ENRICO MUSIANI
IL CANTANTE IGNORATO DALLA RAI, DA MEDIASET E
DALLE HIT-PARADE.
Ingiustamente ignorato da Rai e Mediaset Enrico Musiani è comparso spesso sulle tv locali. Il suo esordio televisivo avviene a Tele Monte Penice, ospite del programma Controtestata condotto da Daniele Piombi e curato da Ruggero Muttarini, segue RING programma che combina boxe e musica ideato sermpre da Ruggero Muttarini, Musiani lancia CHITARRA VAGABONDA. Quindi è la volta di Top43 , emittente di Pavia, poi di Videcomo, dove conduce un programma tutto suo, Musiani canta. L’apoteosi si ha con Il Bingoo condotto dal mitico Renzo Villa su Antenna 3 Lombardia. Musiani lavora quindi per Antenna Padana (LISCIO NON TI LASCIO), dopo essere stato cantante fisso del programma Dedicatamente condotto da Franco Romeo su Telenorditalia, “emigra” in Romagna, interviene spesso a In zir per la Romagna, trasmissione in onda su V.G.A. Telerimini. Dopo un periodo di offuscamento l’astro di Musiani torna a brillare grazie a due “irregolari” della tv, l’altro “confinato” Marco Predolin, e lo sregolato Roberto Poletti, Fantaliscio, Ballo in piazza e Festa in piazza segnano il grande rientro di Musiani sulle tv locali. Rai e Mediaset lo ignorano ancora.
Enrico Musiani nasce a Livorno, il 31 agosto 1937. Inizia a cantare e suonare giovanissimo nelle balere e nelle feste paesane, le sue canzoni sono ormai evergreen: Chitarra vagabonda (incisa successivamente anche da Claudio Villa), Rose rosse (brano reso popolare da Massimo Ranieri), Io canto, Voce di strada, Cimitero di rose, Piccolo fiore, Lauretta mia, Colombe bianche, Piccola vagabonda, Core de Roma (dedicata a Claudio Villa), Canto per te, Suona chitarra, Vivere, Santa Lucia, Daniela, Verde Luna, Carovana gitana, Ti voglio bene mamma, per citare solo le più note. Con questi brani, nel corso di quasi trent’anni di carriera, Musiani riceve il Disco d’Oro per avere superato il milione di lp venduti. Grande il successo di vendite per tutti i suoi dischi, compilation comprese: Disco d’oro vol.1, Disco d’oro vol.2, Madonnina dei riccioli d’oro, Il meglio del meglio, The best of Enrico Musiani. E’ il re della canzone melodica, delle balere, del liscio, delle bancarelle. Enrico Musiani ha inciso album accompagnato da un coro di Alpini, dischi di stornelli e un album di canzoni natalizie.
Il suo esordio televisivo avviene a Tele Monte Penice, ospite del programma Controtestata condotto da Daniele Piombi e curato da Ruggero Muttarini, Piombi Muttarini ne apprezzano subito la bravura e col tempo Musiani diventa ospite fisso.

Negli anni ’80 lavora anche a Top 43 emittente di Pavia, nel programma Gioca con una canzone, condotto in studio da Rossella. Il suo primo show televisivo è su Videcomo, si intitola semplicemente Musiani canta, è un programma di canzoni a richiesta. Poi fa parte, con Rosanna, del cast del mitico Il Bingoo presentato da Renzo Villa su Antenna 3 Lombardia “Le tv locali mi hanno fatto conoscere da tutti gli abitanti delle province lombarde, ancora oggi, appena posso, partecipo a tutti gli spettacoli benefici dell’hinterland. Musiani lavora quindi per Antenna Padana.
Ma Musiani è molto noto anche sulla riviera romagnola (si è esibito infatti molte volte nell’ambito del programma cult di V.G.A. Telerimini. In zir per la Romagna condotto da Marco Magalotti) e in altre rinomate località italiane.
Negli anni ’90 Enrico Musiani dirada le sue apparizioni in tv ma continua a vendere dischi (ha vinto un Disco d’Oro anche negli Stati Uniti con il brano Ti voglio bene mamma) e ad effettuare concerti con grande successo. A farlo rientrare alla grande in video sono un altro “incompreso” come Marco Predolin, e un “irregolare”, sregolato, ma genialoide, come Roberto Poletti.
Nel nuovo millennio Enrico Musiani ritorna alla grande richiamato come ospite fisso da Roberto Poletti a Telelombardia, prima, e a Canale6 ed Antenna 3 Lombardia, poi, è fra i mattatori di Festa in piazza e di altre trasmissioni delle emittenti di Sandro Parenzo.
Enrico Musiani continua a vendere dischi e ad avere un grande successo, ma non ha mai conosciuto la gioia dell’apparizione in Rai o in Mediaset (qualche fugace comparsa e via), non ha conosciuto della hit parade. E’ come se vivesse nell’ombra del successo: “fino a non molti anni fa – ha dichiarato – venivo pagato con 300 lp al mese, che in parte regalavo, e in parte vendevo in proprio”
Ma non c’è nulla da stupirsi, le hit parade sono come i concorsi universitari sono truccate, in un’Italia nella quale le grandi reti televisive continuano a dare spazio a dei cretini, è l’Italia dove vanno avanti i mediocri (non solo in televisione). E così ci ritroviamo nelle grandi televisioni (e nelle università) dei dilettanti allo sbaraglio, figli di, parenti di, protetti da…, che passano per professionisti, mentre i veri professionisti passano per dilettanti allo sbaraglio. Per dirla come Gianfranco Funari: l’Italia è un paese di talenti senza carriere, e di carriere senza talenti.