Tele Vercelli

TELE VERCELLI 

L’emittente nasce via cavo per iniziativa di Mimmo Catticalà, nel maggio 1974, è una delle prime tv via cavo. Cattricalà cabla i condomini di Vercelli e da il via a quest’avventura, è uno dei pionieri con Peppo Sacchi e Pietrangelo Gregorio. La prima sede dell’emittente è in via Duchessa Iolanda al numero civico 27. Inizialmente Tele Vercelli propone immagini della città e una sorta di tg con le riprese di alcune manifestazioni ed eventi cittadini, sorta di filodiffusione video. Successivamente propone un tg locale e le partire della Pro Vercelli.  E’ sempre Catticalà, un pioniere dell’etere, a dar vita, nel 1975, a Radio City Vercelli, una delle prime emittenti radiofoniche piemontesi. Radio City e Tele Vercelli organizzano, fra il 1975 e il 1976, serate in piazza con schermo gigante. Nel 1976, con la famosa sentenza della Corte Costituzionale, Tele Vercelli si converte all’etere, irradiando i suoi programmi dal canale uhf 41.  Film, telefilm, cartoni animati, il tg locale, le partite della Pro Vercelli in diretta dallo stadio di Robbiano, caratterizzano il palinsesto dell’emittente. Già nel 1977 l’emittente realizza delle trasmissioni elettorali in occasione delle consultazioni amministrative, fra gli altri programmi MASTER (giornale settimanale di avvenimenti locali), INCONTRI CON LA STAMPA (con i direttori di quattro quotidiani), spettacoli musicali (INCONTRO CON ANTONELLO VENDITTI), LA NOSA TERA (trasmissione in dialetto). Televercelli chiuderà i battenti alla fine degli anni ’70 allorquando Mimmo Caticalà deciderà di concentrarsi sull’emittente Radio City, che gestirà fino al 1998 quando la cederà alla Curia.

Nata in fretta “Televercelli” terza emittente del Piemonte di Eros Mognon. 
La Stampa n. 214 del 24 settembre 1974 p. 11:

Televercelli fu la terza rete libera nata in Piemonte dopo le storiche Telebiella Tele Torino. Naturalmente via cavo, come era normale all’epoca.
Fu, a dire il vero, una nascita affrettata: i piani prevedevano le prime trasmissioni tra novembre e dicembre 1974, ma un imprevisto fece accelerare i tempi in modo vertiginoso e la prima emissione risultò avere la data del 23 settembre di quell’anno.

La rete nacque per iniziativa di Mimmo Catricalà, 36enne proprietario di un negozio di dischi, che si diede da fare sin dal marzo precedente con mezzi modesti ma con molta iniziativa. Costituì una squadra di quattro redattori, uno speaker e due annunciatrici, registrò la testata in tribunale il 14 agosto e si dotò dei mezzi necessari per garantire l’attivita. All’epoca dell’esordio la rete disponeva di un video registratore portatile per i servizi esterni, un video master e due telecamere da un quarto di pollice, non molto ma sufficiente per iniziare.

Per scoprire il motivo dell’anticipo delle trasmissioni si deve risalire alla 13ma Sagra del riso di Vercelli. La manifestazione venne ripresa dalla già nota Telebiella e durante una delle riprese Enzo Tortora, che collaborava con la rete di Sacchi, informò il pubblico che di lì a poco sarebbe entrata in funzione una emittente chiamata Televercelli libera. Catricalà presente tra il pubblico salì sul palco delle autorità affermando che l’unica rete di Vercelli era la sua, e che avrebbe iniziato immediatamente l’attività.

Dell’ipotetica Vercelli libera non ho trovato notizie, resta quindi il dubbio di cosa si trattasse veramente. Vennero ipotizzate manovre di qualcuno con fini speculativi e politici; si ricordò tra l’altro che nei mesi precedenti ci fù un “tentativo di abboccamento da parte di un gruppo politico di destra“, rifiutato per poter mantenere la rete libera da influenze e al servizio di tutta la città.
Venne rifiutata anche una proposta di collaborazione con Telebiella per la stessa voglia di indipendenza totale.

Dunque, alle 18:15 del 23 settembre 1974, Televercelli inaugurò le trasmissioni con uno schermo in via Duchessa Jolanda dove aveva sede al numero 27, replicando subito dopo alle 21:30 in Piazza Cavour. Fu letto un comunicato che spiegò la situazione, dovuta a circostanze impreviste che avevano costretto ad anticipare i tempi, scusandosi quindi per gli inevitabili problemi dovuti al carattere sperimentale della trasmissione. Pare infatti che il risultato sia stato “piuttosto deludente“, ma il numeroso pubblico apprezzò ugualmente l’iniziativa dimostrando che la voglia di tv locale era ben presente.
Catricalà dichiarò che nei mesi successivi la rete avrebbe dimostrato il suo potenziale, annunciando tra l’altro inchieste che avrebbero fatto “saltare sulla sedia gli spettatori“, degne di una rete che aveva l’obiettivo di essere presente in tutta la provincia.

Sebbene in quel momento Televercelli non avesse alcun abbonato e fosse del tutto priva di pubblicità la cosa andò avanti. Catricalà fondò l’anno successivo una stazione radiofonica, Radio City Vercelli, e quando le condizioni lo permisero, nel 1976, passò all’etere. La rete televisiva chiuderà alla fine degli anni 70′ e Catricalà da quel momento si dedicherà esclusivamente alla radio.

Pubblicata in www.memorietelesive.splinder.com

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