Canale 21 Napoli

CANALE 21

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NAPOLI CANALE 21La preistoria di questa emittente inizia il 25 luglio 1976 quando Pietrangelo Gregorio (già fondatore di Telenapoli – TeleDiffusione Italiana) si reca coi più fedeli collaboratori ad Ercolano dove aveva installato un trasmettitore, la nuova emittente si sarebbe chiamata Canale 21: “denari ce ne sono pochi, ma sei voi mi aiutate faremo grandi cose”. Aldo Manfrisi, fiduciario dell’ingegnere si allontanò per tornare poco dopo con una bella cartolina illustrata col panorama di Napoli, sulla quale in un bel corsivo scrisse CANALE 21. La cartolina – ricorda Gregorio – fu immediatamente disposta dinanzi alla telecamera fissa e sui televisori immediatamente apparve il panorama di Napoli con la scritta Canale 21. “Quando inserimmo la cassetta audio e si diffusero le note di CHIST’E’ O PAESE D’O SOLE sigla eseguita dall’orchestra del maestro Anapeta, l’audio giunto al massimo, la commozione e l’emozione del momento fecero luccicare gli occhi a parecchi di noi. Ruppe l’incantesimo il botto di una bottiglia di champagne che il buon Alfonso Galdi, altro mio stretto collaboratore, si era procurato per l’occasione… Applausi, abbracci, strette di mano… Così iniziò l’avventura di Canale 21.”    Gregorio pretese la massima professionalità: bisognava annunciare ai napoletani la nascita dell’emittente e farla nel modo migliore. Venne chiamato Gino Daniel, una delle più belle voci di speaker, la sua voce calda e suadente entrò nelle case dei napoletani annunciando: “telespettatori, Canale21, la televisione libera al servizio dei cittadini, saluta i napoletani” comunicando altresì il numero di telefono per chi avesse voluto chiamare.   Si telefonò a IL MATTINO per chiedere uno spazio pubblicitario di una pagina, Gregorio voleva un messaggio eclatante e il messaggio presto fu trovato. L’indomani a Napoli non si parlava d’altro. Negli uffici, nelle banche, nei bar, agli sportelli delle poste l’argomento non era più “il Napoli”, ma la nuova emittente che tutti potevano vedere gratis. In attesa dell’inaugurazione si continuava a trasmettere il monoscopio con la cartolina di Napoli e in sottofondo le più belle melodie napoletane interrotte dalla voce calda e convincente di Gino Daniel che avvisava della prossima inaugurazione stabilita per 15 agosto 1976. tutti i negozi di elettrodomestici esposero televisori sintonizzati su Canale21.

La cartolina di Napoli che fungeva da monoscopio appiccicata al muro inquadrata da una telecamera fissa ed illuminata da un faretto. Una mosca, attratta dalla luce dello spot prese a circolare imperterrita sulla cartolina, spostandosi in tutte le direzioni,  nel corso di una sfilata. Apparve sul video, allora era di moda il 21 pollici, quella mosca ingrandita che “passeggiava” sul monoscopio, ed ai telespettatori sembrò un effetto speciale studiato apposta per attirare l’attenzione. Fu un altro argomento che tenne banco in città. Quella mosca e le sue colleghe (si davano il cambio) resistette impavida a tutti i possibili tipi di insetticida che i disperati tecnici spruzzavano per scacciarle. Finalmente riuscirono nell’intento. I telefoni della redazione divennero incandescenti: “dove avete manato la mosca”, “rimettete l’effetto mosca”. I tecnici furono costretti a rinunziare agli insetticidi e la mosca ritornò “trionfante” e…  sostenuto dalle richieste dei fans e visse felice fino al giorno dell’inaugurazione.

FOTO PIETRANGELO GREGORIO CANALE 21Per installare le antenne utili per ricevere Canale 21 moltissimi giovani disoccupati presero la palla al balzo e si inventarono una nuova professione: “sintonizzatore door to door”. Cominciarono a recarsi di palazzo in palazzo, di casa in casa, proponendo la loro opera.  I giovani cominciarono a recarsi di palazzo in palazzo di casa in casa, proponendo la loro opera. Superata la diffidenza iniziale molti napoletani furono ben lieti di “dar lavoro” a quei baldi giovani che con un trick track della manopola sintonizzavano l’apparecchio su Canale 21.  Un’offerta a piacere era il compenso richiesto. I più sfacciati – ricorda Pietrangelo Gregorio – si presentavano addirittura come dipendenti di Canale 21, addetti alla sintonizzazione dei televisori.  Pietrangelo Gregorio si portò da Radio X: la signora Flora e Rossana Della Valle, fu ingaggiato il regista Franco De Gregorio, direttore dei programmi venne nominato Mario Caiano, figlio di uno dei migliori produttori cinematografici napoletani. Angelo ed Antonio Annona furono gli addetti ai programmi musicali. La sede è in via Posillipo 22, in una villa di proprietà dell’armatore Achille Lauro.

L’ora X scattò il 15 agosto 1976, molti napoletani erano in ferie, ma i rimasti in città quella sera erano tutti davanti all’apparecchio in attesa dello scoccare dell’ora X. Padre Ponticelli benedì Urbi et Orbi l’andata in onda, commosso pronunciò l’omelia augurale agli ascoltatori. Seguì un breve saluto di Pietrangelo Gregorio: “E’ la vostra televisione, vi sarà libero accesso per tutti. L’abbiamo chiamata Canale21 perchè dobbiamo all’articolo 21 della Costituzione se abbiamo vinto la battaglia per la liberalizzazione dell’etere! Tale articolo, cari amici, sancisce la libertà di espressione e noi siamo qui a garantirvi che la nostra sarà una televisione davvero libera, aperta a quanti vorranno esprimere il proprio pensiero, le proprie proteste, le proprie proposte”. Seguì, per la prima volta nella storia della televisione, la proiezione di IL SEME DEL TAMARINDO, film di prima visione appena immesso nei circuiti delle sale cinematografiche italiane. Il film era stato fornito da Paolo Di Girolamo, Gregorio senza badare a spese l’aveva noleggiato assieme ad altri venti film di successo.

Il giorno dopo, in tutta Napoli non si parlò che di Canale 21, del film trasmesso in prima visione, della libertà assicurata a tutti i cittadini. Con il successo giunse anche la prima grana: l’Anica e l’Agis (Associazioni produttori e distributori cinematografici) si trovarono di fronte ad un fatto mai verificatosi in precedenza: la proiezione in tv di film in circolazione nelle sale cinematografiche.  Scontate e giustificate ovviamente le proteste dei gestori. Il distributore Paolo Di Girolamo fu diffidato dal fornire altri film. Pietrangelo Gregorio aveva, involontariamente, creato un caso”.  Canale 21 ebbe una crescita enorme fin dai primi giorni della sua costituzione. Molto spazio fu riservato a chiunque volesse tenere una  rubrica periodica. Fra i primi Giovanni Tajani (poi fondatore di Televomero) che iniziò una rubrica sul commercio a Napoli, di MEDICINA OGGI si occupava il dottor Giuseppe Del Barone; di dietologia la Dottoressa Alma Manuela Tirone; d’arte contemporanea la signora Anna Normale Incisetto, ed altri ancora. Particolare interesse suscitò il primo ed originala talk show del mattino dedicato alle donne, ideato e condotto da Silvia Cattaneo. I migliori artisti napoletani si esibirono gratis negli spettacoli messi in piedi dall’emittente e ciò contribuì notevolmente all’affermazione personale e del canale televisivo. Canale21 venne definita dal giornalista Antonio Scotti “una televisione al servizio del cittadino”.

Nel settembre 1976 Angelo Manna (giornalista de IL MATTINO)  sottopose a Gregorio una sua idea: “Caro Ingegnere, so che siete coraggioso e a volte rasentate l’incoscienza, ve la sentireste di mettere in onda una rubrica d’assalto, che vorrei chiamare IL TORMENTONE?”. Manna spiegò per sommi capi come intendeva condurla: estrema veemenza contro istituzioni ed autorità che non facevano il loro dovere. Gregorio ne fu entusiasta e acconsentì alla proposta. E così martedì 14 settembre 1976 andò in onda la prima puntata de IL TORMENTONE. Il linguaggio aspro e colorito del conduttore creò sorpresa e scompiglio negli ascoltatori, il telefono di Gregorio squillava a più non posso, signore scandalizzate, politici indignati, insomma una babele di proteste. IL TORMENTONE andò in diretta ogni martedì alle 20,30 e in replica il mercoledì successivo alle 14. Ogni settimana guadagnò sempre nuovi proseliti e simpatizzanti. Angelo Manna come difensore dei diritti cittadini ottenne una grande popolarità e venne eletto al Parlamento con 82.000 voti. Nonostante avesse lasciato il video da quindici anni il suo ricordo è rimasto così vivo nei napoletani che quando si è saputo della sua dipartita, numerosi amici, gli hanno tributato un ultimo attestato di affetto e di simpatia tappezzando la città con grandi manifesti “ADDIO TORMENTONE”.

Per soddisfare tutte le richieste dei telespettatori Gregorio pensò di creare una trasmissione ad hoc: FILO DIRETTO, che avrebbe consentito ai telespettatori di collegarsi telefonicamente per esporre, a viva voce, problemi e quant’altro in massima libertà. Occorreva un conduttore di nome per dare prestigio e decoro alla trasmissione che sapesse innanzitutto “tenere a bada” gli ascoltatori in diretta.  Gregorio si mise a cercare il conduttore ma nessuno se la sentì di andare in onda allo sbaraglio: i napoletani ne avrebbero dette di cotte e di crude, difficili da gestire. E così non trovando il conduttore Gregorio, che fino a quel momento si era interessato di problemi tecnici, decise di assumersi la responsabilità della conduzione e diventò il primo conduttore di FILO DIRETTO. La prima puntata andò in onda mercoledì 22 settembre 1976, la prima puntata durò 30 minuti, in seguito sarebbe diventate due ore. Fu scelto il giorno del mercoledì poichè gli ascolti erano tutti per il MERCOLEDI’ SPORT della Rai ed il palinsesto di Canale 21 non aveva programmi di punta. Senza spot di lancio, senza sigla di apertura, comparve in video il mezzo busto di Pietrangelo Gregorio, capelli bianchi al vento, voce “azzeccosa”: “cari amici di Canale21 buonasera. Premetto che questa trasmissione doveva essere condotta da un noto giornalista, o da un simpatico presentatore, ma la ricerca è risultata vana, anzi c’è stato detto: “solo un pazzo può accettare i rischi della diretta. Siccome l’unico pazzo disponibile sono risultato io, Pietrangelo Gregorio, che in quanto a follie ho sempre fornito ottime referenze, eccomi a Voi. Vi prego di scusarmi, non sono ne giornalista, ne presentatore, ma mi sono convinto dopo i rifiuti, che in fin dei conti il ruolo del presentatore è del tutto secondario, in quanto sarete voi, cari amici, i veri conduttori. Voi che esporrete i vostri problemi, vi prenderete la soddisfazione di denunziare i soprusi subiti. Racconterete i torti ricevuti da coloro che rendono la vita difficile alla collettività, che sono pagati con denaro pubblico e dietro lo sportello credono di poter fare il bello e il cattivo tempo. FILO DIRETTO vuol essere una valvola di sfogo per il cittadino, una voce che dovrà far tremare quanti finora hanno impunemente commesso ingiustizie. Ma soprattutto vuole essere una trasmissione fra amici, che ci faccia considerare tutti fratelli disposti ad aiutarci l’uno con l’altro, all’insegna dell’umana solidarietà. Conoscete la bella canzone di Herber Pagani che dice: “amicizia vuol dire chiamarsi fratelli, andare tutti nella stessa direzione. L’amicizia è il dono più grande che c’è”. Ebbene, troveremo questo disco e sarà la sigla del nostro programma”. I telefoni cominciarono a squillare fino a mezzanotte tante furono le chiamate dei telespettatori che avevano ascoltato il discorso.  Gregorio concluse con: “vi do appuntamento alla prossima puntata di FILO DIRETTO, FILO DIRETTO che vi saluta e ringrazia”. Il “vi saluta e ringrazia” di Gregorio insieme al “è tutto per oggi” di Angelo Manna diventarono poi “tormentoni”.

Si presentarono a Canale21 due soci della Casan di Ercolano, una fabbrica che produceva cucine, erano reduci dalla Fiera della Casa, annuale manifestazione che si tiene nel mese di giugno negli spazi della Mostra d’Oltremare, dove avevano investito parecchi denari per allestire un accattivante stand espositivo per piazzare le cucine fresche di fabbrica: “caro ingegnere abbiamo speso un patrimonio con il risultato di avere molte belle cucine invendute per cui abbiamo pensato di farle vedere nella vostra televisione che è seguita da tanti napoletani e siamo sicuri che verranno vendute”. Gregorio chiamò il regista Caiano per reliazzare lo spot dicendogli di non badare a spese: bisognava aiutare l’Acasan che aveva avuto fiducia nella nuova emittente. Il regista superò sè stesso: chiamò queste cucine con nomi femminili “Rossana” era una ed aveva determinate caratteristiche, il testimonial era Rossanna Della Valle; un’altra la denominò Flora e fu presentata da Flora, e fra le due presentatrici si innestò una sorta di competizione, facevano a gara a chi reclamizzava meglio la “Flora” o la “Rossana”.  Il giorno dopo la prima andata in onda dello spot, arrivò trafelato negli studi al Vesuvio il comandante dei Vigili Urbani di Ecolano: “ma che avete combinato – sbottò appena messo piedi negli uffici di Gregorio – abbiamo le strade di Ercolano intasate di traffico, fino all’uscita dell’autostrada. Una fila di auto è diretta verso la ditta Acasan. Mandate subito un messaggio per televisione, avvisate i napoletani che non ci sono più cucine, di non venire ad Ercolano, per carità!”. L’ingegnere trasecolò chiamo al telefono i suoi inserzionisti. Questi non riuscivano a parlare per l’emozione. Il successo dell’Acasan fece da traino, arrivarono altre pubblicità, le “casse” dell’emittente cominciarono a riempirsi. Gregorio si era esposto finanziariamente e senza limitazioni ricorrendo a prestiti piuttosto esosi (l’emittente era nata come ditta individuale del Gregorio). Andava potenziato il segnale oltre che le apparecchiature di alta e basse frequenza, vennero acquistate telecamere a colori, videoregistratori, telecinema, oltre ad un ripetitore più potente per servire Napoli ovest. Gregorio pensò ad un azionariato popolare: si potevano immettere sul mercato 50.000 azioni da 10.000 lire cadauna. Con la simpatia che riscuoteva l’emittente sarebbe bastata una settimana per piazzare tutte le azioni ed in previsione sarebbero entrati 500.000 milioni di lire sufficienti a pagare le esposizioni necessarie per potenziare l’emittente. Canale21 sarebbe così diventata a tutti gli effetti l’unica emittente libera di proprietà dei napoletani. I fiduciari del Gregorio non erano molto convinti, l’operazione era meno semplice di quanto prospettato, la soluzione migliore, secondo il loro punto di vista, era contattare un imprenditore e sottoporgli un’offerta accattivante. Per la verità vi furono molti imprenditori interessati fra i quali il cavalier Pasquale Corsicato, il costruttore

La signora Carmen Preziosi, il cui marito, onorevole Olindo fu collega di lista del comandante Lauro, col quale era rimasta in ottimi rapporti dopo la morte del consorte, fece da tramite con Angelo Manna. Lauro mostrò interesse, confidando che era già nelle sue intenzioni creare fra Napoli e Sorrento una grande televisione. Quindi si stabilì un appuntamento fra Lauro e Gregorio che decise di cedere al Comandante il 50% delle quote della nuova società Napoli Canale 21. L’unica condizione da rispettare per il nuovo socio, il fondamento base, era che l’emittente doveva continuare ad essere aperta a tutti, a tutte le ideologie con la massima libertà di accesso. Gregorio, visto che il ComandanteLauro non gli avrebbe imposto cambiamenti e la sua “televisione sociale” non avrebbe in alcun modo risentito dell’ingresso di un nuovo socio, vendette al Comandante il 50% delle quote societarie addirittura ad un prezzo inferiore a quello delle offerte fino ad allora ricevute da altri aspiranti soci. Il comandante volle recarsi personalmente a visitare la sede dell’emittente che stava alle falde del Vesuvio accompagnato dal suo fiduciario, dottor Andrea Torino. Nel dicembre 1976 parte la nuova società con il comandante Lauro, Gregorio e la sua signora, Carmen, conservavano il 50% delle quote, mentre il Comandante ebbe l’altra metà col suo fiduciario Andrea Torino, 35% per sè e 15% al Torino che assunse la carica di amministratore. Achille Lauro mise a disposizione per la nuova sede una delle più belle ville napoletane la sua, villa Pierce (la villa dove oggi si gira la soap opera UN POSTO AL SOLE). Una sede davvero magnifica, un enorme parco in riva al mare il cui fitto era stimato in 30 milioni di lire al mese, offerta generosamente da Lauro in comodato gratuito, e la terrazza da cui si vedeva la magnifica vista del Golfo fu per anni simbolo di Canale21. Lauro non lesinò neppure le somme necessarie al potenziamento della televisione (l’acquisto di apparecchiature per l’ampliamento del segnale voluto dal Gregorio). Con l’avvento di Lauro Canale21 fece quindi un salto di qualità.  Bisognava solamente provvedere ad un ottimo canale per Monte Faito. Parallelamente alle strutture si formò uno scelto stuolo di tecnici specialisti. L’informazione fu affidata a due validi giornalisti: Sandro Calenda (telegiornale) ed Antonio Scotti (sport), con una folta redazione:  Peppe Gulletta, Clemente Hengheller, Aldo Olivares, Alfredo Treatta de Bury, Maurizio Dente ed altri. I programmi si arricchiron..o di prestigiose firme del giornalismo con rubriche condotte da Ettore Della Giovanna, dal professor Alessandro Cutolo che condusse la rubrica PARLIAMONE INSIEME, seguitissimi anche i programmi artistico-culturali di Max Vajro e di Renato De Falco. Interessante anche una rubrica di Enza Sampò, mentre Maurizio Costanzo riscosse un enorme successo con il suo talk-show.  Alma Manuela Tirone esperta di dietologa conduce DIETA, ERBE E GINNASTICA, programma che di li a poco diventerà IL SALOTTO DEI GRASSOTTELLI, una delle trasmissioni più longeve nella storia della televisione italiana che poi andrà in onda anche su altre emittenti.   Parte il videogiornale poi denominato Vg21.   Canale 21 è anche una delle prime tv in Italia a proporre una seguitissima rubrica di spogliarello, NOTTURNO NAPOLETANO curato da Renato De Falco e Max Vajro, poi copiata da altre emittenti.  E, inoltre, una fiction con Tecla Scarano, Mario Merola, Aldo Giuffrè e Mirna Doris. E” inoltre  la prima emittente napoletana a trasmettere 24 ore su 24.

L’avvocato Vittorio Torino, fratello dell’amministratore Andrea, che si occupava della produzione, riuscì ad assicurare in anteprima i migliori serial americani del momento: DORIS DAY SHOW, LOVE BOAT, L’INCREDIBILE HULK, LA CASA DELLA PRATERIA, HEIDI.Nel 1979 l’amministrazione comunale a seguito delle interpellanze provenienti da alcune fasce dell’intellighenzia cittadina decide di abolire la Piedigrotta e di sostituirla con SETTEMBRE A NAPOLI.  Gregorio interpretando il sentimento della maggioranza del popolo napoletano che protestava tramite FILO DIRETTO per quella abolizione, organizzò due Piedigrotte. Non mancano naturalmente il tg, una rassegna stampa, lo sport ed altre rubriche culturali politiche e sociali aperte a tutti. Fra i programmi cult IL GRUPPO DEL PARLONE per la regia di Gianni Junco con il Gruppo del Pallone (Silvana Guerriero, Olderigo Granato, Claudio Veneziano e Renato De Rienzo). E, ancora, TRICCHEBALLACCHE condotto da Lucia Cassini, GRAN BAZAR rubrica mattutina condotta da Rossana Della Valle, CORDIALMENTE, altra rubrica mattutina condotta da Caterina De Santis, LA POSTA DEL CUORE condotta dalla signora Carmen Giovene Preziosi, una rubrica sugli ufo ecc.

Il 22 novembre 1980 vi fu il terremoto in Irpinia, una dei comuni maggiormente colpiti fu Calabritto, paese natio di Pietrangelo Gregorio, l’emittente fa la sua parte con un’indimenticabile ininterrotto FILO DIRETTO per sollecitare raccolte di coperte, indumenti e viveri e volontari in aiuto per le popolazioni colpiti. Memorabili i servizi televisivi di Franco De Gregorio e le toccanti interviste ai terremotati di Aldo Olivares. Altro punto di forza del palinsesto di Canale21 sono le pellicole interpretate da Totò che vengono mandate in onda dall’emittente costringendo la Rai a rendersi conto che non poteva continuare ad ignorare il grande comico nei suoi palinsesti. Attraverso FILO DIRETTO Gregorio lancia un appello per raccogliere fondi per erigere una statua in memoria del grande comico. Fu un’adesione plebiscitaria, e l’attore Nino Taranto ne assunse con entusiasmo il patrocinio.  Venne indette un pubblico concorso riservato agli artisti campani per la realizzazione del bozzetto della statua. Critici d’arte, uomini di cultura ed esperti furono invitati a far parte della commissione preposta alla scelta del bozzetto definitivo fra i tredici presentati. Fra i bozzetti presentati venne scelto quello di Vincenzo Giggiano Borrelli.  Furono selezionati 300 utenti fra i telespettatori di FILO DIRETTO che interpellati confermarono l’opinione espressa dalla “commissione esperti”. Il 9 luglio 1986, al Maschio Angioino, nel corso di una pubblica manifestazione alla quale parteciparono migliaia di napoletani, e in rappresentanza dell’amministrazione cittadina gli assessori Gennaro D’Ambrosio, Antonio Picardi e Rosario Rusciano, fu ufficialmente donata la statua bronzea di Totò al Comune di Napoli. L’amministrazione decise di erigere il monumento nella Villa Comunale.  E’ sempre Gregorio ad organizzare lo spettacolo televisivo NAPOLI PER TOTO’ condotto da Alfonso Guadagno e Lucia Cassini. Un anno di programmazione con la partecipazione di Nino Taranto, Pietro De Vico, Anna Campori, Luisa Conte, Claudio Villa, Enzo Cannavale, Enzo Tortora, Gassman, Alberto Sordi.  Fra gli altri programmi cartoni animati e telefilm (IL MAGNIFICO KING, LA FANCIULLA DI AVIGNONE), SPORT IN CAMPANIA, documentari e sceneggiati, la Santa Messa.

Lavorano a canale 21 in questo primo periodo il giornalista sportivo Antonio Scotti, Lucia Cassini, Ettore Della Giovanna ed Alessandro Cutolo (conduttore di PARLIAMONE UN PO’).  Fra gli altri programmi ricordiamo il TEATRO POPOLARE, programmi musicali (musica napoletana naturalmente) e il NOTTURNO NAPOLETANO condotto da Renato De Falco e Max Vairo, Adolfo Zambetti (che cura lo sport), non manca nemmeno la sceneggiata. Maurizio Costanzo realizza un talk-show.  Non poteva mancare anche su Canale 21 il programma cult delle emittenti locali del periodo: SUPERCLASSIFICA SHOW di Maurizio Seymandi.  Fino al 1980 Canale21 resta la più importante tv privata via etere in Italia, e fra le prime tre in Italia, poi venne battuta da TeleCapri.  Nel 1981 Canale 21 ha 34 dipendenti fissi, ed un folto numero di collaboratori per la realizzazione dei due notiziari quotidiani sono impiegati in redazione nove giornalisti coordinati da Sandro Calenda per la cronaca da Antonio Scotti per lo sport (entrambi provenienti da un’ultraventennale esperienza al quotidiano IL ROMA).  Grande successo ha anche TUTTO IL CALCIO PATUTO PER PATUTO programma creato da Clemente Hengeller  primo presentatore Mario Savino, quindi Gino Riveccio;  e per il programma domenicale DIPENDE DA TE E NON DAI TRE.  Tra le iniziative speciali l’organizzazione del nuovo festival di Napoli e della Piedigrotta, che contribuiscono a far accrescere la popolarità dell’emittente. Canale 21 trasmette ininterrottamente 24 su 24. L’emittente ha allargato la sua area di copertura irradiando i suoi programmi anche dai canali uhf: 38, 40, 42, 45, 48, 52, 53 55, 59, 60, 63 oltre allo storico uhf 21, l’emittente è ormai visibile in tutta la Campania e in altre regioni del Sud. Intanto è nata una seconda rete del gruppo Gregorio-Torino: TeleSorrento.

Proprio per TeleSorrento, Canale 58, e TeleCasoria (futura TeleOggi) nel 1981 Pietrangelo Gregorio lascia Canale21:  ” Io e i mei soci non avevamo le stesse idee, me ne andai e fondai altre emittenti televisive”. Ma prima di lasciare Gregorio mette a segno un altro colpo consistente nella raccolta di cinque quintali di baccalà raccolti con un appello televisivo da destinare per la cena della vigilia di Natale dei quartieri poveri di Napoli.

Il 27 aprile 1981 viene rapito Ciro Cirillo ex Presidente della Regione Campania, esponente di punta della Dc locale. Gregorio iniziò tramite FILO DIRETTO un colloquio coi brigatisti: “Cari brigatisti – disse l’Ingegnere nel corso di un’indimenticabile puntata – voi siete ciecamente convinti che la vostra ideologia sia quella giusta, al punto che non esitate a mettere a repentaglio la vostra stessa vita per compiere atti eclatanti, di inqualificabile ferocia. Ebbene, se la ragione degli atti di terrorismo da voi perpetrati è quella di far conoscere alla collettività il vostro pensiero e la determinazione con cui affermate i vostri principi, assumo l’impegno personale di dare ampia pubblicità ai vostri comunicati e proclami nel corso di FILO DIRETTO, assumendomene tutta la responsabilità. Inviatemi qualsiasi comunicato, mi impegno a trasmetterlo integralmente. Mi rendo conto dei problemi che ricadranno su di me, sopratutto da parte delle Autorità costituite e del Questore in particolare, ma ritengo assolutamente giusto e razionale che una televisione libera in ossequio all’articolo 21 della Costituzione dia ospitalità anche alle vostre richieste, siano esse legittime o meno. Una diffusione civile della vostra ideologia vi avrebbe certamente procurato più simpatia da parte di chi ritenete di difendere, invece degli indegni ed assurdi atti di ferocia con i quali volete imporre i vostri principi. Atti che vi procurano solamente odio, disprezzo e disgusto da parte dell’intera collettività. Avete già massacrato “lavoratori” di cui vi dichiarate difensori, mentre compivano il loro dovere, evitate di macchiarvi di un altro inutile omicidio!  Se ridarete libertà a Ciro Cirllo dimostrerete che non siete brutali assassini di poliziotti e di persone inermi, la vostra è una forma violenta forma di protesta verso un sistema verso il quale non vi riconoscete, ma che siete disposti a trattare.” .  Gregorio ne parlò per tre puntate, poi un brigatista chiamò in redazione chiedendo di lui. La centralinista non si rese conto dell’importanza della comunicazione e mise il brigatista in attesa, il brigatista richiamò ed avvisò che era stata abbandonata una videocassetta nel cestino dei rifiuti alla fermata dall’Atam davanti all’ospedale per bambini di Posillipo una videocassetta per Gregorio, ditegli che deve trasmetterla per intero” e riappese. La centralinista avvisò immediatamente la Questura senza preoccuparsi di rintracciare prima Gregorio. La polizia prese la videocassetta e lo portò in Questura: “quando arrivai in televisione e appresi dell’accaduto andai su tutte le furie, mi ero impegnato a diffondere le richieste dei brigasti e non sapevo neppure che cosa contenesse la cassetta sequestrata. La Questura certamente non mi avrebbe restituito la videocassetta per mandarla in onda, ciò avrebbe messo in discussione non solo la mia credibilità, ma avrebbe messo in pericolo la vita di Cirillo… e, forse, pure la mia. Mi precipitai in Questura, volevo almeno visionare la cassetta. Non ci fu niente da fare, era stata acquisita agli atti e messa a disposizione dall’autorità inquirente. Il caso volle, però, che fosse la Questura a pregare l’ingegnere di “visionare” la cassetta. E fu una ragione di natura tecnica. La cassetta era registrata in vhs, un sistema nuovo allora e l’unico a possedere a questo tipo di videoregistratore era Gregorio, che lo utilizzò per le prove tecniche di una nascente emittente, TeleOggi: “vennero da me i dirigenti della Questura, funzionari dei servizi segreti e mi chiesero di riversare la videocassetta sul loro videoregistratore a bobine da 1/2 pollice.  Fecero uscire tutti i dipendenti, restammo soli io ed Aldo Mantrisi, mio uomo di fiducia. Procedetti a quanto richiesto.  Profittando dell’opportunità offertami dal caso riuscii a farmene una copia, dopotutto la cassetta era destinata a me. Comunicai, immediatamente, la notizia ai famigliari del dottor Cirillo. Il figlio mi supplicò per avere una copia della cassetta che gli fece pervenire, dopo avergliela riversata su una normale videocassetta infischiandomene delle conseguenze.” Restava il problema di come comportarsi con i brigatisti che aspettavano la messa in onda della videocassetta, Gregorio spiegò in video per filo e per segno e con la massima sincerità dell’accaduto, con coraggio riassunse il contenuto della cassetta sottolineando che si trattava di un processo sommario a Cirillo effettuato nella “prigione del popolo” con relativa sentenza di “condanna a morte” e concluse la puntata di FILO DIRETTO supplicando i brigasti di sospendere l’esecuzione, che riflettessero sull’odio e sul disgusto che avrebbero scatenato nell’opinione pubblica se avessero portato a termine quanto annunciato.  “Qualche giorno dopo questa trasmissione appresi da Angelo Manna che voci attendibili confermavano che i brigatisti avevano sospeso la pena di morte e che stavano trattando con alcuni personaggi non meglio definiti la possibilità di rilascio dietro pagamento di un “riscatto proletario”. Si apprese anche che alcuni amici del Cirillo si erano quotati per raggranellare la somma richiesta. Quando finalmente Ciro Cirillo venne liberato ne fui felicissimo e non vedevo l’ora di riabbracciarlo. Piacere che mi fu negato dal figlio (lo stesso al quale avevo consegnato una copia della registrazione, assumendomi le gravissime responsabilità relative) che, telefonicamente, mi comunicò che il padre “non voleva vedere nessuno”. Il filmato delle Brigate Rosse interessò tutta la stampa italiana e straniera, IL MATTINO intitolò: “videocassetta in via Posillipo dopo una telefonata ad una tv privata. Il processo a Cirillo in un filmato delle B.R.”, STAMPA SERA: “videocassetta con il “processo” a Ciro Cirillo inviata dalle B.R ad un presentatore televisivo”.

Ma torniamo alle ragioni dell’abbandono di Gregorio: fin dal 1978 il fondatore aveva cercato di espandere il bacino di utenza con il ripetitore di Monte Vergine (Avellino), Camposauro (Benevento), Monte S.Angelo (Salerno) con i rispettivi ripetitori satelliti. Si incrementò anche la bassa a frequenza con nuove telecamere a colori. L’amministratore Andrea Torino, che curava gli interessi della consorellaTeleSorrento, riteneva che sulle varie postazioni si dovessero installare anche ripetitori per quest’ultima.

ANDREA TORINO CANALE 21Con l’avvento della nuova proprietà ora interamente dei fratelli Torino, l’emittente inizia a mandare in onda alcuni programmi del circuito Jolly ed altri programmi acquistati (GRAN BAZAR e Studio A, programma condotto da Franco Rosi, testi di Maurizio Seymandi) ma non viene trascurata l’autoproduzione, partono anzi alcune nuove trasmissioni destinate a diventare storiche come Attenzione, Così per caso, Il cavaliere e il maresciallo, Goal di notte condotto da Michele PlastinoTutto calcio patuto per patuto ora condotto da Mario Savino  Prosegue e viene perfezionato il Vg21 libera espressione dei fatti di cronaca, attualità, cultura e spettacolo della regione Campania. Canale21 ha il merito di credere in personaggi televisivi campani che, lanciati sui suoi schermi, si sono affermati a livello nazionale. Fra i tanti ricordiamo Gino Riveggio, Nino D’Angelo, Patrizia Pellegrino.Pino Daniele è solo uno degli innumerevoli personaggi che ha contribuito a rendere noti, ospitandoli nelle sue trasmissioni quando ancora erano agli esordi della carriera.  Completano il palinsesto IL MATTINIERE, I FATTI DEL GIORNO, la RASSEGNA STAMPA CITTADINA, film, telefilm, e cartoni animati.  Nel 1982 Canale 21 aderisce a Euro Tv proponendo i programmi della syndacation ma continuando a mandare in onda programmi autoprootti quali BREAK FAMILY (con Adriano Aloi e Carlo Assante), QUELLI DELLA NOTTE (con Clemente Engheller), GRADISCE UN CAFFE’ (con Silvano Dotoli), GOL SU GOL e PHOTOFINISH (con Gianni Lucianelli), GOL DI NOTTE e PANE E PALLONE (a cura di Michele Plastino), PARLIAMONE UN PO’ (con Alessandro Cutolo), IL CANTAGOL (con Tony Sposito), VIVA GLI SPOSI (con Vanna Brosio, Feliciana Jaccio e Gino Ranieri).   Fra gli altri collaboratori dell’emittente Enzo Cerusico, Simona Izzo ed Enza Sampò.   Prosegue con successo GRAN BAZAR alla cui conduzione si alternano Marisa Del Frate, Mario Congiu, Miranda Martino e Oreste Lionello.

Nel 1987 Canale 21 aderisce a Odeon Tv e si trasferisce ad Agnano in via Antiniana 121, già Scarfoglio, a Pozzuoli, in provincia di Napoli. Negli 8000 metri quadrati, di cui quasi la metà coperti, trovano spazio tutti gli studi di produzione televisiva, così come gli uffici di pubblicità, di produzione, di amministrazione, la redazione giornalistica, oltre ad un’attrezzata sala convegni da oltre 200 posti a sedere. I moderni capannoni disposti su due livelli ospitano i teatri di posa attualmente occupati da undici studi televisivi qui ogni giorno vengono realizzate sia le produzioni di Napoli Canale 21 che riprese per conto terzi.  Fra i programmi autoprodotti del periodo, oltre al longevo Vg21, ricordiamo BUONGIORNO CANALE 21 (presentazione dei programmi del giorno), MEZZOGIORNO VERDE (rubrica di agricoltura a cura di Stefano Pisciullo), commedie dialettali, il varietà AMORI CELEBRI, GRANDE TEATRO, le rubriche sportive, spettacoli napoletani e lo show DAL VESUVIO CON AMORE, oltre ai programmi della syndication.   Negli anni ’90 e nel nuovo millennio gli spazi interni e in quelli esterni sono inoltre utilizzati per numerose altre utilizzazioni: come set cinematografici (negli ultimi anni sono state effettuate le riprese di due film di Pappi Corsicato e di numerose puntate delle fiction Un posto al sole e La squadra), come sede di documentari e per prove ed incisioni di numerosi musicisti anche a carattere nazionale come Antonello Venditti, Loredana Bertè, Neri per Caso, Edoardo De Crescenzo, Nek e molti altri, per la sperimentazione di ingombranti apparecchiature elettroniche (i sistemi satellitari della Scientific Atlanta), per la realizzazione di eventi all’aperto, catering, convention con la possibilità anche di essere ripresi e trasmessi su Canale21.

Nel marzo 2005 all’età di 79 anni muore Andrea Torno, alla direzione dell’emittente gli succede il figlio Paolo (attuale presidente del Cda di Canale 21), Tiziana Torino è il direttore della testata giornalistica; ha inizio la sperimentazione in digitale terrestere. Oggi il programma più seguito (e longevo) è Goal di notte, con Michele Plastino, Mimmo Malfitano, Gianfranco Lucariello, Vittorio Raio, Stefano Prestimone, Vincenzo D’Amico, Emanuele Bellopede. Il palinsesto attuale prevede anche telenovelas, film, cartoni animati, il programma Sorrisi d’estate con Patrizia D’Angeli e Peppe Jannicelli, le rubriche Ritmi urbani con Monica Sardelli, Bollicine, Shopping in tv, Napoli parole e musica con Gloriana, Campania sport condotto dal giornalista Umberto Chiarello, coaudivato nella lettura di risultati e tabelle dall’affascinante Patrizia Angeli (in diretta ogni domenica alle 20,30 a pochi minuti al termine dalle partite), Giovani del Sud con Lello la Pietra. Non bisogna naturalmente dimentica il Vg21. L’informazione è presente ogni giorno, dal lunedì al sabato, con tre edizioni in diretta del Vg22 (14,00, 20,30 e 23,00), che costituiscono da oltre vent’anni dei punti di riferimento fissi dell’informazione canale 21 recenteregionale. Dei 25 minuti di notizie venti sono dedicati a cronaca e politica regionale e cinque allo sport. Alle edizioni integrali si affiancano ogni giorno le due edizioni del Vg21 flash (ore 10,30 e 12,00) della durata di 3 minuti. Il lunedì dalle 14,20 circa, subito dopo il Vg21 delle ore 14, va in onda il Vg sport, approfondimento agli avvenimenti sportivi del fine settimana. La domenica Napoli Canale 21 trasmette invece Campania Sette, con i principali fatti della settimane, in onda alle 14 e alle 23. Inoltre ogni mattina, dalle 6,00 alle 7,00, vi è un’ampia rassegna stampa che consente di leggere in anteprima i titoli del principale quotidiano locale.  Canale 21 ha quattordici ripetitori posizionati in punti geograficamente strategici della Campania, e non solo, che gli consentono di diffondere il suo segnale in tutto il territorio della regione, nel basso Lazio, nella provincia di Campobasso e nella Calabria settentrionale. Napoli Canale 21 ha una sede a Salerno sul Lungomare Cristoforo Colombo 39, ospita lo studio locale del Vg21 e altri uffici. Napoli Canale 21 ha anche una sede romana è sita in via Sommacampagna 29.   Ancora oggi Napoli Canale 21 fa parte del consorzio Odeon, ultimamente Canale 21 è anche presente sul satellite. L’attuale bacino di utenza sono la regione Campania, il basso Lazio e il Molise, direttore della testata è Tiziana Torino, a Canale 21 oggi lavorano 15 dipendenti, mentre le cooperative lavorano per fornire il personale tecnico. L’attuale palinsesto cerca di accontentare ogni tipologia di utente, oltre all’informazione vi sono trasmissioni sportive e politiche, varietà con classiche canzoni napoletane e la tipica comicità paternopea. Molti sono i premi ricevuti da Canale 21 nel corso della sua storia, ci teniamo a ricordare poichè alcuni degli ideatori di questo portale hanno collaborato e collaborano con le testate organizzatrici, il Premio Venezia organizzato da Tv Sorrisi e Canzoni, il Premio Cento Città di Caorle, e diversi Oscar Tv di Millecanali.

Con l’avvento del digitale terrestre Canale 21 si presenta in un mux comprendente: Canale 21 (canale 12 ddt), Iride (653), Eduardo (654), Gran Bazar (512), Tg Norba 24 (248), Teleradio Buon Consiglio (696), OttoChannelTv (947)

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