ITALIA 7 TOSCANA
L’emittente nasce nella primavera del 1976 con il nome di Tele37, nel 1987, dopo avere aderito alla syndication Italia7 accanto al logo di Tele37 compare il logo di Italia7 che che all’inizio degli anni ’90 (sparito il logo di Tele37) assume la denominazione di Italia7 Toscana. Di fatto l’emittente propone i programmi della syndication e conserva una fascia di programmazione locale della vecchia Tele37 (il TGT TOSCANA, uno SPECIALE TGT e la rubrica enogastronomica SAPORI DI TOSCANA). Nel 1999, scioltasi Italia7, l’emittente continua ad avere la denominazione di Italia7 Toscana e aderisce alla syndication 7Gold. Oltre ai
programmi della syndication Italia7 propone una fascia di programmazione locale consistente in alcuni programmi della storica Tele37 e in altri programmi ideati in questi ultimi anni. La programmazione locale propone oggi il TGT, uno SPECIALE TGT, la rubrica enogastronomica, SAPORI DI TOSCANA, ASPETTANDO IL TGT, SPECIALE TGT, un TGT SETTEGIORNI e la rubrica sportiva 7 SPORT. Attualmente lavorano a Italia7 i giornalisti Isabella D’Antono, Vittorio Betti, Michelle Isler, Massimiliano Montiloni, Oliva Poli, Cristina Betti, Gaia Simonetti; direttore dell’emittente è Vittorio Betti. L’editore è Il Gelsomino srl, sede legale in via delle Mantellate 4 a Firenze, studi in viale Eleonora Duse 30/B a Firenze. Nel gennaio 2009 Italia7, lasciato il circuito 7Gold, si trasforma in La8 Toscana. Dopo ben 33 anni il vecchio marchio scompare. Già dalla fine del 2008 uno spot pubblicizzava la nuova rete: “La 8… prossimamente!”. Il nuovo logo riprende molto il vecchio. Un cerchietto blu raffigura una palla da biliardo con il numero 8 in bianco e con una piccola T a fianco. E nei promo appare la scritta Ottotoscana. Nel panorama televisivo italiano la denominazione si affianca a La 8 del gruppo Romi Osti di Padova, a La 8 e Sat 8 del gruppo Magic Tv di Roma creando una certa confusione. Ma del resto i telespettatori italiani ci sono abituati: La 7, Italia 7, 7 Gold, Europa 7 insegnano. Oreste Poli, proprietario del network toscano detiene: Italia 7 Toscana, 8 T Ottotoscana, Rete 37, TVS Televideo Siena.
Abbandonato il marchio OttoToscana, l‘emittente ha ripreso l’antico nome di Italia 7. Il 2 novembre 2015 muore l’editore Stefano Poli, l’annuncio è dato in diretta, a nome di tutta la redazione, da Mario Tenerani e Vittorio Betti, due dei volti più conosciuti dell’emittente, con la voce rotta dalla commozione.
Nonostante la crisi delle tv locali e la morte di Stefano Poli, Italia 7 è sempre leader negli ascolti. Canale basato essenzialmente sull’informazione, Italia 7 manda in continuazione news locali grazie al Tgt 24. Un «live» continuo con la redazione mobilitata in tutta la regione con corrispondenti e inviati. Molte le rubriche e le trasmissioni di successo di questi ultimi anni come «L’Apriscatole» condotto da Gabriele Canè e poi il grande spazio dedicato alla Fiorentina e alle trasmissioni di salute e di cucina particolarmente seguite e apprezzate dal pubblico fiorentino e toscano. Italia 7 è diretta da Isabella D’Antonio, fra i programmi attualmente in palinsesto ricordiamo: Tgt il telegiornale della Toscana, Aspettando il Tg, Platinum calcio, Platinum calcio Salotto viola, Salute e benessere, Bianco e nero, Tgt 24, Misteri toscani, Special Tgt. Italia 7 Toscana con l’avvento del ddt trasmette dal canale 17 del ddt, ed ha ampliato la propria offerta proponendo anche la nuova rete Gastone Nencini Tv (canale 616 interamente dedicata al ciclismo).
La redazione del TGT di Italia7.
Nonostante gli ottimi ascolti la crisi delle tv locali colpisce anche Italia 7 Toscana e le altre tv del gruppo: nel febbraio 2018 la società Gelsomino, che gestisce l’emittente, viene dichiarata fallita, trenta dipendenti fra giornalisti e collaboratori rischiano il posto di lavoro. L’emittente è in vendita.
L’idea di mettere in rete (impresa titanica) la storia delle radio e delle televisioni locali nasce nel 2005 per iniziativa di Gigi Vesigna (giornalista, direttore storico di Tv Sorrisi e Canzoni), Massimo Emanuelli (docente e giornalista di Millecanali, pioniere della radiofonia), Maurizio Seymandi (giornalista e mitico conduttore di Superclassifica Show), Pino Callà (regista e produttore televisivo), Enzo De Mitri (giornalista, critico televisivo de La Notte, collaboratore di Gianfranco Funari). L’avere vissuto da angolazioni diverse (carta stampata, radio e tv) il periodo pionieristico, l’avere visto nascere e crescere tante emittenti locali, l’avere conosciuto ed intervistato molti dei protagonisti, oltre agli archivi dei fondatori, rende agevole (anche se infinito) il lavoro dei nostri. Con il passare dei mesi i fondatori vengono contattati da molti pionieri che forniscono ulteriori testimonianze, ricordi e materiale. Si uniscono al gruppo Massimiliano Marchi, Ruggero Righini, Gianfranco Guarnieri, Agostino Rosa ed altri. Per ogni regione d’Italia viene individuata una memoria storica/corrispondente, aumenta il numero delle interviste mensili e dei contatti del portale. Nascono intanto (giustamente e citando la fonte) analoghe iniziative a livello regionale, con scambi di link e collaborazioni proficue (particolarmente interessante il lavoro di un altro pioniere, Massimo Lualdi). Nel 2015 scompare Gigi Vesigna, in segno di lutto e di rispetto il sito non viene più aggiornato. Dopo un lungo periodo di silenzio i pionieri superstiti decidono di riattivare il sito (è in ristrutturazione, sarà aggiornato e rilanciato con nuova grafica su un nuovo dominio). Molto è ancora il materiale da pubblicare ed inserire, molte sono ancora le interviste da fare, pian piano accontenteremo tutti. Al momento alcune schede vengono rilanciate su due blog
https://storiaradiotv.wordpress.com/ (radio)
https://massimoemanuelli.wordpress.com/ (tv ed interviste varie)
Gradualmente sarà inserito anche materiale audio e video del nostro archivio e materiale che i pionieri ci stanno inviando.
Purtroppo qualcuno nel frattempo aveva copiato l’intera linea editoriale del portale (e non solo gli articoli) senza ritegno e non rispettando il diritto d’autore dei collaboratori che vantano tantissimi anni di lavoro e ricerca (molti degli articoli erano usciti su testate nazionali). Già in passato avevamo fatto una causa (vinta) per la copiatura di alcune schede, ma copiare l’intera linea editoriale annunciando di copiare l’intero sito è a dir poco folle. Disponibili a collaborare con chiunque citi le fonti e ci proponga scambi e confronti, non possiamo però transigere con chi plagia pedissequamente. Tutti coloro che hanno ulteriori notizie o proposte farci scrivano alla mail storiaradiotv@tiscali.it provvederemo ad integrare le schede e a citare gli autori.
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