E’ morto, colpito da ictus, al Policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato, il giornalista Guido Quaranta, storica firma parlamentare del settimanale L’Espresso. A darne la notizia è stato Marco Damilano, attuale diretto de L’Espresso, giornale che i grillini vorrebbero chiudere… Nato a San Francesco al Campo (Torino) il 18 giugno 1927, aveva iniziato la sua carriera di cronista parlamentare nel 1959 a Paese Sera, dove rimase per dieci anni per poi passare prima a Panorama e poi a L’Espresso. Nell’articolo scritto in suo ricordo dall’attuale direttore dell’Espresso, Marco Damilano, Quaranta viene descritto come un maestro nel raccontare i retroscena del Parlamento, grazie alla sua capacità di dare voce «anche ai militi ignoti del Transatlantico, i deputati comuni, i peones immancabilmente calpestati dalla volontà delle segreterie che li sovrastano, eppure pronti a colpire per certificare la loro esistenza».
Quaranta fu anche autore di diversi libri fra i quali ricordo: Ritratto di Presidenti con signora, Quelli del palazzo. Album della prima Repubblica, Non avrai altro Dio all’infuori di me. Ovvero dalla sgarbilatria alla sgarbiclastia, Due o tre cose che so di loro, Signor Sindaco. Interviste a 30 sindaci, Onorevoli colleghi, Scusatemi ho il patè d’animo : Il fior fiore delle imbecillità dei politici. Chissà cosa avrebbe pensato dei politici di oggi Quaranta cresciuto con la signorilità della prima Repubblica, sulla rapacità della seconda Repubblica e sulla rapacità. demagogia ed imbecillità dell’attuale governo.