Guido Nicheli, padano doc, nacque a Bergamo il 24 luglio 1934, ha vissuto fra Bergamo, Milano e Brescia. Rimasto orfano di padre all’età di un anno, durante la seconda guerra mondiale si trasferì a Carrobbio degli Angeli con la famiglia. Nel dopoguerra si trasferì a Milano e si diplomò perito odontotecnico, iniziò a lavorare con il cugino che faceva il dentista. Negli anni ’60, quelli del boom economico fa il rappresentante di whisky nei locali notturni milanesi, al Derby Club conosce Enzo Jannacci che gli offre una parte nella piece teatrale La Tappezzeria, lavora così al fianco di Teo Teocoli, Renato Pozzetto e lo stesso Enzo Jannacci. Sempre negli anni ’60 viaggia per l’Europa, conosce, fra gli altri, Salvator Dali: “ero di casa a Partllgat vicino a Cabaques, dove Dali viveva. Un giorno, dopo aver cenato, il maestro mi portò a vedere l’opera che stava dipingendo, la Pesca del Tonno, poi esposto al Louvre. Arrivammo nello studio e, sorpresa… Era tutto vuoto, non c’era un cazzo. Ad un certo punto Dali prende una specie di telecomando, schiaccia un bottone. Come per magia dal pavimento si materializza una rotaia e appare la grande tela con il quadro. Libidine, tutto elettronico, era il 1967”.
Negli anni ’70 al boom economico subentra la crisi, Nicheli lascia i locali e il mondo dello spettacolo e riprende a fare l’odontotecnico col cugino, ma ogni tanto fa qualche comparsata nel mondo del cinema: Steno lo fa esordire nel 1975 in Il padrone e l’operaio, nel 1976 ha un piccolo ruolo nel film di Ugo Tognazzi CATTIVI PENSIERI, ma non compare nei titoli di testa, e a quanto pare nemmeno nei titoli di coda, visto che i dizionari di Paolo Mereghetti e Morando Morandini non lo riportano. Alla sceneggiatura di CATTIVI PENSIERI collaborano Enzo Jannacci e Beppe Viola che lo vorranno ancora in un piccolo ruolo in SAXOPHONE per la regia di Renato Pozzetto. Nel 1978 Nicheli è nel cast della trasmissione radiofonica Radio Sballa in onda su Radio1. La svolta professionale in campo artistico per Guido Nicheli si ha all’inizio degli anni ’80 quando incontra casualmente nel gabinetto dentistico del cugino il regista Enrico Vanzina. Il grande regista intuisce le potenzialità di Nicheli, nota subito la sua mimica e la parlata tipicamente lombarda e gli offre la possibilità di fare un provino per un film che sta per girare: UNA VACANZA BESTIALE, e con Vanzina Nicheli lavora anche nei successivi film: ECCEZIUNALE VERAMENTE di Carlo Vanzina e I FICHISSIMI di Carlo Vanzina nel 1981, VIULENTEMENTE MIA… di Carlo Vanzina e IL SOMMERGIBILE PIU’ PAZZO DEL MONDO (quest’ultimo per la regia di Mariano Laurenti) nel 1982; in questa sua prima fase di carriera Nicheli è noto con il soprannome di Dogui, anagramma di Guido. Dopo avere recitato in SI RINGRAZIA LA REGIONE PUGLIA PER AVERCI FORNITO I MILANESI, sempre per la regia di Mariano Laurenti, la svolta nella sua carriera nel 1983 con SAPORE DI MARE e con VACANZE DI NATALE, sempre per la regia di Vanzina. Nicheli comincia a farsi notare nel ruolo del “cumenda” milanese, commerciante di salumi col mito della fabbrichetta e danèè, e da qui il suo secondo soprannome: “il cumenda”. Testimonial degli sport per il mobilificio Grappeggia in onda su varie tv locali. Nel 1984 è la volta di AMARSI UN PO’ sempre per la regia di Vanzina, successo bissato con YUPPIES: I GIOVANI DI SUCCESSO del 1986, MONTECARLO GRAN CASINO’ nel 1989, sempre per la regia di Carlo Vanzina. In tv Nicheli lavora ad Antenna 3 Lombardia con Massimo Boldi, quindi su Telecity, sempre per Antenna 3 Lombardia, ha interpretato KA VICKUA NATAN una sit-.com ambientata in un locale notturno, direttore, mattatore e animatore del night Mauro Di Francesco, e, infine, su Telenova, realizzando anche alcuni simpatici spot pubblicitari. l’ultimo dei quali per la Banca San Paolo. L’esordio su un network nazionale ancora una volta grazie
ad Enrico Vanzina nella seconda metà degli anni ’80 per un film tv che sta realizzando per la Rai. Nicheli parte per Roma e viene subito scritturato, dopo la serie tv PROFESSIONE VACANZE, è la volta del film tv è I RAGAZZI DELLA TERZA C, prima serie nel 1987, grandissimo successo, cui seguono altre edizioni nel 1988 e nel 1989, praticamente un culto degli anni ’80. Nicheli interpreta il ruolo del sciur Zampetti, il commerciante di salumi, padre della vamp della classe, con la sue battute proverbiali entrate nel linguaggio comune: “l’idea mi esalta”, “cerca di stare in campana”, “Zampetti è un nome che è un simbolo, è un nome che incute rispetto”, “negativo”, “esatto”. e “il Zampetti” è il suo terzo nomignolo. Altra serie tv è TUTTI IN PALESTRA. Nicheli incarna la quintessenza della milanesità nelle commedie della Milano da bere degli anni ’80 è adorato dai giovani rampanti degli anni ’80, ma anche i ragazzi di oggi che lo conoscono (e lo adorano) grazie a youtube e alla rete. Fra le sue proverbiali battute: “Esatto!”, “L’idea mi esalta”, “La libidine è qui: sole, whisky”, “Taac”. Per tutti è il commendatore “sborone” che ostenta parlata giovanile, diviso fra moglie, amante e fabbrichetta, razzista, donnaiolo, abbronzatura perenne e vacanze invernali a Cortina e vacanze estive in Sardegna. Anche negli anni ’90 Nicheli interpreta una serie lunghissima di nuove commedie all’italiana: OCCHIO ALLA PERESTROIKA di Castellano e Pipolo (1990), ABBRONZATISSIMI di Bruno Gaburro (1991), ANNI ’90 di Enrico Oldoini (1992), ANCHE I COMMERCIALISTI HANNO UN’ANIMA di Maurizio Ponzi (1994), SPQR di Carlo Vanzina dove interpreta la parte di Seneca (1994), VACANZE DI NATALE ’95 di Neri Parenti (1995). Dopo avere interpretato il film-tv FAVOLA per la regia di Fabrizio De Angelis, il ritorno al cinema: GRATTA E VINCI (1996), LE FINTE BIONDE di Ferruccio Castronovo (1996), PANAREA di Pipolo (1997), CUCCIOLO di Neri Parenti (1998), FANTOZZI 2000 LA CLONAZIONE di Neri Parenti (1999).
Con il nuovo millennio, complice l’ondata di nostalgia e di revival anni ’80 Guido Nicheli, che ha sostituito il defunto Ugo Bologna nel ruolo del cumenda, fanno diventare Guido Nicheli un’icona, nascono persino dei fans club. Nicheli compare al cinema in VACANZE SULLA NEVE per la regia di Carlo Vanzina, nella fiction di Canale 5 MA IL PORTIERE NON C’E’ MAI per la regia di Giampiero Ingrassia, e a QUELLI CHE IL CALCIO condotto da Simona Ventura in qualità di inviato del Milan deliziando il pubblico con alcune delle sue battute. Poi ancora tv locali: Telenova, Telemarket ed altre emittenti locali bresciane. Nello squallore delle attuali televendite (o telepromozioni) la sua gestualità unita e la sua parlata tipicamente lombarda rendono gradevoli tali promozioni che sembrano piccoli sketch. Nel 2006 Nicheli è nel cast di VITA ESMERALDA per la regia di Gerry Calà, colonna sonora di Gianni Drudi. Trasferitosi a Zelata di Bereguardo vicino a Pavia, un anno prima della sua scomparsa era stato intervistato da Alessandro Dell’Orto per la sua rubrica SOGGETTI SMARRITI del quotidiano LIBERO, colpito dal fatto che sul campanello di casa c’era scritto Dogui, così il nostro aveva risposto: “E’ l’anagramma di Guido, easy, semplice, no? Un modo di parlare che uso per non farmi capire. Se dico lafi stoque significa fila questo. Se dico neca significa cane. La nabambi è la bambina. Vediamo se ha capito: le ghe-fi cosa sono?” “Belle donne”. “Negativooo. Sono le fighe, senza voler essere volgare. Parlare in questo modo è una delle caratteristiche del cumenda”.
Guido Nicheli è morto il 28 ottobre 2007 all’ospedale di Desenzano del Garda per un ictus. Una delle sue ultime apparizioni televisive è stata nell’ambito del talk-show VICINI DI CASA in onda su Telenova, programma prodotto da Ruggero Muttarini e condotto da Cesare Cadeo, prima, e da Pinuccio Del Menico, poi. E proprio dietro le quinte di VICINI si chiacchierava. Guido fu molto contento quando gli fu offerta la possibilità di uscire dal ruolo del cumenda. Si parlò di lui come caratterista, come spalla di grandi attori del calibro di Diego Abatantuono, Massimo Boldi, Paolo Villaggio ecc. del personaggio del cumenda per il quale era noto nell’immaginario collettivo, ma si parlò poco del suo ruolo nel film SCEMO DI GUERRA di Dino Risi in gara al Festival di Cannes nel 1985. Lui invece amava ricordare questo ruolo (peraltro doppiato in siculo), era rimasto contento, ma anche imbarazzato, quando era stato avanzato un duplice paragone che proprio oggi, giorno della sua morte, è quanto mai attuale. Come il grande Walter Chiari, che aveva magistralmente interpretato il film ROMANCE per la regia di Massimo Mazzocco senza essere premiato, e che è ricordato per i suoi ruoli comici, così è stato anche per Nicheli. La mancata considerazione da parte del pubblico e della critica di Walter Chiari come attore drammatico fu anche l’ispirazione del film FESTIVAL per la regia di Pupi Avati, nel ruolo dell’attore drammatico un altro grande comico, Massimo Boldi ma altrettanto bravo in ruoli drammatici. Massimo Boldi che aveva avuto Nicheli come spalla e che lo ha ricordato.
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