Lorenzo Attilio Staccoli nacque nel 1927, secondo di otto figli, due maschi (lui e Don Franco), sei femmine, padre e nonno mugnai. La sua storia fa per certi versi pensare alla famiglia del Mulino Bianco, una famiglia molto unita, prima con i genitori Assunta e Giuseppe, quindi da Lorenzo, grande riferimento carismatico degli Staccoli e patriarca di un parentato molto numeroso. Lorenzo Staccoli iniziò ad occuparsi di biscotti e ciambelle, nel 1952 da un piccolo negozio di viale Carducci iniziò la sua avventura imprenditoriale nel settore della gelateria e dei dolciumi. Forse era fatale che la farina ad un certo punto si mpastasse con zucchero e uova. E fu subito successo: il team di lavoro era esclusivamente famigliare, esclusi l’ultimogenito Franco e la primogenita Lorenza che presero i voti per la vita religiosa, gli Staccoli si dedicarono tutti alla pasticceria. Nel 1956 Lorenzo Staccoli inventò, per la gioia dei bambini di Cattolica, una grande novità per allora: la pizza al taglio. E fu subito un mito, tuttora inimitabile. Lorenzo Staccoli ha avuto sempre una grande capacità imprenditoriale, facendo crescere nel tempo e nell’offerta un prodotto artigianale che si è sempre distinto per qualità e freschezza, ha saputo guardare sempre avanti. Dal piccolo negozio di via Carducci ad uno più ampio in via Cavour, poi di fianco alla chiesa di San Pio, quindi sul lungomare. Negli anni ’60 le sorelle si sposarono e Attilio rilevò l’attività che continuò a condurre con la moglie Sina e la sorella Giulia, dotato di rara capacità imprenditoriale fece crescere l’azienda senza mai banalizzarne il prodotto artigianale, anzi lo fece crescere qualitativamente e commercialmente. Negli anni ’80 esportò il miacetto negli Usa e ne registrò il marchio, negli anni ’90 venne insignito di Maestro di Commercio. Negli ultimi anni aveva aperto, in collaborazione con il figlio Paolo e la figlia Patrizia, la cioccolateria con vineria, ormai un culto per la clientela più
esigente. Nel 2002, in occasione del cinquantesimo anniversario della sua pasticceria, venne inaugurato lo Staccoli Caffè, un locale già diventato culto per colazioni, aperitivi, gelati e punto di ritrovo per giovani e famiglie, a seconda degli orari. Ma Lorenzo Staccoli fu anche attivo nel mondo delle radio e delle tv locali, nonchè del calcio. Negli anni ’70, quando esplosero le radio libere, finanziò Radio Bussola, per i ventenni di allora, che regolarmente foraggiava pure di paste, nel 1977 diede vita a TeleCattolica, emittente che gestirà per dieci anni, fino al 1987. “Ci rimisi un sacco di soldi, ma non importa perchè era un’esperienza che allora andava fatta e che comunque ebbe grande popolarità”. Lorenzo Staccoli fu anche per molti decenni il presidente della squadra di calcio del Superga da lui fortemente voluta insieme al parroco di San Pio fin dagli anni ‘
50. Il Superga ha sempre avuto una forte valenza sociale e non solo, infatti in essa sono maturati talenti come Eraldo Pecci. I calciatori di allora, oggi cinquantenni, ricordano con affetto lo “zio Attilio” che li sosteneva non solo agonisticamente e finanziariamente, ma anche con regolari merende di paste e aranciate che diventavano le feste settimanali più attese dei ragazzi dello Domus. Del Superga Staccoli è stato per decenni il popolarissimo presidente. Tanta fu anche la benficenza che Lorenzo Staccoli fece in silenzio, cioè nel modo giusto. Ma la sua fama più grane è stata legata alla pasticceria di famiglia, Nel 2006 il figlio Paolo ha aperto una ciccolateria di avanguardia con prodotti unici. Ma Lorenzo vedeva sempre il futuro davanti a sè e, con l’energia di sempre,si era di recente interessato ad un allargamento dell’attività di famiglia. L’eredità morale e professionale che lascia è comunque molto grande con figli e nipoti sicuramente lo storia di Staccoli continuerà. Lorenzo Staccoli è morto il 28 febbraio 2007 fino a pochi giorni prima, efficiente come sempre, si alternava alla cassa delle due pasticcerie gestite dai figli Paolo e Patrizia, Staccoli è stato un grande personaggio per Cattolica, amatissimo da tutti.
