Roberto Murolo nasce a Napoli il 19 gennaio 1912 da Lia Cavati e dal poeta Ernesto Murolo, inizia a studiare la chitarra ed esordisce ad Ischia nel 1933, accompagna Vittorio De Sica in E palumme. Intanto lavora e si diletta con lo sport, è anche campione premiato dal Duce, si esibisce con il gruppo Mida Quartet per molti anni all’estero. Tornato in Italia interpreta alcuni classici della canzone paternopea: Tammuriata nera (1944), Munasterio ‘e Santa Chiara (1945), Scalinatella (1948). Nel dopoguerra recita anche in alcuni film fra i quali ricordiamo Catene per la regia di Raffaello Matarazzo, Paolo e Francesca e Tormento (sempre per la regia di Matarazzo nel 1950), Menzogna di Ubaldo Maria Del Colle (1952), Saluti e baci di Giorgio Simonelli (1953). Nel 1954 viene arrestato, processato e condannato per corruzione di minore, si proclamerà innocente. Nel 1955 pubblica i 33
giri Roberto Murolo e la sua chitarra, Melodie napoletane per canto e pianoforte, quindi propone in sei album intitolati Raccolta di canzoni popolari napoletani anteriori al 1900 i classici della canzone partenopea. Nel 1959 è la volta di Roberto Murolo e la sua chitarra, cui seguono, Omaggio a Ernesto Murolo, sempre nel 1959, Omaggio a Libero Bovio (1962), Omaggio a E.A.Mario (1963), quindi pubblica otto 33 giri Napoletana. Antologia cronologica della canzone paternopea. Nel 1959 vince il Festival di Napoli come autore della canzone Sarrà.. chisà! cantata da Teddy Reno e Fausto Cigliano, bissa il successo, sempre come autore, interrompe l’attività concertistica alla fine degli anni ’70, dopo un’apparizione alla Piedigrotta si ritira dalle scene. Torna alla ribalta negli anni ’90 interpretando brani di Paolo Conte, Pino Daniele,
Gino Paoli, Lucio Dalla, Renzo Arbre, nell’album ‘Na voce ‘na chitarra, duetta con Fabrizio De Andrè e con Mia Martini (memorabile la loro versione di Cu’ mme). Nel 1992 partecipa ad Azzurro presentando Cercanno ‘nzuonno e con Mia Martini – Cu’mme! e O’ marenariello. Nel 1993 Roberto Murolo, Mia Martini ed Enzo Gragnaniello presentano l’album
L’Italia è bbella dal titolo della canzone in gara al Festival di Sanremo. Dopo essersi esibito con Fabrizio De Andrè al concerto del primo maggio, nel 1994 incide un album tributo a Domenico Modugno, Tu si ‘na cosa grande, nel 1995 esce l’album Anema e core. Viene nominato grande ufficiale della Repubblica dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro e Cavaliere di gran croce dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2002, a novant’anni, incide l’album Ho sognato di cantare, riceve il premio alla carriera in occasione del Festival di Sanremo 2002. Roberto Murolo muore a Napoli il 13 marzo 2003.
