Botta e risposta fra Cicciolina e Luigi Di Maio, l’ex porno star polemizza con l’ex capo politico di Movimento 5 Stelle per via del reddito di cittadinanza, andato a dire il vero ad ex terroristi, furbetti italici con lavoro in nero, extracomunitari, pregiudicati, e in minima parte a persone incapienti che però non trovano lavoro nonostante i proclami dei pentastellati, oggi, pare disposti, a rivedere qualcosa. In merito al taglio dei parlamentari e ai vitalizi il Movimento 5 Stelle sta organizzando una manifestazione contro il governo… Cicciolina: ” Forse vado via dall’Italia.”
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ILONA STALLER: IL DISCO DI CICCIOLINA IN RISTAMPA.
La Sony ha annunciato l’apertura dei preorder per una ristampa “particolare”: il primo disco di Ilona Staller, dal titolo “Cicciolina”, uscito nel 1979, sarà disponibile in vinile a settembre. Il prezzo dovrebbe essere di poco sopra i 22 euro. Già alcuni negozi hanno annunciato il preorder con il prezzo. Il disco contiene nove tracce: I Was Made For Dancing, Pane Marmellata E Me, Labbra, Benihana nel lato A e Lascia L’Ultimo Ballo Per Me, Cavallina Cavallo, It’s All Up To You, Professor Of Percussions, Più Su Sempre Più Su nel lato B. Edito da RCA, inutile dire che l’originale dell’epoca vale più di 50 euro secondo Discogs.
ILONA STALLER SINDACO DI MILANO?
(L’Opinione delle Libertà, 14/6/2005)
La carriera televisiva italiana di Ilona Staller, meglio conosciuta come Cicciolina, inizia a Radio Luna, emittente privata romana. Nel 1979 la Staller legge l’oroscopo a TeleAltoMilanese, poi lavora a Telesanterno, emittente bolognese e a Tele Aia, emittente umbra. Uno degli ultimi passaggi televisivi di Cicciolina è stato a Telelombardia in un talk-show condotto da David Parenzo. Fra gli ospiti il dottor Piergianni Prosperini, vulcanico consigliere della Regione Lombardia, e il professor Massimo Emanuelli, direttore editoriale del nostro sito. Prosperini disse: “è assurda una simile candidatura”, riferendosi all’ipotetica candidatura di Ilona Staller a sindaco di Milano. Emanuelli replicò che “fino a quando in Italia vi sarà la democrazia anche la signora Staller potrà candidarsi”, Prosperini replicò “mai lei, un professore, non si vergogna a votare la signora Cicciolina”, ed Emanuelli replicò: “io non ho detto che voterò la signora Staller, ho soltanto sostenuto che è suo diritto candidarsi visto che la legge lo permette. Io mi vergogno di votare per il centro-destra o per il centro-sinistra, la signora Staller, o signora Cicciolina come lei la chiama, farebbe forse meno danni di quelli fatti da centro-destra e centro-sinistra in questi ultimi anni”.
Ilona Staller nasce a Budapest, in Ungheria, il 26 novembre 1951, figlia di un funzionario del ministero degli interni e di un ostetrica. Il padre è un Dongiovanni, i suoi genitori si separano quando lei è ancora bambina, Ilona e i suoi fratelli crescono con il patrigno, un uomo buono ma molto severo, che la porta a Messa e non la fa uscire la sera. Inizia gli studi di medicina seguendo le orme della madre ostetrica, poi si dedica all’archelogia. Fin da giovanissima la sua bellezza nordica non passa inosservata agli obiettivi dei fotografi delle migliori agenzie di Budapest. Entra in un’agenzia di fotomodelle, la M.T.I.. che gestiva le migliori 50 fotomodelle ungheresi. Ilona Staller è sensuale e determinata, leziosa e disinibita, scopre il sesso a 13 anni, ma è solo petting, il primo rapporto completo arriva a 18 anni. A vent’anni viene eletta Miss Ungheria, nel 1974 arriva in Italia. si afferma come fotomodella, sulla sua strada trova il diavolo tentatore in persona, Riccardo Schicchi, guru della pornografia. Con Schicchi conduce nel 1976 sulle frequenze dell’emittente romana Radio Luna Voulez vous coucher avec moi (vuoi venire a letto cone me), parla con i radioascoltatori in diretta, li chiama “cicciolini”, il successo è strepitoso. E’ proprio nel corso di questa trasmissione che Ilona verrà chiamata “Cicciolina”. Ilona incomincia attraverso varie trasgressioni a spostare il comune senso del pudore in Italia. Diventa italiana sposando l’agente di viaggi Salvatore Merci, la Staller si dedica al cinema erotico. Le nazioni dove Ilona ha portato personalmente la sua filosofia: Canada, Messico, Paraguay, Argentina, Uruguay, Spagna, Gran Bretagna, Norvegia, Svezia, Finlandia, Francia, Belgio, Svizzera, Germania, Ungheria, Grecia, Israele, Giappone. Orgia atomica, Porno Pocker, La conchiglia dei desideri, Telefono rosso, Cicciolina number one, Banane al cioccolato, Racconti sensuali, Carne bollente, Super vogliose di maschi, Cicciolina e Moana ai mondiali, Cicciolina amori ecco alcuni titoli dei suoi film più noti.
L’esordio in tv avviene a Telesanterno, emittente bolognese, poi nel 1977 è ospite in Rai di Maurizio Costanzo a Bontà loro, primo talk-show dell’uomo coi baffi, l’anno successivo compare a Videosera a Rai1. Nel 1979 incide per la Rca l’album (vinile) Ilona Staller, passa inosservato, ma la copertina è senza veli e inizia a dare scandalo. I collezionisti però conservano questo raro oggetto in vinile che contiene persino una canzone scritta per lei da Ennio Morricone. Sempre nel 1979 compare a C’era due volte, regia di Enzo Trapani, canta Labbra e Dlihama. Ancora nel 1979 è ospite di Maurizio Costanzo nel programma Acquario, cambia la coreografia (via le poltrone, l’aragosta e la finestra, rimane solo il cucù), una sola poltrona, un solo ospite ed un grande acquario che campeggia, 21 puntate ed un altro successo, fra gli ospiti: l’avvocato Prisco, Carlo Cassola, Carmelo Bene, Maurizio Arena, Silvio Ceccato, Paola Borboni, il pretore Salmeri, Emma Bonino, Mario Merola, lo storico Paolo Alatri, Eugenio Scalfari e Clara Calamai. Uno dei primi personaggi ospiti è proprio la Staller che dialoga con il pretore Salmeri e al presidente della commissione parlamentare di vigilanza, onorevole Bubbico, il tema della serata sarà naturalmente la censura.
La popolarità della Staller si accresce grazie a numerosi film e spettacoli a luci rosse. Pubblica 45 giri di scarso successo, ma molto richiesti dai suoi ammiratori. Cicciolina si consacra regina del porno, accanto a Moana Pozzi e a Rocco Siffredi. Cicciolina
Non ha mai rinnegato le sue scelte, ha sempre tenuto fede ai suoi valori e alla sua immagine, nel privato e sul set, vende sogni, vive nella fantasia di uomini e donne, ma – dice – “sono una persona autentica”. Non si è mai sentita un oggetto “voglio usare gli uomini per soddisfare le mie fantasie, voglio fare l’amore tutte le notti, qualche volta ho finto l’orgasmo”. Hobby? Collezionare profumi, bambole, scarpe con il tacco alto. La sua casa è in stile barocco con pezzi di arte sacra e specchi ovunque. La sua lettura preferita? La Sacra Bibbia, “in particolare i passi come la corruzione dei sodomiti e Giuseppe spiega il sogno al faraone”.
Cicciolina-Staller è audace, trasgressiva, ambiziosa, ha sempre fatto tutto con passione e convinzione, anche la politica. Nel 1980 si candida con una lista dai lei creata, la Lista del Sole, il primo gruppo verde italiano, i Verdi ufficiali nasceranno cinque anni dopo, il suo programma: ambiente puro, purezza della politica e libertà sessuale, ma non è eletta.
Ilona si esibisce con tutta la sua dolcezza e naturalezza nei sui nuovi spettacoli Living in the Paradise e Diamante. Anche in essi, Ilona e’ deputato, anzi, deputato del mondo, perche’ denuncia l’ipocrisia e gli interessi della classe politica come la causa di tanti mali sociali, dalla violenza alla droga. Nel 1987 ci riprova in politica, questa volta le va bene. E’ Marco Pannella a candidarla nelle fila dei radicali, Cicciolina sarà eletta con 38.571 voti di preferenza. E’ la prima volta, nella storia della democrazia di ogni tempo e paese, che una pornodiva entra in parlamento. L’evento richiama a Roma i giornalisti e le telecamere di mezzo mondo. “Secondo me – spiega la neodeputata – è un reato che Ciccolino Gorbaciov e Cicciolino Regan spendano tanti soldi invece di trovare un rimedio contro il cancro e l’Aids. Io mi batterò per l’abrogazione dell’articolo 528 del Codice Penale, sul comune senso del pudore, che non ha ragione di esistere. Bisogna essere sessualmente liberi, perché dalla repressione sessuale nasce la violenza. Spero di non essere assegnata alla Commissione Difesa o a quella dei Trasporti che non mi interessano…” Come deputato porta avanti il suo discorso contro il nucleare, per la libera sessualita’, contro la censura, per l’abrogazione dell’art. 528 c.p. e seguenti sul comune senso del pudore, per l’amore nelle carceri, per l’informazione sessuale nelle scuole e per un’intervento all’interno del ministero della sanita’ per una corretta informazione sull’Aids. Propone una tassa ecologica sulle auto, limitando cosi’ i danni dello smog. Ilona in salvaguardia degli animali ed in difesa del loro ambiente naturale propone il divieto del loro sterminio contro la produzione di pellicce e le sperimentazioni sui loro corpi. L’impegno politico costante di Ilona la vede protagonista di numerose manifestazioni: contro il proibizionismo e contro la pena di morte.
Nel 1987 il libro Il peccato in Parlamento, a cura di Alda D’Eusanio, storia (illustrata) di Cicciolina, dal suo arrivo in Italia, nel 1974, all’aula dei Deputati, un “caso” analizzato alla luce di molteplici testimonianze, con una lunga intervista effettuata dalla futura conduttrice Al posto tuo. Nel 1988 esce in tutta Europa l’album scandalo MUSCOLO ROSSO, censurato in Spagna a causa del linguaggio considerato troppo osè. Gli spettacoli di Cicciolina sono tutt’ora richiestissimi in tutto il mondo. Uno spettacolo nudo-erotico dal titolo “Diamante” (cantato e ballato da lei, canta le sue canzoni in inglese, francese, spagnolo e italiano) rispecchia la splendida personalita’ di Ilona. Nel 1991 si sposa con lo scultore americano Jeff Koons, lascia il mondo dei film hard per dedicarsi alla figlia, ma finisce male, fra lite, fughe, botte e tentativi di rapimenti del bambino. Inizia fra i due una lunga battaglia legale, Ilona Staller viene allontanata dal figlio, poi ne riottiene la custodia, oggi vive con lei ed è il suo più grande amore. Un altro affetto profondo nella vita di Cicciolina è stata la madre, persa qualche anno fa, è stata lei a trasmetterle un’altra delle sue grandi passioni, la musica, facendole studiare violino e pianoforte. Ancora lotte contro il nucleare, la censura, lo smog e le pellicce, la pena di morte, la fame nel mondo, è a favore dell’amore in carcere e dell’educazione sessuale nelle scuole.
Nel 1994 si ricandida questa volta nelle fila del Partito dell’amore, con Moana Pozzi, nonostante il gran numero di preferenze ottenute da lei e dalla collega il partito non ottiene il quorum per eleggere propri rappresentanti in parlamento. Le battaglie per la custodia del figlio tengono Cicciolina lontana dalla scena politica fino al 2002 quando si presenta alle elezioni nella sua Ungheria, le va male: “mi ero affidata a dei gangsters, ho avuto dei problemi con la raccolta delle firme”. Ci riprova nel 2003 a a Monza, candidato sindaco.
“Sarò la Teodolinda della politica” dichiara “Monza mi piace, perché è una città importante, conosciuta in tutto il mondo. Non dimentichiamo il contributo storico ungherese-longobardo, non dimentichiamo Teodolinda… Monza deve diventare provincia. La Villa Reale deve essere trasformata in un Casinò, per farla rivivere, portare turismo e tanti soldi. Va rivalutato l’autodromo. E il parco deve essere una nuova Disneyland per i bambini. E poi i problemi degli artigiani, dei commercianti, degli industriali. Si deve fare qualcosa per i poveri, per chi non ha casa”. Collocazione politica, indefinita: “Né di centrodestra, né di centrosinistra. Io, ideologicamente, sono sempre stata di sinistra. Comunista, mai, nemmeno quando ero in Ungheria. Diciamo tipo socialista, tipo Mitterrand. Non certo fascista. In Italia alle ultime politiche non ho votato”. Alla politica (“la mia grande passione”) è stata richiamata. Dai “Libertari”, che già avevano fatto qualche tentativo: “In accordo con la lista Sgarbi, a Milano, in Calabria, a Roma”, dice il coordinatore nazionale Giorgio Grasso. Poi il leader nazionale Claudio Arosio, ex di Forza Italia, ha avuto l’idea: “Cicciolina! Sarà il nostro simbolo, la nostra statua della libertà”. Ilona ci tiene a dire che, però, lei Monza la conosce: “Ho tanti amici lì, ci vado spesso”. Indagando ancora, concede qualcosa in più: “Sì, è di Monza anche il mio innamorato. Uno scienziato nucleare. Dicono che sono la sua bomba atomica”. La campagna elettorale è ancora da avviare: “Ho fatto solo un programma su Telelombardia. Poi sono andata una volta per strada, mi chiedevano gli autografi. Vorrei parlare in una piazza, quello mi piacerebbe”.
Ma anche questa volta Cicciolina viene bocciata per un problema di raccolta delle firme.
Oggi Ilona vive da sola con suo figlio in Italia a Roma, tutt’ora c’e’ la guerra aperta legale tra i due ex coniugi. Cicciolina sta’ scrivendo il suo libro autobiografico dal titolo: “Ilona Staller – Cicciolina for you” dove parla della sua infanzia, i tempi della scuola, il suo primo amore, l’Italia, la sua carriera di pornostar, la deputata dal 1987 al 1992, il matrimonio naufragato con l’ex marito scultore Jeff Koons americano da cui ha avuto un bambino di nome Ludwig che oggi ha 4 anni. Tutt’ora Ilona e’ impegnata artisticamente e politicamente: porta avanti il suo discorso sul problema dell’infanzia e dei bambini, sulla fame nel mondo, sul problema dell’Aids e sulla sessualità.
L’estate scorsa in pieno agosto, in una città “chiusa per ferie” un annuncio bomba, per fare ciò sceglie Telelombardia: “mi candiderò sindaco di Milano nel 2006, in alternativa al centro-destra e al centro-sinistra. A Telelombardia arrivano migliaia di fax e di telefonate. Ilona annuncia la sua squadra: vice-sindaco Paolo Pillitteri (ex sindaco di Milano degli anni della “Milano da bere”; assessore all’industria, commercio e artigianato Luca di Montezemolo; assessore ai trasporti Enrico Ferri; assessore ai servizi sociali Tiziana Maiolo; assessore alla cultura Vittorio Sgarbi: assessore allo sport Dan Peterson; assessore all’infanzia Antonio Marziale (il presidente dell’osservatorio dei minori), assessore all’istruzione e formazione professionale Massimo Emanuelli; in giunta entrerebbe anche Sergio Cusani. Tutti, o quasi, nostalgici della Prima Repubblica.
Al momento è prematuro parlarne, Cicciolina è ormai da anni fuori dal mondo politico, però… Contatti con gli ex-colleghi parlamentari? “Nessuno. Sono amica di Sgarbi, dolcissimo, e anche un valido politico. Era dolcissimo, allora, anche Mario Capanna. E Marco Pannella”.
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PER AMORE E PER FORZA.
L’AUTOBIOGRAFIA DI CICCIOLINA
E’ uscito per i tipi della Mondadori PER AMORE E PER FORZA. L’AUTOBIOGRAFIA DI CICCIOLINA, in questo volume Ilona Staller racconta della sua infanzia e la prima adolescenza in Unghieria, dal primo lavoro come cameriera nel Caffè del’Hotel Intercontinental a Budapest, ad un lavoro quasi da spia, al contatto con la prima agenzia per alcune foto pubblicitarie. Nel 1970 avviene l’incontro con Salvatore Mercuri, un calabrese di 25 anni più grande di lei, che lavorava in un’agenzia viaggi, è il suo primo matrimonio. Sposatasi Ilona arriva a Milano, ma il matrimonio dura poco. Poi l’arrivo a Roma: “una sera a Trastevere, un’osteria, feci amicizia con un ragazzo che si chiamava Servio Talia, un simpatico personaggio che stava aprendo una radio libera (all’epoca non esistevano ancora). Le prime radio libere erano una novità assoluta, un mondo inesplorato, inedito, che lasciva immaginare un futuro di comunicazione e musica, dove ci si poteva esprimere liberamente. Studiammo insieme il progetto di Sergio e scegliemmo il nome della radio: Radio Luna. Iniziai a condurre un programma dal titolo VOULEZ-VOUS COUCHER AVEC MOI?. Sussurravo ai miei ascoltatori consigli su sogni e sessualità, alimentando i loro desideri e le loro fantasie. In breve il programma divenne un enorme successo. La cosa più divertente e intrigante è quella che nessuno degli ascoltatori mi aveva mai vista. Nessuno conosceva il mio aspetto fisico e la loro fantasia viaggiava… erano innamorati di me, delle mie parole, della mia gran voglia di amare e di vivere. Ero piena di vitalità e di energia. Diventai una figura immaginaria e nello stesso tempo differente per ogni persona che mi ascoltava… Un mercoledì, ricordo, uscì il primo articolo del giornalista Guglielmo Pepe sulla prima pagina de LA REPUBBLICA, in cui svelava il mistero di Cicciolina, nome che inventai in trasmissione. Enzo Biagi mi ospitò nel suo programma televisivo PROIBITO, il settimanale L’EUROPEO pubblicò alcune mie bellissime foto provocanti, radio e tv arrivavano da tutte le parti del mondo per intervistarmi. Radio Luna mi consegnò ufficialmente le chiavi del successo, ma nonostante il lavoro andasse a gonfie vele, avevamo pochi soldi”. Il successo di Radio Luna fa si che Ilona Staller, ormai nota a tutti come Cicciolina, inizia a lavora su alcune emittenti televisive locali (fra le qualiTeleAltoMilanese e Tele Santerno, “Nel 1979 venni scelta dal regista, nonchè carissimo amico, Enzo Trapani, per un programma in otto puntate su RaiDue, dal titolo C’ERA DUE VOLTE. Erano delle favole in chiave moderna, rivisitazioni delle fiabe più famose: da Cenerentola a Biancaneve, a Cappuccetto Rosso. Queste storie piacevano molto anche ai bambini. Lavoravamo otto ore e oltre ogni giorno. Era uno spettacolo surreale, sembrava fossimo tutti usciti dalle favole di Grimm o Andersen. In Capuccetto Rosso, per esempio, indossavo dei veli trasparenti rossi, e in Cenerentola la scarpetta di cristallo e dei tule che mi coprivano i seni. In ogni puntata avevo degli ospiti prestigiosi, da Bruno Lauzi e Peter Tosh, Riccardo Cocciante, Marco Columbro, Gigi e Andrea, Daniele Piombi, il complesso dei Giants e tanti altri. Il programma fu molto pubblicizzato prima che iniziasse. Ma quando andai a vedere il montaggio poco prima della messa in onda, insieme agli adetti di RaiDue, mi accorsi che era stato pesantemente cesurato. Per me fu una grandissima delusione, perchè era talmente bello e ricco di artisti importanti, che poteva essere etichettato in tutti i modi, fuorchè come erotico, come qualcuno osò dire. Qualche giornalista ironico scrisse: “questo show ha battuto un record nella storia della Rai: è quello costato meno in costumi”. Nella propria biografia Ilona narra altri particolari inediti. Ad esempio: “I Pooh, da cui Riccardo Fogli si era diviso, mi proposero di cantare con loro, ma io non accettai. Vittorio Salvetti, il patron del Festivalbar, mi voleva portare in tournèe, ma a condizione che sul palco non sarei stata Cicciolina, bensì Ilona Staller. Rifiutai ancora e mi misi a produrre con Paolo Rustichelli un’ottantina di canzoni bellissime che cantai nelle varie televisioni estere come ospite.”
Nel libro vi sono anche alcuni ricordi di Moana Pozzi con la la quale condivise anche l’esperienza politica del Partito dell’Amore nel 1992, e un capitolo dedicato alle sue esperienze politiche. Iniziai nel 1979 quando nacque il Partito del Sole di cui ero testimonial, era la prima lista verde della storia italiana. L’amore per la natura mi spinse a proporre una tassa sulle auto, per evitare i danni dello smog… La candidatura che fece molta discussione (prima e dopo) nel 1987 nelle fila del Partito Radicale: “ero molto popolare, la maggioranza dei radicali pensava che avrei portato voti al partito. Inizialmente furono tutti molto dolci e cordiali nei miei confronti, forse perchè pensavano che non avessi uno straccio di possibilità di essere eletta, o forse perchè, a pensarci, bene, la mia non era la candidatura più oscena e scandalosa a cui avevano assistito. Francesco Rutelli dichiarò: “mai mi sarei aspettato che oggi in Italia bastasse ancora mostrare un seno per avere un titolo in prima pagina. Vuol dire che la prossima campagna elettorale la farò con l’ombelico di fuori..” ringhiava Rutelli alla stampa…. Avevo sempre meno politici dalla mia parte, ma sempre più elettori a favore. Se non mi eleggeranno Cicciolino Forattini potrà raffigurarmi con una trombetta e scrivere TROMBATA! avevo detto in un’intervista a LA REPUBBLICA il giorno prima di conoscere i risultati, ma “trombata” non lo sono stata affatto, almeno in quel senso e in quell’occasione…” E poi nel 2002 la candidatura a sindaco di Monza, quella come eurodeputato in Ungheria, e la mancata candidatura a sindaco di Milano.
Spazio anche ai film interpretati negli anni ’80 e per la nascita del figlio Ludwig e per la battaglia per tenerlo con sè, battaglia conclusasi felicemente con questa sentenza: “La Corte ritiene che si configuri corretto affidare il minore Ludwig Maximilian Koons alla madre, signora Ilona Anna (Ilona) Staller con facoltà per il padre di vederlo e tenerlo con sè anche fuori d’Italia, secondo modalità da concordare con il genitore affidatario e con il figlio, volta per volta, e compatibilmente con le esigenze di studio e di vita del minore.”Ilona Staller continua a fare parlare di sè, del resto un grande come Federico Fellini così l’aveva definita: “è un sogno della società italiana… nel senso di qualcosa di profondo che affiora involontariamente e con cui si devono fare i conti”