Le remote origini di questa emittente risalgono al 1968 quando il poliedrico editore siciliano Rino Piccione decide di dare l’avvio a una felice esperienza nella carta stampata con IL TIRRENO, nel 1978 nasce l’emittente Radio Tirreno, nel 1981 Tele Tirreno, studi posti a Milazzo. L’emittente pertanto nasce a Milazzo, in provincia di Messina, da una costola del quotidiano locale IL TIRRENO SERA, diretto da Salvatore Rino Piccione. La prima sede dell’emittente è in un monolocale, successivamente si trasferirà a Palazzo Platani a Nissa, i canali uhf dai quali irradia i suoi programmi sono l’uhf 27 e l’uhf 33; fin dall’inizio l’emittente propone un tg di denuncia, che l’editore Piccione ha ricordato a MILLECANALI “vi era un’edizione nella quale veniva denunciato il fatto che in molte macellerie di Messina si vendeva per carne fresca una carne che tale non era: come risposta un Pretore ci ordinò la sospensione dell’attività televisiva per qualche giorno. Da allora la strada è sempre stata in salita: collezioni di querele, di minacce, di problemi di ogni genere e specie, ma la voglia di denunciare il malcostume non è mai venuta meno. I tg della mia emittente sono ancora oggi la punta di diamante e il taglio aggressivo è rimasto”. Nel 1982 vengono distrutti gli studi dell’emittente, questo atto intimidatorio non scoraggia Rino Piccione ma rafforza la sua decisione di andare avanti con la propria impresa che viene trasformata in una società di capitali denominata Il Tirreno. A metà degli anni ’80 l’impresa, fino a questo momento a gestione famigliare, si trasforma in una società di capitali, una srl con sede a Milazzo in piazza Nastasi 32. Amministratore unico è il geometra Antonino Bucca, il collegio sindacale è composto da Giancarlo Panzera (presidente), Silvia Raffaele, Nicolò Arcangelo Di Martino. Viene ampliata l’area di copertura, sono installati nuovi ripetitori in zone strategiche quali Monte Scrisi in Calabria, per meglio servire la città di Messina o Valverde per la città di Catania. Trasmissione dopo trasmissioni, accompagnati in questo cammino dalla fiducia dei telespettatori, Tele Tirreno ha alle sue dipendenze dieci persone, un piccolo organico ma che è sempre pronto ad informare con tempestività i propri telespettatori. Dotata di attrezzatura all’avanguardia Il Tirreno ha sempre assicurato, fin dal suo esordio, un ottimo segnale. Nel 2000, in occasione della visita di Papa Wojtla in Sicilia, Il Tirreno, in cooperazione con Antenna Sicilia, Telecolor e Tgs, ha effettuato la diretta televisiva della visita del Papa nell’isola. Nel nuovo millennio parte Tirreno Sat gestita da Rino Piccione che coaudivato dal figlio Filippo.
L’attuale sede di Tirreno Sat vanta una struttura di 2000 metri quadrati disposta su tre piani, con tre studi televisivi, una regia mobile quadricamera e un up-link mobile satellitare dotate delle più sofisticate e moderne attrezzature per la trasmissioni via satellite. Oggi Tirreno Sat propone programmi di informazione, dibattiti e tavole rotonde sulla politica locale e regionale, programmi dedicati alla storia, alle culture e agli usi e costumi della Sicilia.
La storia a cura di Bruno Rescifina.
Il Tirreno proviene dall’esperienza editoriale di un periodico locale realizzato con pochi mezzi e con uno sforzo non indifferente congiuntamente a tanta buona volontà, il cui successo ci ha indotto nel lontano 1968 a prendere in considerazione l’idea di creare un’emittente radiofonica. Ma tutti i componenti della nostra famiglia (la famiglia Piccione) erano mossi dal desiderio di vedere concretizzare quelle che fino ad allora erano solo idee. Dall’idea iniziale, quindi, di fondare un’emittente radiofonica, passammo poi a quella che sembrava ai tempi un’utopia, ovvero, un’emittente televisiva. Nel 1982 un evento tragico si è segnato indelebilmente nella nostra memoria: un incendio doloso distrusse completamente i nostri studi di Milazzo (ME).
Un atto intimidatorio di chiaro stampo politico, perpetrato al fine di indurci a chiudere una scomoda emittente che attraverso i suoi telegiornali ha sempre denunciato quelle che erano le vessazioni alle quali erano sottoposti i cittadini.
L’impresa familiare, rafforzandosi nell’animo, si è trasformata in una società di capitali denominata “Il Tirreno”.
La TV ha alle sue dipendenze una decina di persone che con grandi sacrifici e mediante l’ausilio di giornalisti free lance garantisce ai suoi telespettatori (ora anche net-spettatori) con tempestività la trasmissione delle informazioni locali e regionali: dotata di attrezzatura all’avanguardia, Il Tirreno s.r.l. ha sempre assicurato, sin dal suo esordio, un segnale video ed audio nitido.
Notevole prestigio ci è stato conferito dallo stesso Ufficio Stampa del Vaticano, che al tempo, in occasione della visita del Santo Padre a Messina e Tindari, ha scelto la nostra organizzazione e le nostre strutture tecniche che si avvalgono di regia mobile e numerosi ponti di trasferimento per seguire in diretta, in esclusiva, l’intero evento.
“Ci avvaliamo di uno stabile di oltre 2000 mq nel quale svolgiamo l’intera post-produzione dell’emittente: con l’orgoglio di chi lavora con abnegazione e sacrificio, sentiamo di aggiungere che strutturalmente e tecnologicamente siamo tra le più importanti Tv dell’Italia meridionale.
La nostra emittente ha operato fino ad oggi, come tutte le altre, in uno stato di precarietà, non essendo supportata da una Legislazione in materia che le possa garantire stabilità.
Nonostante tutto, come si evince dai punti precedenti, il coraggio e lo spirito di abnegazione ci hanno condotto fin ad oggi, potendo vantare una certa esperienza e professionalità maturata in tanti anni di duro lavoro.
E’ nostro fermo intendimento, per gli anni a venire, incoraggiati dall’avvento delle concessioni, istituire nel più breve tempo possibile una redazione regionale con sede a Palermo.
A lungo termine siamo intenzionati ad istituire redazioni periferiche in tutte le provincie siciliane ed una a Roma per poter informare tempestivamente i telespettatori sugli accadimenti più significativi della regione.
A tutt’oggi sono presenti nel nostro palinsesto, documentari autoprodotti, relativi alla nostra isola, programmi di informazione, dibattiti e tavole rotonde sulla politica locale e regionale.
Ed inoltre programmi in diretta con la partecipazione dei diretti interessati, quali politici, amministratori, personaggi di cultura, operatori economici, per la discussione delle principali problematiche locali, ed un’ampia panoramica sulla storia, la cultura, l’arte, gli usi e i costumi di una terra che sta perdendo lentamente le sue connotazioni peculiari.
Sulla base dei riconoscimenti e dei riscontri di pubblico ricevuti nel anni, siamo nelle condizioni di poter asserire che le nostre aspettative non sono farneticazioni, ma anzi potranno essere realizzate nel più breve tempo possibile”.
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