LA NASCITA DEL FESTIVALBAR E LE PRIME EDIZIONI (GLI ANNI ’60)
Nell’estate del 1964 nasce la prima edizione del Festivalbar con 10
dischi in 4000 juke box. La manifestazione (ancora chiamata Festival al Bar) è ideata da Vittorio Salvetti e nasce sull’onda del popolare successo che nel decennio del boom economico hanno i juke-box. Si tratta di una gara canora che premia le canzoni più gettonate nei juke-box sparsi per la Penisola. Finale della prima edizione ad Asiago, in provincia di Vicenza, conduttore lo stesso patron, Vittorio Salvetti. Vince Bobby Solo (“Credi a me”). Tra i giovani si segnala Lorenzo Pilat (alias Pilade) con Ciao, ma la protagonista dell’estate è la surf-music: Catherine Spaak canta “L’esercito del surf” e una giovane band del Madagascar, i Surf, cantano “E adesso te ne puoi andar”.
Nel 1965 la seconda edizione si svolge a Milano, vince Petula Clark, “Ciao ciao”, versione italiana di “Downtown”. E’ il vero primo grande successo popolare del Festivalbar. Da segnalare anche gli ottimi risultati di Little Tony, Pino Donaggio, Fausto Leali, John Foster (il giornalista Paolo Occhipinti, poi direttore di “Oggi”). I juke box in Italia sono già 15.000. Ecco come TV SORRISI E CANZONI presenta la seconda edizione: “si è concluso il Festivalbar, la manifestazione che ha chiamato a raccolta intorno a juke-box di tutta Italia i fan dell’urlo e della melodia. Le moltissime cartoline pervenute negli ultimi giorni hanno prolungato le operazioni di spoglio, perciò la serata conclusiva, che doveva avere luogo a Napoli, si è svolta in un locale di Milano. CIAO CIAO (potrete trovare il testo a pagina 42 nella GALLERIA DEI SUCCESSI) ha avuto fin dall’inizio ottime probabilità di successo. La canzone di Petula Clark infatti si è spesso trovata nei primissimi posti della classifica curata da TV SORRISI E CANZONI ILLUSTRAZIONE per i dischi più venduti. Con questa affermazione – che viene a ricompensarla dell’immeritata sconfitta a Sanremo – la cantante inglese è tornata nuovamente alla ribalta della discografia italiana. La lotta per i primi tre posti è stata fino all’ultimo incerta. Il risultato scontato per Petula Clark era ancora in dubbio per le altre due posizioni. Dietro CIAO CIAO (versione italiana di un motivo americano che la cantante ha portato al successo in tutto il mondo) sono riusciti a piazzarsi Pino Donaggio con SONO NATO CON TE, una bella melodia che il cantante veneziano ha presentato anche al Cantagiro, e Little Tony, con OGNI MATTINA, un brano scritto per il cantante romano dal collega Ricky Gianco. Pitney si è classificato quarto…”
1966 terza edizione, la finale si svolge a Salice Terme. E’ l’estate
di Caterina Caselli che vince con “Perdono”, seguita da Little Tony con “Riderà”. Walter Gurtler, un famoso discografico dell’epoca, ‘regala’ a Vittorio Salvetti tre ospiti eccezionali: Michèl Polnareff (“Una bambolina che fa no no no”), Françoise Hardy (“Les garçons et les filles”) e Sonny & Cher che cantano “Little man”. Cher… sì proprio lei, canta “Bang bang”. Per la prima volta il Festivalbar va in onda in televisione, sul secondo canale, il 9 settembre alle 22,35 per la regia di Grjtzko Mascioni, un servizio di dieci minuti nell’ambito del programma JUKE BOX SOTTO VOCE, presenta solo i brani in finale. La quarta edizione si svolge nel 1967, Salvetti decide di confermare come sede Salice Terme, perchè gli dicono: “quest’anno otterremo un po’ di spazio tv”… A condurre viene chiamato Daniele Piombi che affianca il patron Vittorio Salvetti la serata finale
viene trasmessa sulla rete Due (attuale Rai2), in gara ci sono Rocky Roberts (STASERA MI BUTTO) con la fidanzata Lola Fala, Donne Warwick, le rivelazioni New Trolls, I Camaleonti e i Dik Dik; nasce il ‘Discoverde’ e se l’aggiudica Al Bano con “Nel sole”. Il juke-box è una luccicante realtà: gli apparecchi in circolazione ora sono 25.000 e costituiscono l’unico mezzo di diffusione della musica alternativo a radio e tv. Ancora in onda i soli brani arrivati in finale nell’ambito di una ventina di minuti all’interno del programma JUKE BOX SOTTO VOCE. Organizzare un battage promozionale come quello del Festivalbar – si legge su TV SORRISI E CANZONI – costa molti milioni, ma sono venute in aiuto a Salvetti alcune ditte che intuendo la possibilità di usare la manifestazione quale veicolo pubblicitario per i propri prodotti, visto il crescente interesse che essa suscita in un pubblico sempre più vasto, si sono proposte come sponsor contribuendo con denaro, striscioni, magliette, cappellini, coppe, manifesti murali, targhe e slogan. Per le ditte sponsorizzatrici è un affare poichè quest’anno la televisione aumenterà lo spazio concesso al FESTIVALBAR passando dai dieci minuti dell’edizione precedente ai quindici attuali. Per questa edizione vengono prodotti i cosidetti “dischi accoppiati”, incisioni speciali per juke-box, per includere più nominativi in lizza e abbinare nomi noti con altri bisognosi di aiuto.
Il 1968 è l’anno della contestazione ma la protesta non arriva al Festivalbar che torna ad Asiago, come nell’anno del suo esordio. Il successo per la manifestazione è tale che i grandi nomi della musica leggera che rifiutano di partecipare a Sanremo e ad altre manifestazioni canore, non si fanno pregare per parteciparvi. Il juke-box è ormai una luccicante realtà: gli apparecchi in circolazione sono già 25.000 e costituiscono il più valido mezzo di diffusione della musica, alternativo alla radio e alla televisione. Nel 1968 appaiono per la prima volta i cine-box che proiettano una pellicola ad 8 millimetri, i cantanti del momento hanno usato questo strumento che però cadrà presto in disuso, sostituito successivamente dai più comodi video clip. Un’altra novità è arrivata nelle sale d’incisione: si tratta del registratore multipista (8-16-24) che permette la registrazione separata di strumenti e voce. La Rai finalmente si è accorta dell’importanza della manifestazione e trasmette per un’ora e mezza la serata finale. Vittorio Salvetti ha saputo che un amico bresciano sta per aprire un hotel, il Linta, sarà la sede della prima finale televisiva: un’ora e mezza, sul secondo canale. In gara ci sono Adamo (che vincerà con AFFIDA UNA LACRIMA AL VENTO), Charles Aznavour, Aphrodite’s Child e Claude François. Farà un saltino al Linta anche Celentano. Il Discoverde se lo aggiudica un ragazzo di Poggio Bustone che lavora come autore alla casa discografica Ricordi e ha inciso un ‘disco-prova’, “Prigioniero del mondo”: si chiama Lucio Battisti. I “Ribelli”, con Demetrio Stratos, cantano “Pugni chiusi” L’edizione 1969 del Festivalbar si svolge ancora ad Asiago (in tale sede si resterà fino al 1974), esplode Lucio Battisti, che passa nella serie dei big e stravince con “Acqua azzurra acqua chiara”. Alle sue spalle si piazzano addirittura tre artisti con brani scritti da lui: Patty Pravo “Il Paradiso”, Dik Dik “Il primo giorno di primavera”, Formula 3 “Questo folle sentimento”. Nel girone dei ‘Verdi’ vince con “Acqua di mare” Romina Power, non ancora in coppia con Albano che si presenta in versione solista cantando “Pensando a te”. La coppia, però, sta per nascere e da lì a poco si sposerà. La serenata è un concerto di 30 mila juke box.
LE EDIZIONI DEGLI ANNI ’70
Il decennio che segnerà il passaggio dalla contestazione al terrorismo, definito degli “anni di piombo”, segna una crisi per tutte le manifestazioni canore: chiude Canzonissima (1974), il Festival di Sanremo è in calo, la Rai dal 1973 al 1976 snobba la serata finale, per rilanciarlo, nel 1977, si rivolgerà proprio a Vittorio Salvetti. Chiudono il Cantagiro e il Festival delle Rose. L’unica manifestazione che non è in crisi è proprio il Festivalbar. Il 1970 passa alla storia come l’anno della musica classica nei juke box. L’idea frulla nella testa di Vittorio Salvetti da qualche tempo, ma solo ora viene realizzata. E così, vengono stampati dischi specialissimi per consentire di avere all’interno dei juke box i successi di Battisti, Dalla, Patty Pravo al fianco delle arie di Vivaldi, Papatanassiou e Mozart. Il Festivalbar viene vinto per il secondo anno consecutivo da Lucio Battisti (“Fiori rosa fiori di pesco”), mentre tra i gruppi si riconfermano Camaleonti e Dik Dik; primi degli stranieri gli Aphrodite’s Child di Demis Roussos con “It’s five o’clock”; ma anche Vivaldi entra in hit parade con “L’andante dal concerto per due mandolini” eseguito dai Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone. Ad Asiago verranno anche Salvatore Accardo e Narciso Yepes. I juke-box segnalano, tra i ‘verdi’, un dolcissimo brano di un giovane alla sua prima esperienza nazionale: Claudio Baglioni canta “Favola blu. Ma non è finita: tra i nuovi gruppi si mettono in luce i Pooh. Scoppieranno letteralmente il prossimo anno con “Tanta voglia di lei”. Nell’edizione 1971 la parte del leone la fanno gli stranieri, o meglio uno: Demis Roussos con “We shall dance”, già vincitore l’anno prima con gli Aphrodite’s Child. Tra i personaggi più gettonati dell’estate anche il chitarrista messicano Santana (Oye como va) e il gruppo hard-rock Deep Purple. Tra gli italiani, invece, affermazione autorevolissima dei Pooh con uno dei brani più famosi della carriera dei ‘baronetti d’Italia’: “Tanta voglia di lei”. Dopo l’edizione dei grandi ospiti stranieri, nel 1972 il Festivalbar torna a parlare italiano grazie alle nuove interpreti femminili. Tra queste, si mette in luce particolarmente Mia Martini, che trionfa con Piccolo uomo. Da questo momento inizia l’escalation di Mia (ex Mimì Bertè), una delle cantanti più raffinate della nostra canzone. Lanciata dal Festivalbar l’anno precedente, nel 1973 Mia Martini, indimenticata primadonna della canzone italiana, rivince con Minuetto. Un’altra estate al femminile, quindi, grazie anche all’affermazione di Marcella Bella (“Io domani”) e Patty Pravo (“Pazza idea”). Quella del 1973 è anche l’estate di Claudio Baglioni, che presenta al Festivalbar un capolavoro immortale come “Questo piccolo grande amore”. Da segnalare che a festeggiare il decennale ad Asiago c’è anche una leggenda del calibro di Leo Ferrè. A decretare la canzone vincitrice sono, oltre ai juke-box, le cartoline inviate dai lettori di TV SORRISI E CANZONI che da il patrocinio alla manifestazione. L’edizione del 1974 è l’ultima di Asiago, si consacra definitivamente il talento di Claudio Baglioni, che si impone con “E tu”. Per la grande festa estiva di Patron Salvetti ci sono anche James Last con “Beethoven 74”, i Sentacruz con “Soleado”, Waldo de Los Rios con la “Sinfonia n° 40 di Mozart” arrangiata a marcetta. L’idea del ‘classico’ quindi, torna con successo; fra le canzoni Soleado, diversi gli autori, non accreditato Maurizio Seymandi (Telegattone “miaooo”), e qualcosa sta già balenando nella testa di Seymandi poichè il regista del Festivalbar televisivo è Pino Callà, futuro regista di SUPERCLASSIFICA SHOW. Il 1975 è un anno storico per il Festivalbar. Infatti, seppure con grande dispiacere, Vittorio Salvetti lascia l’Altopiano d’Asiago, ormai diventato stretto, per cogliere la grande occasione dell’Arena di Verona. Gli stessi amici asiaghesi comprendono e, seppur tristi, gli “concedono il permesso di andarsene”. E’ l’Arena! Vince Drupi (Due), ma ci sono anche Patty Pravo, Charles Aznavour e la grande orchestra, Gloria Gaynor (Reach out’ll be there), Suzy Quatro. A conferma del suo ruolo di trampolino di lancio per i futuri dominatori delle classifiche italiane, anche nel 1976 Salvetti centra l’obiettivo: a conquistare l’Arena è Gianni Bella (“Non si può morire dentro”), mentre sul palcoscenico si esibiscono anche Julio Iglesias, Eric Carmen, John Miles e Le Orme di “Canzone d’amore”. Ospiti d’onore, con la grande orchestra dell’Arena diretta da Ennio Morricone, il tenore Placido Domingo, Claudio Baglioni con “Sabato pomeriggio” e Riccardo Cocciante con la canzone che ne segnerà la carriera: “Margherita”. Nel 1977 il Festivalbar si tinge di… rossonero. Vince Umberto Tozzi con “Ti amo”, ma a scatenare la folla ci pensano anche Roberta Kelly e Donna Summer. Spazio all’argento delle Silver Convention e all’oro di Napoli degli Alunni del Sole (“A canzuncella”). Proprio gli Alunni vincono l’anno dopo con “Liù”. Ma non è finita: all’Arena di Verona si celebrano anche due straordinari ‘concerti speciali del Festivalbar’ con protagonisti i Chicago e Santana. Indimenticabili. A decretare i vincitori, oltre alla selezione dei juke-box e alle cartoline dei lettori di TV SORRISI E CANZONI, quest’anno di sono anche le radio libere che stanno nascendo come i funghi, le canzoni più suonate dalle varie radio non a caso sono quelle che spopolano anche al Festivalbar. Lo slogan che accompagna l’edizione del 1978 è
“Festivalbar ha 15 anni, Festivalbar ha la tua età”. E’ il primo, vero, grande anno degli stranieri alla manifestazione di Vittorio Salvetti. Tra gli altri si esibiscono Kate Bush (Wuthering heights), Julio Iglesias (“Sono un pirata, sono un signore”), Madleen Kane, Grace Jones, Ian Dury (“Sex’n’droug’n’rock’n’roll”). Il Discoverde lo vince un giovane cantautore napoletano: Pino Daniele con “Ca’ calore”. Ai Pooh va i
nvece il premio come miglior gruppo con “Pensiero”. Vincono gli Alunni del Sole con Liù. L’edizione del 1979 lancia alcuni dei personaggi che monopolizzeranno le classifiche degli anni Ottanta. Vince Alan Sorrenti con “Tu sei l’unica donna per me”, mentre esplodono Loredana Bertè (“E la luna bussò”), Miguel Bosè (“Super superman”) e Pino Daniele – finalmente tra i big – con “Ie so’ pazze”. I juke-box italiani sono 30 mila e i Bee Gees vengono premiati come il gruppo più gettonato al mondo. Nel Discoverde vince un cantante dolce e bravo, Ivan Graziani con “Lugano addio”.
LE EDIZIONI DEGLI ANNI ’80
Il Festivalbar inaugura gli anni Ottanta all’Arena di Verona, ancora una volta stracolma di persone. E lo fa consegnando la vittoria ad un cantante spagnolo con sangue italiano nelle vene: è il ‘bel’ Miguel Bosè, figlio del torero Dominguez e dell’ex Miss Italia Lucia Bosè. La sua Olympic gamessi trasforma in un autentico inno estivo, così come “Kobra” di Donatella Rettore e “Il vento caldo dell’estate” di Alice. Passa tra i big Ivan Graziani (Firenze, canzone triste), mentre iniziano i ‘concerti dal vivo’ del Festivalbar: quest’anno c’è Antonello Venditti. L’edizione del 1981 vede trionfare Donatella Rettore con DONATELLA, grande successo anche per Gianna Nannini con VIENI RAGAZZO, gli spettatori dell’Arena ricorderanno questa edizione come la grande serata di Nikka Costa, 9 anni, che fa innamorare l’Italia con la dolcissima “On my own”. “Me la portò Tony Renis”, ricorda Vittorio Salvetti. “Quando la presentai ed apparì sul palco, così piccola ma anche così magica, tutto il pubblico scattò in piedi. Atmosfera da pelle d’oca… E il celebre padre, Don Costa, lì dietro a lei con la chitarra e due lucciconi grandi così”. Il ‘concerto dal vivo’ vede protagonista Fabrizio de Andrè, ma farà un salto in Arena anche Lucio Dalla (“Telefonami tra vent’anni”); da parte sua, Salvetti gli telefona l’anno dopo e così il concerto dell’82 è il suo.
Un’estate, quella del 1982, che viaggia sul binario Spagna-Italia. Infatti, i ragazzi di Enzo Bearzot trionfano nel Mundial di calcio, mentre nei juke box italiani si affermano, in un fazzoletto di voti, lo ‘spagnolo’ Miguel Bosè (“Bravi ragazzi”), una travolgente Loredana Bertè con “Non sono una signora” (memorabile un ‘tombolone’ in palco di Loredana vestita da sposa) e Ron (Guarda chi si vede). Concerto ‘live’ di Lucio Dalla, mentre il Festivalbar saluta la televisione di Stato (RaiDue), che riprende la manifestazione, e si trasferisce in Fininvest su Canale5 e su Italia1 poi trasformandosi in una trasmissione musicale lunga dodici puntate che copre tutta l’estate. Vittorio Salvetti ha intanto ideato anche un’altra manifestazione, Azzurro, che terrà compagnia agli italiani prima del Festivalbar per tutti gli anni ’80 e fino all’inizio degli anni ’90. Azzurro e il Festivalbar andranno in onda su Canale5. E appunto nel 1983 per la prima volta il Festivalbar è trasmesso da Canale 5. Dodici puntate settimanali, tutta l’estate, 25 ore di tv (“L’unico festival a puntate del mondo”, dice con orgoglio Patron Vittorio), da Chioggia a Verona via Messina, Siracusa, Malta, Gargano…, conducono Claudio Cecchetto e Marina Perzy ed Eleonora Brigliadori. Il produttore esecutivo è Gianni Di Stolfo, direttore della fotografia Giuseppe Della Luce, testi di Cristiano Minellono, scenografia di Nino Formica, regia di Mario Bianchi. Ottimo il cast degli artisti: Anna Oxa (SENZA DI TE), Garbo (GENERAZIONE), Ivan Graziani (IL CHITARRISTA), Ivano Fossati (LA MUSICA CHE GIRA INTORNO), Nada (AMORE DISPERATO), Let Back (SUNSHINE REAGGE), Scialpi (ROCKING ROLLING), Ombretta Colli (COCCO FRESCO COCCO BELLO). E, ancora, Gepy & Gepy, Dori Ghezzi, Massimo Bubola, Gianni Togni, Gianni Bella, Donatella Rettore, R.F.David, Ritchie Heavens , Jim Capalbi, Sandy Marton, Lola, Garry Low, Gepy & Gepy, Rita Colidge canta due brani, uno è la colonna sonora del film 007 PUSSY, l’altro STOP WEST YOUR TIME, gettonattisimo nelle discoteche. Il premo rivelazione va a Garbo, Robin Gibb con JULIET viene premiato dal vicesindaco di Verona che gli consegna le chiavi della città di Giulietta. Vincitore assoluto è un ‘reietto’ di Sanremo, Vasco Rossi (Bollicine), mentre la sigla in Arena è “Juliet” di Robin Gibb. Il concerto dal vivo, invece, vede protagonista un’icona del rock americano degli anni Settanta, Lou Reed, leggendario leader dei Velvet Underground e compagno d’avventure di Andy Warhol. Al ‘Discoverde’ si afferma Scialpi con “Rocking rolling”, seconda è Rossana Casale, terzo Enrico Ruggeri. E’ il ventennale, ma non ci sono celebrazioni: una bicchiere di buon vino e via. La sigla ufficiale della manifestazione è il ‘tormentone’ “Vamos a la playa” dei Righeira. Vasco Rossi (a cui sono assegnati il Premio Zabov e un disco d’oro) chiude con un concerto memorabile e intona VITA SPERICOLATA, UNA CANZONE PER TE, ALBACHIARA E COLPA D’ALFREDO
Poche settimane prima della finale, proprio per festeggiare in vent’anni del Festivalbar e segnare il passaggio alla tv privata, Vittorio Salvetti ha proposto su Italia1 FESTIVALBAR STORY su Italia1, con l’aiuto di Popi Minellono e di Daniela Poggi, Salvetti ripercorre con filmati d’epoca tutte le edizoni e i momenti salienti delle edizioni precedenti.
Quella del 1984 è la grande estate di Gianna Nannini, che conquista la vittoria con Fotoromanza. Tra gli stranieri l’evento della serata in Arena è l’attesissima esibizione dei Frankie Goes to Hollywood (“Relax” e “Two tribes”), provocatorio gruppo inglese guidato da Holly Johnson. Il Discoverde è appannaggio di Raf con
“Self control”, canzone che conquista la classifica americana nell’interpretazione di Laura Branigan. Grande successo anche di Fiorella Mannoia (“L’aiuola”) ed Enrico Ruggeri (“Poco più di niente”). Conducono Claudio .Cecchetto e Ramona Dell’Abate Nel 1985 si affermano due ragazzi di Torino che vendono milioni di copie con “Vamos a la playa”. Ma, soprattutto, che si confermano un anno dopo con L’estate sta finendo, il singolo che vince il Festivalbar. Quest’anno la manifestazione parte dalla splendida Piazza del Campo di Siena con un cast semplicemente strepitoso: Supertramps, China Crisis, Howard Jones, Narada Michel Walden e il Vasco Rossi di “Cosa succede in città”. Conducono Gabriella Carlucci, Licia Colò e Susanna Messaggio.
E siamo all’edizione 1986: inventore di stile, ma anche talent scout inarrivabile. Claudio Cecchetto (conduttore con Susanna Messaggio) rimodella la dance ‘made in Italy’ e consegna al palcoscenico del Festivalbar la frizzante Tracy Spencer (Run to me) e il sex appeal di Sandy Marton (“People from Ibiza” il suo più grande successo). Inoltre, all’Arena, ci sono anche superstar come Joan Armatrading, Steve Winwood (ex leader dei Traffic), Alphaville, Drum Theatre, Sigue Sigue Sputnik, Picnic at the Whitehouse, Level 42. Il ‘Discoverde’ lo vince Spagna con “Easy Lady”, mentre Scialpi incontra la vocalist dei Kissing the Pink, Scarlett. Nel 1986 nasce anche ‘Festivalbar 33’, la sezione che premia gli album: il primo nome a inaugurare l’albo d’oro è quello di Eros Ramazzotti per “Nuovi eroi”. Segnalato anche Zucchero con “Rispetto”. Edizioni 1987 conducono ancora Claudio Cecchetto e Susanna Messaggio. Ancora una volta Festivalbar puntualmente paga. E così, dopo la vittoria dell’anno precedente nella sezione dei ‘giovani’, Spagna vince nei juke box con Dance dance dance. Al suo fianco Zucchero, che trionfa nella sezione album con Blue’s. Grande successo in Arena anche per Bennato, Nick Kamen, A-Ha, Pet Shop Boys e Simply Red. Da quest’anno ci sono due vincitori: per la canzone singolo e per l’album.
Nel 1988 il Festivalbar compie 25 anni e li festeggia con una vacanza a Ibiza e il consueto gran finale areniano: vince Scialpi con Scarlett e la romantica canzone Pregherei (canzone). Nei ‘33’ il vincitore, a sorpresa, è Tullio de Piscopo, per alcuni anni considerato il miglior batterista al mondo, l’album è Bello carico. Il Premio rivelazione viene assegnato a una nuova scoperta di Claudio Cecchetto: è un deejay di Roma, Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti. Il Premio Europa del Venticinquennale, invece, va ad Eros Ramazzotti. Conducono Gery Scotti e Susanna Messaggio, il Festivalbar inizia ad andare in onda sulla rete “giovanile” della Fininvest, Italia1. Gli anni Ottanta del Festivalbar si chiudono con una affermazione indiscutibile della musica italiana. La manifestazione viene vinta da Raf con “Ti pretendo”, mentre il premio “33” va a Bennato e al suo “Abbi dubbi” (dal quale è uscita anche la gettonatissima sigla “Viva la mamma”). Quasi scontato il Premio Europa per Zucchero, campione di vendite con “Oro Incenso & Birra. Conducono Gerry Scotti e Susanna Messaggio.
LE EDIZIONI DEGLI ANNI ’90
Anni Novanta. I juke-box sono stati parzialmente sostituiti dai video-box, ma lo spirito della manifestazione conserva intatta la sua magia estiva. Il primo festival della nuova decade vede l’affermazione di Eros Ramazzotti con In ogni senso, che si aggiudica il premio nella sezione ‘33’ ed ‘Europa’. Le radio, invece, premiano Baccini e i Ladri di Biciclette per “Sotto questo sole”, mentre il ‘Discoverde’ rivela un formidabile rocker, Luciano Ligabue, che vince con Balliamo sul mondo. Conducono Gerry Scotti e Susanna Messaggio. L’estate del 1991 si trasforma in pochissimo tempo nell’estate di Gino Paoli, che dopo aver scritto pagine indimenticabili della storia della musica italiana, conquista le nuove generazioni con una canzoncina facile ed orecchiabile: “Eravamo quattro amici al bar…”. Da segnalare anche l’affermazione di Marco Masini, inaspettato campione di vendite con Malinconoia. E siamo all’edizione 1992, altra bella estate di musica, molto italiana, molto calda e “importante” per la varietà delle proposte. Mare mare di Carboni si aggiudica il premio per la miglior canzone, mentre Roberto Vecchioni trionfa nella sezione album con Camper (disco contenete Voglio una donna). Sorprese dell’anno, invece, il ‘nuovo’ Jovanotti (più musicista,Roberto Vecchioni meno deejay) e un duo di Pavia scoperto e lanciato dall’immancabile Claudio Cecchetto: gli 883 (Hanno ucciso l’Uomo Ragno).
1993: inizia l’avventura dei 30 anni! Vittorio Salvetti dice “Grazie a tutti per essere stati con Festivalbar in questi tre decenni” e festeggia a Villa Manin le vittorie di Raf, Ramazzotti (Tutte storie) e 883, il trionfo personale di Fiorello e della bella coppia di presentatori (che sarà confermata anche per il ’94) Federica Panicucci e Amadeus. Per l’occasione, la supervisione artistica è affidata a Claudio Cecchetto Parte da Ascoli la trentunesima estate del Festivalbar che si svolge nell’estate 1994. In campo un vero e proprio ‘Mundial’ della canzone: tutti i big azzurri e il meglio delle proposte straniere. Marostica e la storica Piazza degli scacchi salutano la vittoria di Umberto Tozzi (ancora lui, dopo 17 anni!, stavolta con Io muoio di te), Miguel Bosè (il talento non passa con il tempo, album Sotto il sole di Caino) e il successo di Paolo Vallesi, Laura Pausini (con Laura vince il Premio Europa), Joe Cocker, Bon Jovi, Lucio Dalla e Gino Paoli. Il concorso di bellezza “Look of the year”, abbinato alla manifestazione, lo vince Elenoire Casalegno, ‘esplosa’ nella selezione di Lignano Sabbiadoro. La finale di svolge a Marostica.
1995: Vittorio Salvetti non ha mai inseguito l’audience, ma il record di ascolti televisivi per la 32° edizione, con una media di 4 milioni (finale con 5.372.000 spettatori sulle due ore e mezza del programma, oltre 22 milioni di contatti…) e uno share sempre tra il 20 e 23%, non possono che far gioire il Patron. Conducono Gerry Scotti e Martina Colombari. Sul fronte musicale, vittoria degli 883 che proprio col Festivalbar ritrovano il successo lievemente appannato a Sanremo; al secondo posto si piazza Irene Grandi.. Splendidi protagonisti anche Pino Daniele (Non calpestate i fiori nel deserto) e Zucchero, premi ‘specialissimi’ per un trionfo indiscusso. E siamo all’edizione 1996 che vede fra le tappe Fermo, l’Arena di Pola, Lignano Sabbiadoro. Tra gli stranieri eccellenti Alanis Morissette, The Cure, East 17, Bryan Adams. Rivelazioni Articolo 31 (Tranqui funky) e la ‘dance’ sinfonica di Robert Miles. Exploit dei Fool’s Garden (“Lemon tree”) e premio Europa a Gianna Nannini. Finalissima a Napoli in Piazza del Plebiscito: oltre 200 mila persone (altrettante nelle piazze vicine) festeggiano la vittoria di Ligabue (Certe notti, premio speciale) e Ramazzotti (Più bella cosa, canzone, e Dove c’è musica, album). Un trionfo.
Nel 1997 si festeggiano i 34 anni della manifestazione e i 60 del suo organizzatore, Vittorio Salvetti. Conducono Simona Ventura, Alessia Marcuzzi e Amadeus, in onda su Italia1. Il trionfo si ripete a Napoli (200 mila in Piazza Plebiscito e 100 mila tra Piazza Municipio e Via Partenope…) con il CD da un milioni di copie di Pino Daniele Dimmi cosa succede sulla terra (album) da cui il gettonatissimo Che male c’è (canzone). Vasto consenso per l’eccellente Jovanotti di “Questa è la mia casa (cd e tour). Premio popolarità ai Litfiba, premio internazionale a Laura Pausini, rivelazione i Sottotono e, per la dance, finalmente piena affermazione della nuova ‘reginetta’ internazionale Alexia. Nello spazio ‘latino’ travolgente successo di Ricky Martin con “Un, dos, tres…Maria!”, una presenza fortemente voluta da Vittorio Salvetti, che vede in quel giovane portoricano un nuovo protagonista. Ma Festivalbar ’97 è da ricordare soprattutto per l’enorme successo commerciale delle sue tre compilation discografiche…superate le 500 mila copie (un milione di pezzi!) per il doppio CD, 130 mila per la “Superdance” e ben 450 mila copie di “Festivalbar latino”, trovata di quest’estate calda e fortunata. Per la trentacinquesima edizione (1998) cast eccellente, località di popolarità e prestigio come si conviene ormai alla manifestazione di musica giovane più importante dell’estate europea. Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, Capoliveri all’Elba, Lignano Sabbiadoro la spiaggia che sorride e il grande ritorno all’Arena di Verona! Stravince Vasco Rossi : canzone più gettonata dell’estate “Io no” (canzone) e ‘Premio CD’ a “Canzoni per me”. ‘Premio Arena d’oro dei 20 anni’ a Pino Daniele (Premio Speciale) e ‘Premio Fiera’ a Renato Zero. Il premio della Radio ‘Un disco per l’Europa’ va all’idolo delle ragazzine Nek per la canzone Se io non avessi te (Premio Europa). Trionfo personale dei due bravi e simpaticissimi presentatori: Fiorello ed Alessia Marcuzzi. Le due compilation doppie raggiungono le 250 mila copie a testa e circa 150 mila per la “Superdance”…un vero successo discografico! Questa edizione è da ricordare inoltre per l’abolizione dei biglietti omaggio: il corrispettivo di questi andrà a portare un po’ di aiuto a varie associazioni benefiche. Poche settimane dopo la fine del Festivalbar muore Vittorio Salvetti.
Quella del 1999 è la prima edizione del Festivalbar senza Vittorio Salvetti, L’ultimo Festivalbar del secolo non vede più Vittorio Salvetti al timone. Ma lo spirito del Patron riempie il palco ad ogni tappa, illuminando le scelte e il lavoro di Andrea Salvetti. La manifestazione prende il via il 2 giugno a Padova, la città d’adozione di Vittorio Salvetti, con un Gran Galà a lui dedicato. Conducono Fiorello e Alessia Marcuzzi. Il 2 giugno a Padova c’è un gran galà dedicato a Vittorio Salvetti con la partecipazione dei più grandi nomi della musica italiana: Jovanotti, Eros Ramazzotti, Vasco Rossi, I Litfiba, Pino Daniele, Laura Pausini, Biagio Antonacci, Renato Zero, Anna Oxa, Antonella Ruggiero, Gianna Nannini; e tanti ospiti internazionali. Finale a Verona, nessuno dei big italiani vuole mancare all’appuntamento e così, a Prato della Valle, si esibiscono, tra gli altri, Jovanotti, Renato Zero, Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Litfiba, Pino Daniele, Zucchero, Laura Pausini, Gianni Morandi, Anna Oxa, Gianna Nannini e Biagio Antonacci. Alla fine dell’estate, trionfa il Festivalbar nella sua versione televisiva (battuti i record di ascolto precedenti) e, all’Arena, Jovanotti (canzone Un raggio di sole, e album Capo Horn), Biagio Antonacci (Tour), Lou Bega (Premio Internazionale per Mambo n° 5) e un emozionatissimo Alex Britti, premiato da Pino Daniele come rivelazione dell’anno. Biagio Antonacci si afferma per il miglior tour, Alex Britti (già vincitore di Sanremo) si afferma nella categoria Rivelazione.
LE EDIZIONI DEL NUOVO MILLENNIO
Località di prestigio per il primo Festivalbar del millennio che prende il via con un gran galà a Napoli, dove oltre 200.000 persone assistono ad una grande serata di musica che ha il suo apice durante l’emozionante esibizione di Mariah Carey, per continuare con altri clamorosi successi di pubblico a Firenze, Capoliveri, Lignano Sabbiadoro fino al tradizionale gran finale a Verona. Presenta per il terzo anno consecutivo la collaudatissima coppia Fiorello e Alessia Marcuzzi. Vincitori assoluti i giovanissimi Lunapop (Qualcosa di grande, canzone), premio album a Ligabue (Miss Mondo), trofeo International a Bon Jovi (It’s my life) e premio radio a Paola e Chiara (Vamos a bailar). Un cast internazionale di altissimo livello che vede protagonisti tra gli altri Mark Knopfler, Mariah Carey, Bon Jovi, Enrique Iglesias, All Saints, Sinead O’Connor, Aqua, The Corrs, Ronan Keating, Duran Duran, Hanson, Morcheeba, Cranberries, Geri Halliwell, Jarabe de Palo, Cranberries. Continua la collaborazione tra Festivalbar ed Emergency per la costruzione di un ospedale in Sierra Leone dedicato a Vittorio Salvetti. L’edizione del 2001 inizia con un Gran Galà d’apertura da Padova con oltre 200.000 persone il “Festivalbar delle Arene”, un lungo viaggio in musica alla scoperta delle più belle arene d’Italia partendo dal Teatro Romano di Benevento, proseguendo per il suggestivo Teatro Antico di Taormina, toccando la moderna arena di Lignano Sabbiadoro e per poi concludere, come tradizione, all’Arena di Verona. Vincitore assoluto Vasco Rossi (Ti prendo e ti porto vio, canzone), premio radio a Raf (Infinito), premio rivelazione a Valeria Rossi (Tre parole) e premio rivelazione internazionale a Noelia (Candela). Grande successo personale per l’inedito trio di presentatori Alessia Marcuzzi, Natasha Stefanenko e Daniele Bossari. Anche quest’anno un cast di altissimo livello, ricco di anteprime tv mondiali come quelle di Elton John, Bon Jovi, The Cranberries e Zucchero. Tra i grandi protagonisti troviamo Ricky Martin, Destiny’s Child, Craig David, Jamiroquai, Geri Halliwell, Eros Ramazzotti, Dido, Nelly Furtado, Pino Daniele, Biagio Antonacci. Festivalbar si rivela l’evento più atteso dell’estate europea. A testimoniarlo la massiccia presenza di televisioni e stampa estera come CNN International, The New York Times, Billboard, ecc. Le compilation hanno raggiunto anche quest’anno il vertice delle classifiche con oltre 700.000 copie vendute (1.400.000). L’impegno umanitario è dedicato ad Amnesty International per cercare di trovare nuovi attivisti per la difesa dei diritti umani.
Nel 2002 gran galà di apertura in piazza del Plebiscito a Napoli (200.000 persone) e un cast internazionale (Red Hot Chili, Alanis Morissettes, Andrea Bocelli, Jovanotti, Zucchero, Renato Zero, Biagio Antonacci), tappe anche a Pistoia, Taormina e Cagliari. Finale all’Arena di Verona, presentano Alessia Marcuzzi, Daniele Bossari e Michelle Hunziker. Vincitore assoluto Ligabue, premio per l’album dell’anno a Zucchero, rivelazione a Tiziano Ferro, rivelazione internazionale Las Ketchup
Grande festa per i 40 anni dell’edizione 2003, conducono Michele Hunziker e Marco Maccarini. Vincitore assoluto è Eros Ramazzotti, premio internazionale ai Tribalistas, a Neffa viene assegnato il premio della radio, a Le Vibrazioni il premio rivelazione, presentano Marco Maccarini e Michelle Hunziker, i vincitori sono decretati anche dai click dei navigatori sul sito www.festivalbar.it. L’edizione 2004 è quella del quarantennale, conducono Irene Grandi, Marco Maccarini e Filippo Nardi, vincitore assoluto è Zucchero, a Biagio Antonacci il premio album, a Luca Dirisio quello per la rivelazione italiana, a Eamon il premio rivelazione internazionale. Il cast della serata finale propone, fra gli altri, Rem, Black Eyed Veeas, Bryan Adams, Mark Kopfner e Jamie Cullum. Nel 2005 presentano Fabio De Luigi e Vanessa Incontrada, vincitore assoluto è Nek con LASCIA CHE IO SIA, a Jovanotti va il premio per la miglior performance. Nel 2006 presentano Ilary Blasi, Cristina Chiabotto e il mago Forest, vincitore assoluto è Ligabue (HAPPY OUR), a Gianna Nannini va il premio album, gli Zero Assoluto il premio rivelazione, i Negroamaro il premio per la miglior performance. Il Festivalbar è però stracciato dagli ascolti della concorrenza dei Mondiali nonostante i buoni ascolti dell’ultima serata. Nel 2007 si giunge alla 44* edizione, presentano Enrico Silvestrin, Giulio Golia ed Elisabetta Canalis, vincitori in assoluto in Negramaro (PARLAMI D’AMORE), l’air play radiofonico va invece a Irene Grandi con BRUCI LA CITTA’, il premio per il miglior album va invece a Biagio Antonacci con VICKY LOVE, premio speciale a Elisa, premio click per il download ai Tokyo Hotel con il brano MONSON. Sei puntate del programma raggiungono la media del 12,6% di share, nell’ambiente giornalistico si inizia a parlare di prossima fine del Festivalbar forse dimenticandosi che lo share della manifestazione è sopra la media di Italia 1. Si avvicina l’estate 2008 e da Mediaset sostengono di voler tenere in vita un marchio forte. si parla di tre serate live (per la prima volta). Si vedrà… noi ci vogliamo occupare della storia di questa manifestazione, non delle vicende di cronaca. Una cosa ha è certa: il Festivalbar ha fatto ballare moltissime piazze italiane, è stato la colonna sonora dell’estate di diverse generazioni con i suoi tormentoni.
I BRANI E I CANTANTI IN GARA AL FESTIVALBAR EDIZIONE PER EDIZIONE
1964: Credi a me – Bobby Solo, Chi vede te (Take Me Tonight) – Gene Pitney, Perché l’ho fatto – Fabrizio Ferretti, Un paio di giorni – Robertino, L’esercito del surf – Catherine Spaak, E adesso te ne puoi andare (I only want to be with you) – Les Surfs. Vince Bobby Solo. Giovani: Ciao ciao ciao (Bye Bye Love) – Pilade, Ragazzi come noi – Paki & Paki, Dov’ero – An’Neris.
1965: Petula Clark Ciao ciao, Pino Donaggio Sono nato con te, Little Tony Ogni mattina, Gene Pitney Le ragazze come te, Vittorio Inzaina con Ti vedo dopo messa, Wilma Goich, Un bacio sulle dita, John Foster con Plein Soleil, New Christy Minstrels con Stasera gli angeli non volano, Milva con Quando sarai più grande, Fausto Leali con Raccontalo ad un altro. Vince Petula Clarck.
1966: Wilma Goich L’uomo di ieri, Little Tony Riderà, Petula Clark L’amore è il vento, Gidiuli Grazie, The Rolling Stones Con le mie lacrime, Sacha Distel Signor Cannibale, Les Surfs Meritavi molto di più, Gino Paoli A che cosa ti serve amare, Leo Sardo, Questa sera come sempre, The Beach Boys Sloop John B, Caterina Caselli c Perdono, Pino Donaggio Io mi domando, Ricky Gianco Credi che, Nicola D’Alessio Sangue amaro, The Yardbirds Shapes of Things. Vince Little Tony.
1967: Serie Oro: Adamo – Insieme, Caterina Caselli – Sono bugiarda – Rocky Roberts – Stasera mi butto – Little Tony – Peggio per me – Riki Maiocchi – Prendi fra le mani la testa – Orietta Berti – Ritornerà da me, Gianni Pettenati – Lo sbaglio di volere te – I Nomadi – Dio è morto – Pino Donaggio – Un brivido di freddo, Wilma Goich – Se stasera sono qui – Tom Jones – Funny familiar forgotten feelings. Vince Rocky Roberts. Serie Verde: Al Bano – Nel sole – Lino Alfieri – Fammi un sorriso -I Balordi – Domani devo fare una cosa -Los Bravos – Trapped -I Delfini – La speranza è giovane –Paola Musiani – La facciata A – Andrea Lo Vecchio – Ho scelto Bach – Marisa Sannia – Sarai fiero di me – Niky – Tu dici ciao – Raph e i Copertoni – Qualcosa in più – I Ribelli – Pugni chiusi – Sonia – Mama – The New Vaudeville Band – Peek a boo – Vincitore Albano.
1970:
Fiori rosa fiori di pesco – Lucio Battisti Questo folle sentimento – Formula Tre It’s five o’ clock – Aphrodite’s child Concerto per due mandolini di Vivaldi – Solisti veneti Una favola blu – Claudio Baglioni Ti amo da un’ora – Camaleonti Color cioccolata – Nuovi Angeli Acqua e sapone – Califfi Fin che la barca va – Orietta Berti Per te – Patty Pravo Champs Ellysees – Joe Dassin Messico e nuvole – Enzo Jannacci Ave Maria no morro – Fausto Leali Bugia – Nada Il caldo tocco dell’amore – Roberto Soffici L’isola di Wight – Dik Dik L’alba di Bremit – Alluminogeni Il sapone, la pistola, la chitarra e altre meraviglie -Equipe 84 Julia – Ekseption In questa città – Ricchi e Poveri Whole lotta love – Led Zeppelin Take me-Trip Mighty Joe – Shocking Blue Cieli azzurri sul tuo viso – Dominga Emanuela,Gianna e Luisella – Voci Blu Armonia – Romina Power Il ballo dei fiori – Giuliano dei Notturni Il cigno di Saint Saens – Salvatore Accardo August october – Robin Gibb Tu bambina mia -Franco IV e Franco I
1971
We shall dance – Demis Roussos
Oye como va – Santana
Tanta voglia di lei – I Pooh
Mezzanotte – Alberto Anelli
Donna Felicità – Nuovi Angeli
1972:
A horse with no name-America
Ela ela-Axis
Quel che non si fa piu’ -Charles Aznavour
Tempo d’inverno-Camaleonti
Un chimico-Fabrizio De Andre’
Haum!”-DeliriumViaggio di un poeta-Dik dik
Sognando e risognando -Formula tre
Per chi-Gens
Mary ,Mary-Michel Laurent
Sole che nasce.sole che muore-Marcella
Piccolo uomo-Mia Martini
In St.Peter’s day-New Trolls
Mister E.Jones-Nuova Idea
Singapore-Nuovi Angeli
Canzona(There will be time)-Osanna
Alone again-Gibert O’Sullivan
E’ ancora giorno-Adriano Pappalardo
Nascero’ con te-Pooh
Suzanne,Suzanne-Pop Tops
Io-Patty Pravo
Prima notte senza lei-Profeti
Sugar men-J.Rodriguez
Andante 467-Santo e Johnny
Sweety meeny-Lally Stott
Il mio mondo d’amore-Ornella Vanoni
1973:
Minuetto – Mia Martini
Io domani – Marcella
Caro amore mio – I Romans
Chi (è più solo di così) – F.lli La Bionda Daniel – Elton John Aria sulla 4a corda di Bach – Severino Gazzelloni Mama Loo – Les Humphries Singers Get down – Gilbert O’Sullivan Forever and ever – Demis Roussos Saw a new morning – Bee Gees My Love – Paul McCartney & Wings E mi manchi tanto – Alunni Del Sole Un giorno insieme – I Nomadi Cara amica mia – Gens Come bambini – Adriano Pappalardo Ultimo tango a Parigi – Santo & Johnny Storia di periferia – Dik Dik La ciliegia non e’ di plastica – Formula 3 Ciao mare – Orchestra Spettacolo Casadei La nostra piccola canzone – Flora Fauna Cemento Dreidel – Don McLean La povera gente – I Nuovi Angeli Un uomo nella vita – Ciro Dammicco
1974:
Someday somewhere – Demis Roussos
Dik Dik – Help me
Quanto freddo c’è (negli occhi tuoi) – Gens E tu – Claudio Baglioni Soleado – Daniel Sentacruz Ensemble Piccola e fragile – Drupi Innamorata – Cugini di Campagna Jenny – Alunni del Sole Signora mia – Sandro Giacobbe Beethoven ’74 – James Last You’re the first, the last, my everything – Barry White
1975:
Donna con te – Mia Martini
Baiano e os novos Caetanos – Bate pa tu
Michel Tadini – Sbagli
Adriano Pappalardo – E mi basta così
Chi sarà – Renato Pareti
From souvenirs to souvenirs – Demis Roussos Amava – Mersia Runaway – Dave Due – Drupi Reach out (I’ll be there) – Gloria Gaynor Bella Dentro – Paolo Frescura The wild one – Suzi Quatro Incontro – Patty Pravo M’innamorai – Il Giardino dei Semplici Sera – Le Orme Aguador – Daniel Sentacruz Ensemble Per favore basta –Simon Luca What am I gonna do with you – Barry White Donna di chi – Opera
1976:
Bobo step – Blue Bahamas
Che vuoi che sia… se t’ho aspettato tanto – Mia Martini Pensare, capire, amare – Il Guardiano del Faro Amore nei ricordi – La Bottega dell’Arte Amore – Gilda Giuliani Guardi me guardi lui – Alunni del Sole Non si può morire dentro – Gianni Bella Improvviso, opera 66 – Gian Piero Reverberi Passar di mano – Passar di mano All by myself – Eric Carmen Resta cu’ mmè – Marcella Get up and boogie – Silver Convention Canzone d’amore – Le Orme Rythmo tropical – Chocolat’s You see the trouble with me – Barry White Disco connection – Isaac Hayes Se devo vivere – Mal Save your kisses for me – Brotherood of man La mia musica – Schola Cantorum Nel cuore, nei sensi – Albatros Europa (Earth’s cry Heaven’s smile) – Santana Music – John Miles Linda – Pooh
1977:
Dammi solo un minuto – Pooh
Stelle su di noi – Opera
Che dolce Lei – Bottega dell’arte
Voglia di morire – Panda
Beppe Cantarelli – Come pane fresco
Maddalena – Gianni Farè
Sheherezade – Fenati
Onyx – Space Art
Maledentro – Tomstones
Slow down – John Miles
Oh me oh my goodbye – Champagne
It takes two – Claudja Barry & Ronnie Jones Io canto e tu – Gianni Bella ‘A canzuncella – Alunni del Sole Forse – Mersia Come va – Drupi Funky, funky – Andrea Mingardi SuperCircus Bella mia – Daniel Sentacruz Ensemble
1978:
Vola – Mia Martini, Rien n’est plus beau que l’amour – Shake Discoquando – Tony Renis &Tony Renis, Liù – Alunni del Sole Wuthering heights – Kate Bush Tu – Umberto Tozzi Una donna una storia – Walter Foini E’ sera – Vincenzo Spampanato Concerto in la minore (dedicato a lei) – Il Giardino dei Semplici Cantare… gridare… sentirsi tutti uguali – Leano Morelli Amiamoci – Umberto Napolitano Carissimo maestro di Padova – Fred Bongusto Cercami – I Pooh No – Gianni Bella Maya – Lina Savonà Mucho mucho – El Pasador Chattanooga choo choo – Tuxedo Junction Love is in the air – John Paul Young Rough diamond – Madleen Kane Questo amore – Ricchi e Poveri Io ti amerò – Ana & Johnny Bella sarai – La Bottega dell’Arte Maria Helena – Arthur Zitelli Sweet time – Hengel Gualdi L’avventuriero – Filipponio Cantando – Fantasy Io ti porto via – Riccardo Fogli Donna luna – Alan Sorrenti Chi… io? – Gepy and Gepy Cantilena – Gianni Mocchetti Back to music – Theo Vaness Nuntereggaepiù – Rino Gaetano Sono un pirata, sono un signore – Julio Iglesias Do or die – Grace Jones Tu semplicità – Matia Bazar Occhi verdi, mari calmi – Ron Enigma (gove a little bit of mmmh to me) – Amanda Lear Rivers of Babylon – Boney M Sex & drugs & rock & roll – Ian Dury Fatelo con me – Anna Oxa Tornare in Africa – Idea 2 Enzo Carella – Amara – Enzo Carella Substitute – Clout You light my fire – Sheila and B. Devotion
1979:
Danza – Mia Martini
Tu sei l’unica donna per me _ Alan Sorrenti E la luna bussò – Loredana Bertè
15 bambini – Eugenio Finardi
Tarantè – Alunni del Sole
L’Avventura – La Bottega dell’Arte
Dolce più dolce – Nada
Electric delight – Rockets
Je so’ pazzo – Pino Daniele
Ragazzo fragile – Laura Luca
I who have nothing _ Sylvester
Bella d’agosto – Walter Foini
Dimenticare – Roberto Soffici
Cavalli alati – Alberto Cheli
Lady night – Patrick Juvet
Voglio l’anima – Toto Cutugno
Io sono vivo – I Pooh
I will survive – Gloria Gaynor
Backdoor man – Giants
Fine di un viaggio – Le Orme
The Whip – Asha Puthli
Tocca a me – Beppe Cantarelli
Il tocco dell’amore – Demis Roussos
Oh oh oh – Faust’O
C’è mancato poco – Leano Morelli
My time – Ann Steel
Super Superman _ Miguel Bosè
Splendido Splendente – Rettore