di questa persona, io interpreto l’umore dei milanesi e la penso come Vincenzo De Luca: “nel Pd più perdi e più fai carriera” e infatti tale candidato ha già perso una volta facendo molto molto peggio di Giorgio Gori…
Niente di personale nemmeno con Ely Schlein (non sono del Pd sono un liberio battitore, fondamentalmente anarchico, al di fuori e al di sopra delle parti) quando la segretario del Pd venne a Milano dopo avere parlato di suo nonno, Agostino Viviani, che conobbi giovanissimo, mi permisi di dirle cosa fare e cosa non fare. Naturalmente non mi ha dato retta, La neosegretaria si circonda di persone, salvo poche eccezioni, che pronunciano frasi che fanno imbestialire il cittadino medio, cose lontane dai problemi delle persone. Non sono comunque affari miei, ripeto non sono certo del Pd, che comunque resta un partito democratico lontano dalle esigenze della gente, ma non è un partito padronale e personalistico come altri. Il bello o il brutto del Pd è che appena si elegge un segretario il giorno dopo si pensa ad impallinarlo…
Tornando a Giorgio Gori, Chiambretti, sempre spiritoso e sul pezzo, ha ricordato gli esordi di Gori a Radio Bergamo dove c’era anche Vittorio Feltri raccontando alcuni aneddoti a me noti grazie alle testimonianze degli stessi Gori e Feltri.
Chiambretti ha poi parlato di Mandani neo sindaco socialista di New York, io avevo subito definito puerile (eufemismo) il comportamento di alcuni esponenti del Pd (uno in particolare) che, dopo avere distrutto Milano con scelte scellerate, esultava per la vittoria di Mandani e proponeva un programma che era l’esattto contrario fatto da Beppe Sala dal 2020 ad oggi. La cosa comica è che questo esponente politico non viene dalla Luna, ma è in politica da oltre 30 anni dei quali ne ha fatti tantissimi a Palazzo Marino…
Chiambretti scherzando ha paragonato Mandani a Vincenzo De Luca che a parer mio sarebbe un’ottimo candidato segretario nazionale del Pd, anche se non sarà mai eletto perché troppo indipendente.
P.S.: Errata corrige, Gori ha dichiarato sullo Stadio di San Siro che avrebbe fatto le stesse cose di Sala, è già una frase che gli farebbe perdere centiania di migliaia di voti. Comunque troppi sono ormai gli autogol dell’attuale giunta milanese.


