IL GIARDINO DEI SEMPLICI
La preistoria del gruppo inizia nel 1974 quando, con il nome di Alti e Bassi, Luciano Liguori e Gianfranco Caliendo (che suonavano assieme dal 1973), si uniscono al batterista Gianni Averardi (ex Campanino) e ad Andrea Arcella (che proveniva da una lunga fila di gruppi pop emergenti fra i quali vi erano i Volti di Pietra). La band inizia ad esibirsi nell’ottobre 1974 allo Shaker Club di Napoli, i produttori Giancarlo Bigazzi e Totò Savio, scelgono il nome Giardino dei Semplici ispirandosi al museo di Storia Naturale del capoluogo toscano. Con il nuovo nome nell’aprile 1975 pubblicano per la Cbs il loro primo 45 giri, M’innamorai/Una storia, che ottiene uno strepitoso successo. Il brano esce a fine aprile, partecipa alFestivalbar, vende un milione di copie e raggiunge il quinto posto nelle classifica dei dischi più venduti. Nel novembre 1975 i produttori vengono contattati dalla Rai che cerca una sigla per un ciclo di film di Francesco Rosi. “Allora – ricorda Luciano Liguori – c’era un film alla settimana, i nostri produttori ci proposero un rifacimento pop-rock di un brano scritto nel 1915 da Libero Bovio ed Ernesto De Curtis. Tu ca nun chiagne. Scritta durante i primi periodi dell’entrata dell’Italia nella prima guerra mondiale, era stata interpretata da grandi nomi della musica lirica come Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Ferruccio Tagliavini, Enrico Caruso. Ma da anni non veniva riproposta, dopo il successo della nostra versione venne interpretata negli anni successivi anche da Mario Abbate, Claudio Villa, Massimo Ranieri, Mina (nell’album Napoli secondo estratto), Mario Merola, Roberto Murolo, Sal da Vinci, Enzo Gragnaniello, Luciano Pavarotti, Josè Carreras e Placido Domingo, ed altri.”
Nel 1976 Il Giardino dei Semplici sulla scia dei primi grandi successi pubblica il primo 33 giri, intitolato semplicemente Il Giardino dei Semplici, un nuovo 45 giri, Vai/Tamburino, brano che partecipa al Festivalbar, ed intraprendono un tour di 176 date che li porta in giro per tutta l’Italia. Il logico approdo per simile successo è al Festival di Sanremo edizione 1977, organizzata da Vittorio Salvetti, l’edizione dei complessi, il gruppo presenta il brano Miele ed è favorita per la vittoria, ma arriverò al quarto posto: “fu una delusione, però, a distanza d’anni, posso dire che fu un grande successo poichè vendemmo oltre un milione di copie e vincemmo il Telegatto di Tv Sorrisi e Canzoni. Sempre nel 1977 esce il secondo album: Le Favole del Giardino.
Nel 1978 il gruppo cambia casa discografica e passa alla Cgd, incidono il 45 giri Concerto in La minore (dedicato a lei) che partecipa al Festivalbar edizione 1978, ed effettuano una tournèe negli Stati Uniti d’America e in Canada. Intanto, in Spagna e Sudamerica impazzano le versioni delle loro canzoni cantate in lingua straniera: Me enamoré; Tu que nunca lloraste; Tu te vas e Fresa.
Nel 1979 nuovo cambio di casa discografica, questa volta la Wea, il nuovo album si intitola B/N (Bianco e Nero) che contiene brani in vernacolo e musicalmente si accosta alla new wave napoletana del periodo, il brano Silvie diventa una hit in Scandinavia e nel 1980 sarà cantato da Katri Helena con il titolo Helsingin helle. L’album va complessivamente bene in termini di vendite, e la band si imbarca in un lungo tour teatrale di grande impatto scenico. Altro singolo di rilievo è Tu, tu, tu. L’album va complessivamente bene in termini di vendite (13º posto nella classifica TV Sorrisi e Canzoni), e il gruppo si imbarca in un tour teatrale di 112 date che registra il tutto esaurito. In scena, un’enorme maschera di Pulcinella che sovrasta il palco (con occhi luminosi rotanti) e costumi basati sul bianco ed il nero per ogni componente del quartetto.
All’inizio degli anni ’80 al posto di Gianni Averardi entra nel gruppo Tommy Esposito, il successo del 1980 è Carnevale da buttare hits radiofonica. Nel 1981 la band partecipa in estate all’imponente tour WEA “Portamusica”, assieme ad artisti di grande caratura quali New Trolls, Claudja Barry, Street Boys e tanti altri. Termina qui il loro rapporto discografico con l’etichetta.
Dal 1982 il gruppo si autoproduce, esce l’album …E amiamoci che ottiene ragguardevoli risultati commerciali ed il quartetto gira nelle più importanti trasmissioni musicali del periodo (Discoring, Popcorn, L’Orecchiocchio, Un Disco per l’Estate). Di particolare effetto la scenografia del tour, che vede affiancarsi alla maschera di Pulcinella dell’era B/N due gigantesche farfalle “svolazzanti” (che ricalcano la copertina del disco). Parallelamente, la band mette i propri straordinari falsetti e vocalizzi al servizio di Peppino Di Capri per il suo album di cover Juke-Box, che nell’arco di pochi mesi si rivela un top seller. Nel 1983 escono il 45 giri Giallo e il 33 giri omonimo, l’album è marcatamente pop, sebbene con alcuni episodi rockeggianti, e richiama in pieno le sonorità anni ottanta. Il GDS riesce anche a mostrare una certa propensione al cantautorato moderno, senza però scivolare nella pretenziosità. Seguono importanti apparizioni in varie trasmissioni televisive ed il consueto tour. Nel 1985 esce una raccolta di classici rivisitati della canzone napoletana intitolata Ed è subito Napoli, nel 1986 viene aperto di Gidiesse Recording, studio di registrazione e sede ufficiale delle ricerche musicali e artistiche del gruppo. Nel 1987 esce il 45 giri Un’altra canzone per il Napoli che diventerà un evergreen della tifoseria calcistica napoletana. Il 1989 è l’anno del loro primo videoclip con il brano Lo sai che il mondo è blu?, tratto dal nuovo, sperimentale album Zingari. Il disco mescola il consueto pop del quartetto con l’elettronica, ed è incentrato sul tema dei viaggi. Nel tour, il GDS esibisce come scenografia un enorme ventaglio orientale.
Nel 1992 il gruppo pubblica una raccolta di successi riarrangiati in chiave elettronica, Voglia di tenerezza. Lo stesso anno, tiene alcuni concerti in Romania, in particolare al Teatro dell’Opera di Bucarest. Nel 1993 esce Otto Quarantotto & Ventisette, distribuito dalla WEA, il gruppo canta nuovamente in vernacolo e utilizza la musica etnica come nuovo sapore nel mix, in un disco raffinato non privo di grandi ospitate. L’album, come il precedente Zingari, vende molto bene fra i fans, ma a sorpresa diventa anche un grande successo commerciale in Giappone e Corea (in quest’ultima balza ai primi posti in classifica). Il quartetto si lancia in un lunghissimo tour ed in apparizioni televisive di rilievo, tra cui il “Maurizio Costanzo Show”. Per concludere l’anno, due gremite date teatrali a Napoli per festeggiare il diciottesimo anniversario di vita del GDS. Nel 1997 esce Settelune che ripropone i vecchi successi interamente ri-registrati più tre inediti: Sette lune, Male d’amore e Mani. Nel 1998 in aggiunta alle attività collaterali di produzione e studio di registrazione, il Giardino dei Semplici inaugura anche una scuola di canto moderno e strumenti musicali, che diverrà un qualificato e rinomato punto di riferimento per i giovani talenti di Napoli nelle decadi a venire. Nel 1999 il gruppo partecipa al progetto di beneficenza pro-Sarno Un’onda nel mare con una pletora di artisti italiani importanti,
Il 2000 è l’anno del Giubileo, il Giardino dei Semplici pubblica il disco di inediti Canta e cammina, lavoro intimista e spirituale, con testi scritti dal teologo di fama mondiale monsignor Bruno Forte e musiche composte assieme al vescovo di Ischia Filippo Strofaldi. Un concept-album che affronta tematiche religiose e dà spazio alla vena più morbida e raffinata della loro musica. Il lavoro riscuote consensi entusiasti e si rivela un ennesimo successo. Il 2001 è l’anno della partecipazione del Festival di Napoli con il brano T.V.B.. Nel frattempo, due membri della band sono impegnati in una produzione di grande successo commerciale, la canzone Turu Turu interpretata dal duo Francesco e Giada, terza classificata nella categoria Giovani a Sanremo 2001. Nel 2005 pubblicano una nuova raccolta di classici napoletani riaggiornati in chiave acustica, Napoli unplugged, che riscuote ottimi risultati di vendita. Sempre nel 2005, con la produzione di Rai Trade, viene pubblicato Trenta, contenente due cd ed un dvd antologico, con il quale il gruppo festeggia i trent’anni di carriera. Nel cofanetto sono presenti anche sette inediti, tra cui è inclusa T’innamorerai, scritta assieme a Gigi D’Alessio. Sul finire dell’anno il gruppo festeggia l’anniversario al Palapartenope di Napoli, in un lungo concerto davanti a 4.300 spettatori. Dall’evento verranno successivamente ricavati un album live semi-ufficiale ed un DVD. Nel 2006 la Warner, detentrice dei diritti sui primi tre albums, pubblica un’antologia del gruppo. Comincia per la band un periodo di stasi artistica, a cui però si associa una notevole attività concertistica e televisiva.
Nel 2010, con Lino Volpe di Volpe Alla Caccia danno vita ad un divertente docu-fiction a puntate dal titolo Prossimamente che va in onda sul canale Iride. Nel programma, Il Giardino dei Semplici si incontra con vari amici musicisti quali Peppino Di Capri e Gigi D’Alessio.
Nel febbraio del 2012, Gianfranco Caliendo termina la sua militanza nel gruppo ed il GDS diventa un trio. Il 18 febbraio la band ritira a Sanremo il premio AFI alla carriera. La band scende inoltre in campo su Internet, con un nuovo sito ufficiale, due canali YouTube e due siti Facebook, comunicando in modo diretto con i propri fans. Reclutato Savio Arato alle chitarre quale nuovo membro della formazione, la band registra un disco live, il primo della sua lunga carriera. L’album, intitolato Semplicemente live, esce in concomitanza con il nuovo tour estivo. In agosto, la band realizza il suo primo brano inedito nell’arco di sette anni, Grande grande, che viene scelto come sigla della popolare trasmissione calcistica campana Tifosi Napoletani, condotta da Gennaro Montuori. Ad ottobre, la band comincia le registrazioni di un nuovo album di inediti in italiano, annunciando una svolta stilistica orientata verso il pop-rock italiano moderno, con sonorità anglosassoni. L’album, Argento vivo, esce nel maggio del 2013 con etichetta Halidon, a seguito di un mini-tour teatrale in primavera. La critica e la stampa lo acclameranno quale uno dei loro migliori lavori in assoluto. Dal disco verrano tratti diversi videoclips di grande impatto, che riscuoteranno consensi e visualizzazioni su YouTube: Grande grande, Abbracciami, I love you (girato in parte a Londra) e Se un giorno tu. Il 23 febbraio del 2014 la band tiene un concerto al Palapartenope di Napoli con lo spettacolo Canta e cammina, riprendendo per intero il loro album del 2000. Il concerto è dedicato alla memoria di Mons. Filippo Strofaldi e vedrà la band affiancata da una pletora di ospiti quali Ciccio Merolla, Marco Zurzolo, il coro gospel Sunshine Band del Teatro San Carlo, l’orchestra barocca Loro di Napoli. L’evento dà vita ad un ciclo di performance imperniate sulle canzoni dell’album e ad una riedizione limitata dello stesso (con nuove vocals della band ed interventi di Ciccio Merolla e il coro gospel Sunshine Band).
Nell’aprile 2014 Luciano Liguori, membro storico del gruppo, interviene ad una puntata di STILE ITALIANO LA STORIA DELLA CANZONE ITALIANA RACCONTATA DAI SUOI PROTAGONISTI programma radiofonico ideato, condotto e prodotto dal giornalista e professore milanese Massimo Emanuelli, in onda su diverse emittenti radiofoniche locali e web.
Il Giardino dei Semplici ha pubblicato 19 album (12 in studio, 2 live e 5 raccolte), ha venduto oltre 4.000.000 di dischi, effettuato 1800 concerti, vinto numerosi premi, è una delle realtà più forti e longeve del panorama della musica italiana. Nel 2015 festeggerà i suoi 40 di carriera.
ASCOLTA LA PUNTATA DI STILE ITALIANO CON L’INTERVISTA A LUCIANO LIGUORI DEL GIARDINO DEI SEMPLICI
Ascolta l’intervista e la storia del gruppo napoletano.