Dell’opera di Omero abbiamo diverse versioni televisive cinematografiche, ne presentiamo alcune.
ULISSE film per la regia di Mario Camerini (1954) Attori: Kirk Douglas, Silvana Mangano, Anthony Quinn, Rossana Podestà, Franco Interlenghi, Elena Zareschi, Jacques Dumesnil, Evi Maltagliati, Alessandro Fersen, Mario Feliciani, Alberto Lupo. Mentre a Itaca Penelope (Silvana Mangano) tiene a bada i Proci, attendendo col figlio Telemaco (Franco Interlenghi) il ritorno del marito, Ulisse (Kirk Douglas) si sveglia sulla spiaggia dell’isola dei Feaci, incontra Nausicaa (Rossana Podestà) e, ritrovata la memoria, rievoca le sue peripezie (Polifemo; le Sirene; la maga Circe). Con una nave, messa a sua disposizione dal re Alcinoo (J. Dumesnil), riparte, approda a Itaca e liquida i Proci con una strage. Dall’Odissea (sec. VIII-VII circa a.C.) di Omero, il film italiano più costoso del dopoguerra, prodotto da Ponti-De Laurentiis per la Lux, con 7 firme (tra cui quelle di F. Brusati, Ennio De Concini, Ben Hecht, Irwin Shaw) in una sceneggiatura abilmente strutturata in flashback con qualche idea notevole (la stessa interprete – S. Mangano – per Penelope-Circe; il canto delle sirene con le voci camuffate di Penelope e Telemaco) e ottimi effetti speciali di Eugen Shüfftan. La fotografia è di Harold Rosson. Modellato sulla misura del suo interprete hollywoodiano, l’eroe è atletico e scattante, sprezzante di ogni superstizione, avido di conoscenza, diviso tra la curiosità del mondo e il bisogno di sicurezza, di famiglia. Altri film dal poema omerico: L’Odissea (1911) di Francesco Bertolini e Adolfo Padoan (1925 metri); Odissea (1968), sceneggiato TV in 8 puntate di Franco Rossi, in cooperazione con la TV francese, tedesca e la Jadran iugoslava, protagonista Bekim Fehmiu. Ne fu fatta un’edizione cinematografica di 106 minuti: Le avventure di Ulisse.(Dal DIZIONARIO DEI FILM di Morando Morandini).
L’ODISSEA. Sceneggiato da domenica 24 marzo 1968, ore 21,05, programma nazionale. Regia di Franco Rossi (l’episodio di Nausicaa è stato girato da Piero Schivazzappa).
Redazione sceneggiatura: Giampiero Bona, Vittorio Bonicelli, Fabio Carpi, Luciano Codignola, Marco Prosperi, Renzo Rosso.
Interpreti: Bekien Fehmiu, Irene Papas, Marina Berti, Ranauld Verley, Scilla Gabel, Barbara Gregorini, Costantin Nepo, Marcella Valeri, Otto Alberti, Maurizio Tocchi, Fausto Tozzi, Stefanella Giovannini, Juliette Mayniel, ;Mimmo Palmara, Enzo Fermonte.
Scneografia: Luciano Reccieri.
Costumi: Dario Cecchi.
Musiche: Carlo Rustichelli.
Traduzione: Rosa Calzecchi Onesti.
La trasposizione sul piccolo schermo del poema di Omero impegna le televisioni italiana, francese e tedesca in una coproduzione (realizzata da Dino De Laurentis) che diventa prototipo delle grandi collaborazioni su scala mondiale. Di caratura mondiale anche il cast, che da volto e voce ai personaggi storici: Ulisse (Femieu), Penelope (Papas), Telemaco (Verley), Elena (Gabel), Nausicaa (Gregorini), Polifemo (Burke), Menelao (Tozzi) e Circe (Maynel). Le otto puntate (di cui le ultime due trasmesse entrambe il 5 maggio) dell’ambizioso e spettacolare kolossal, letteralmente filmate, rappresentano un grande sforzo produttivo per la Rai. Nella “lotta fra Omero e la tv” come l’ha definita il critico Giovanni Perego, si smarriscono la complessità e il vigore del capolavoro letterario, i continui rimandi, le “odissee” interne all’Odissea; il potere evocativo della poesia omerica che si coglie nei versi declamati in apertura di ogni puntata da Giuseppe Ungaretti, si perde fin dalle prime scene. Le semplificazioni, talvolta persino rozze e ingenue, e la frettolosità con cui è girato lo sceneggiato, a dispetto della potente macchina organizzativa che lo sostiene, si traducono in una narrazione lenta, fredda, disordinata e a tratti irreale. Nausicaa, figlia di re, e le sue ancelle non sono in fondo che delle belle e gentili lavandaie. Lavano e stendono lenzuola. La poesia di Omero consiste nel trasformare delle lavandaie in principesse. In queste riduzioni si fa il viaggio a ritroso: la poesia dei riduttori consiste nel trasformare delle principesse in lavandaie, nel mostrare che quelle principesse non erano che delle belle e gentili lavandaie. L’unica zona dove la riduzione non si dà a una smitizzazione neorealistica è la beltà delle donne (Achille Campanile). L’Odissea ha comunque segnato una svolta nella produzione sceneggiata della Rai sotto il profilo dell’impegno economico e della coproduzione estera e ha regalato un notevole successo di pubblico, con una media di 16,6 milioni di telespettatori a puntata.
Da Aldo Grasso GARZANTINA DELLA TELEVISIONE
L’ODISSEA di Beppe Recchia (fiction in due puntate, Canale5, regia di Beppe 1991) con: Umberto Smaila, Franco Oppini, Nini Salerno, Andrea Roncato, Moana Pozzi, Teo Teocoli, Mauro Di Francesco, Gerry Scotti, Sabrina Stilo, Corinne Clery, Maurizio Seymandi, Sylva Koscina, Eva Robin’s, Francesco Salvi, Sergio Vastano, Gigi Sammarchi, Wendy Windham, Giorgio Bracardi, Enzo Braschi, Ric e Gian. In onda il 13 dicembre e il 20 dicembre 1991. Si tratta naturalmente di una parodia del capolavoro di Omero.