Il Paese è ingovernabile, il voto di domenica scorsa ha registrato un solo sconfitto: il Pd di Renzi e due soli vincitori: il Movimento 5 Stelle e la Lega. Il Movimento 5 Stelle dopo avere cercato l’appoggio del Pd (ma come non li odiavano fino al 4 marzo?), dopo il no secco del Pd, ora rivendica il diritto a governare, con chiunque… Anche Matteo Salvini, in qualità di leader del partito maggiore della coalizione del centro destra, rivendica l’incarico di formare un nuovo governo. La decisione spetta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, incaricherà Di Maio o Salvini? Salvini per avere i numeri dovrà formare un governo con Forza Italia, Meloni, gli amati ex alfaniani ma dovrà anche cercare l’appoggio di deputati transfughi che cambieranno casacca (in primis una pattuglia cospicua di eletti con i 5 Stelle candidati da Di Maio…), Di Maio, stante la non disponibilità del Pd, dovrà allargare alla Lega, a Forza Italia o a qualche transfuga del Pd (i deputati di Michele Emiliano?). Ma il primo inciucio ed accordo sottobanco potrebbe già venire per la Presidenza dei due rami del parlamento. Lega e Movimento 5 Stelle rivendicano a loro questi incarichi, la spartizione del potere potrebbe finire tramite un accordo Salvini/Di Maio assegnando a Roberto Fico la Presidenza della Camera e a Roberto Calderoli quella del Senato. Se ciò avverrà potrebbe essere il primo passo per chiarire le idee a Sergio Mattarella, Lega e Movimento 5 Stelle potrebbero creare un governo con un programma minimo, da realizzare in dodici mesi con alcuni punti in comune fra pentastellati e leghisti: nuova legge elettorale, abolizione della legge Fornero, freno all’immigrazione. Chi sarà il leader del governo Lega/ 5 Stelle? Gianluigi Paragone? ex leghista ed ora pentastellato potrebbe accontentare entrambi, o Emilio Carelli, meglio ancora, non dispiacerebbe nemmeno a Forza Italia). Restano però alcuni punti di contrasto fra Salvini e Di Maio ma minuzie…. chi sarà il nuovo ministro dell’Istruzione, ad esempio, Di Maio ha proposto il dirigente scolastico Salvatore Giuliano, ex renziano, estensore della “buona scuola” che tanto ha fatto adirare i docenti italiani, Salvini non ne vuole sapere di ex renziani e di estensori della “buona scuola” e dopo avere sondato Mariastella Gelmini, ha sondato un docente senza tessere di partito a lui gradito, il cui nome potrebbe però essere il primo motivo di contrasto fra 5 Stelle e Lega. Ma non sarà certo il ministro della Pubblica Istruzione a dividere Lega e 5 Stelle, ben più grave la questione del reddito di cittadinanza promesso da Di Maio, Salvini vorrebbe lo sviluppo dell’impresa e del lavoro, non un incentivo all’assistenzialsmo pentastellato, fermo restando l’ardua impresa del reperimento dei soldi per il reddito di cittadinanza. Per arrivare ad un governo Lega/5 Stelle si potrebbe accantonare il reddito di cittadinanza, in merito al ministro dell’Istruzione i 5 Stelle potrebbero digerire (dubito) il tecnico proposto da Salvini, che comunque ha già dichiarato che mai assumerebbe un incarico con i 5 Stelle, conoscendoli molto bene… Comunque se si arriverà ad un accordo Lega/5 Stelle sui primi tre punti (legge elettorale, abolizione della legge Fornero e freno all’immigrazione) della durata di due anni e mezzo (quanto basterà ai deputati 5 Stelle per prendere il vitalizio), sarà già un grande successo.
Su chi sarà il nuovo ministro dell’Istruzione, e su chi assolutamente non lo sarà visto che ha già detto “mai dove ci sono i 5 Stelle” torneremo lunedì 12 marzo alle 17,30 su Radio Free nell’ambito della trasmissione L’angolo della scuola. Per seguirci cliccate wwww.radiofree.it
L’angolo della scuola, un programma per studenti, genitori, insegnanti e per tutti coloro che amano ricordare i tempi della scuola, in onda ogni lunedì alle 17,30 su Radio Free.
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