I Romans

La storia dei Romans sarà ricostruita da Daniele Montenero (nella band dal 1975) mercoledì 31 luglio alle ore 17 su Radio Blu Italia, per ascoltarci cliccate

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Complesso formatosi nel 1959 per iniziativa di un gruppo di studenti romani: di ragioneria Renato Lodispoto (già membro dei The Happy Firends), Ingazio Polizzy Carbonelli, Alberto Cori, Diego Petrera e dello studente di liceo classico Augusto di Roma Claudio Natili. Il nonno di Claudio, Alvise Natili era autore di testi classici i della canzone napoletana come Aggio perduto ‘o suonno e Palombella e di canzoni in italiano come il successo di Luciano Tajoli Mimosa), quindi musica in casa fin da giovane. Il gruppo inizia ad esibirsi nei locali più noti della capitale, ma anche fuori Roma, nell’estate 1960 suonano in Sicilia nel loro primo repertorio ci sono delle cover e delle canzoni scritte da Ignazio Polizzi e Claudio Natili.
Ricorda Claudio Natili, l’unico superstite della formazione originaria: “Il primo contatto serio fu al Florida, un night club, allora, fra i più rinomati della capitale, e (visto da quello che spendeva di Dom Perignon, 300.000 lire a sera, ad occhio e croce 10.000 euro di oggi!) possiamo dire “sostenuto” dal re Faouk: un sovrano spedito a godersi gli ultimi anni della sua vita in Italia; i Romans, con un contratto di 12.500 lire a sera potevano ben dire di essere finanziati lautamente da un “governo straniero”. Il Florida si trovava in via Capo le Case, a quei tempi via famosa anche per una di quelle case che dovettero poi chiudere i battenti a causa della legge Merlin… Strani quei tempi… coesistevano tranquillamente, uno accanto all’altro due locali dove si consumava a piacere…. la differenza stava che nel primo entravano re in esilio e industrialotti della capitale, nell’altra la classe operai che una volta al mese, o giù di li, poteva permettersi di entrare in Paradiso…. Oggi il Florida non esiste più, al suo posto hanno aperto una banca… due maniere diverse di toglierti i soldi. Quattro mesi di contratto al Florida mi fecero decidere che il mio avvenire era la musica. All’epoca si suonava dalle 22 e si andava avanti fino alle 4 del mattino. Al liceo si entrava alle 8,30 e si dormiva fino a mezzogiorno. Questo accadde a me e così dovetti lasciare. Ancora ricordo la faccia allibita della prof. di greco quando le dissi che lasciavo alle soglie del diploma; in un primo momento mi prese per pazzo, poi, quando seppe che guadagnavo 4000 lire al giorno, mi chiese se avevo una chitarra anche per lei… Iniziammo ad esibirci anche allo Shecker dove c’erano, fra gli altri, Tony Dallara, Don Marino Barreto jr., Peppino Di Capri, Fred Bongusto ed altri. Come orchestra da ballo eravamo diventati una garanzia. I gestori dei locali di Roma facevano a gara per scritturarci: Rupe Tarpea, le Grotte del Piccione, il Pipistrello, il Kit Kat, il Capirccio, Club 64, noi crescevamo, e con noi cresceva l’agenzia del buon Paolino Tagliaferri, che nel frattempo entrando in società con il più famoso Marchese Antonio Gerini era diventato, nel campo artistico, uno dei big della capitale, fu lui a portarci al Capanno, uno dei locali più famosi d’Italia… situato sul lago di Paola, la località più bella di Sabaudia (S.Felice Circeo) frequentato dai big della capitale, in quel periodo persino dai reali del Belgio. Fra i nostri fan c’erano Maurizio Arena, Lorella De Luca, Renato Salvatori, Maurizio Merli e tanti altri personaggi del gossip dei favolosi anni ’60. All’Hilton di Roma accompagnammo Don Marino Barreto jr. in uno dei suoi più grandi successi, Angeli negri… Il regista Alfredo Giannettini nel film L’automobile con Anna Magnani e Massimo Ranieri, doveva girare una scena in un night club, ci telefonò a casa e disse: ragazzi devo girare una scena al Capriccio e non la giro se non siete voi… Naturalmente era una battuta, ma il giorno dopo andammo sul set dove ci fece cantare una delle nostre canzoni…”
Chiamato alle armi Lodispoto il suo posto viene preso da Alfredo Dentale. Notati da Ezio Leone, direttore artistico della Saar, incidono un 45 giri, La tua mano, scritto da Mogol e Gino Paoli, le vendite però non sono incoraggianti, quindi cambiano genere: “Con La tua mano vendemmo 10.000 copie, oggi sarebbe un successo strepitoso, ma negli anni ’60 (quando successo era tale con almeno 700.000 copie)questa cifra per i dirigenti della Jolly ifu un disastro. Mr. Guerler, proprietario della Jolly, volle darci un’altra possibilità… che sciagurato….” I Romans incidono altri 45 giri: My love is dead/Non vuoi ballare il twist, La tua mano/Nani e pigmei e Habibi twist/Basta un pensiero. Intanto Polizzy viene sostituito da Dino Scollo, lascia il gruppo anche Petrera sostituito da Rino De Lucia, con la nuova formazione il gruppo inizia ad esibirsi con successo in tournèe in Italia e all’estero. Alberto Carish li nota e li fa incidire per la Mcr, inizia la collaborazione con il maestro Renato Martini che scrive per loro nuove canzoni. Nel 1963 incidono Con te sulla spiaggia che ha lo stesso titolo ma non è una cover del brano di Nico Fidenco. Nel 1966 Romans incidono il 45 giri Guarirò/La ballata di un cuore, nel 1967 Cori lascia il gruppo, per ritirarsi dal mondo dello spettacolo (diventerà amministratore di una casa di riposo per anziani); viene sostituito però non da un saxofonista ma da un secondo chitarrista di origine siciliana, Ninni Carucci, che rimane solo un anno per entrare poi ne I Gatti Rossi, gruppo che accompagnerà per un certo periodo Gino Paoli.   Al suo posto un nuovo saxofonista, Umberto Benny (proveniente da una famiglia di musicisti con il padre Rolando violoncellista, ed il fratello Carlo fisarmonicista), che però decide in breve tempo di formare un gruppo suo, convincendo Scollo e De Lucia a seguirlo (il gruppo suonerà fino al 1988 esibendosi in tutta Europa).
romans 2Nel 1967 si classificano al terzo posto nella quarta edizione del Festival delle Rose, interpretando in abbinamento con Lara Saint Paul la canzone Il pieno, che viene pubblicata come Lato B del disco contenente la versione della cantante eritrea, per la sua casa discografica, la CDI, esce anche il 45 giri Finisce il mondo/Come amici,
Natili e Dentale contattano a questo punto nuovamente Ignazio, la cui carriera solista con la Celson non è andata a buon fine e che continua ad esibirsi nei locali: Polizzy decide di tornare nel gruppo e porta con sé il batterista Gianni Mennuni, proveniente da I Faraoni, ed è questa formazione a quattro che registra la sigla della trasmissione televisiva Qui ci vuole un uomo, la canzone Un uomo come me scritta da Leo Chiosso e Marcello Marchesi per il testo e da Gorni Kramer per le musiche.
Scaduto il contratto con la MRC, i Romans passano alla Miura, una nuova etichetta, con la quale pubblicano altri due singoli (il primo contenente Finisce il mondo (insieme a noi), con testo di Leo Chiosso e musica di Arrigo Amadesi e Renato Martini) e scrivono canzoni per altri artisti della loro casa discografica (tra cui Le tue lettere per Mau Cristiani, che partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera nel 1969, poi vengono contattati dal maestro Gino Mescoli, che li porta alla Style. Con la nuova etichetta pubblicano in un anno ben cinque 45 giri (il primo, Nel fondo di un bicchiere, esce in contemporanea con l’ultimo per la Miura, Lucy Lucy) ed il primo 33 giri, Gente qui gente là, che racchiude alcuni di questi brani più degli inediti.
Nell’estate del 1971 riscuotono un buon successo con Sole sole mare mare, tipica canzone estiva con la quale avrebbero dovuto essere in gara ad Un disco per l’estate, che in quegli anni dopo il Festival di Sanremo era la manifestazione più importante. Sole sole mare mare aveva tutte le caratteristiche per sfondare ma all’ultimo venne preferito un certo Lionello, un cantante che era stato già inserito l’anno prima nella stessa manifestazione con discreti risultati: “Sole sole mare mare – ricorda Natili – non andò male, sono sicuro che fossimo andati a Un disco per l’estate avremmo sfondato con un anno di anticipo”. La partecipazione sfumò, ma l’appuntamento con la celebre manifestazione era stato solo rinviato. All’inizio del 1972 Menunni, per alcuni contrasti con Alfredo Dentale, lascia il gruppo (entrando come batterista nel complesso di Little Tony), e viene sostituito da Alberto Catani; contemporaneamente il gruppo torna ad essere un quintetto, con l’ingresso di Antonio Coclite, proveniente dai Roll’s 33, che diventa presto il cantante principale del gruppo.
romans 3Il discografico e cantante Bruno Pallesi li contatta e propone lororomans 4 un contratto con la sua etichetta, la Polaris: con il primo 45 giri partecipano a Un disco per l’estate, e Voglia di mare (scritta da Polizzy e Natili insieme a Pallesi e a Renato Martini) ottiene finalmente il grande successo, portando i Romans ai primi posti della hit parade e diventando una delle canzoni più vendute dell’anno. Il successo si ripete con Anyway, Mille nuvole e soprattutto Caro amore mio, che partecipa al Festivalbar nel 1973 e che dà il titolo al loro secondo album.
Nel 1974 I Romans tornano a Un disco per l’estate con Il mattino dell’amore, ricorda sempre Claudio Natili: “alle selezioni radiofoniche, dove il pubblico da casa era chiamato ad esprimere le proprie preferenze, il mattino dell’amore era uno dei brani più votati. Nei punteggi che avrebbero dovuto portare in finale i primi quattro brani il nostro risultava sempre al quarto posto. Eravamo preceduti solo dal Guardiano del Faro e da Mino Reitano… Noi sempre attaccati a loro, gli altri staccati di qualche migliaio di punti. Nell’ultima trasmissione radiofonica, quella che avrebbe deciso le quattro canzoni finaliste, i funzionari Rai, d’accordo con le maggiori case discografiche, per lo scontro finale, divisero tutte le canzoni in due gironi. I Romans furono messi nel girone dove avevano sempre spadroneggiato Reitano ed Arduini, e dato che con loro eravamo sempre risultati terzi si profilava per noi una sonora sconfitta, con conseguente uscita dalla finalissima. Mettemmo al corrente il discografico, ma subito capimmo che non c’era nulla da fare. Le grandi case discografiche avevano deciso così. I concorrenti del girone A dovevano concorrere fra loro, quelli del girone B con quelli del girone B, e così andarono in finale e così andarono in finale il Guardiano del Faro e Mino Reitano per il girone A, Albano e i Camaleonti per il girone B, e pensare che questi ultimi li avevamo sempre distanziati di 3000/4000 voti…”

romans 10Sempre nel 1974 esce l’album Quando una donna, e l’omonimo 45 giri il successo dell’inverno 1974. Nel 1975 tornano a Un disco per l’estate con Stiamo bene insieme, che diventa una delle loro canzoni più note, Polizzy e Natili hanno un’idea geniale su una canzone, Tornerò, e la espongo agli altri membri del gruppo: “sentite questo brano… secondo noi sarà un sicuro successo”, ricorda Natili a quasi quarant’anni di distanza: “in quel periodo avendo già in classifica Stiamo bene insieme, il nostro discografico non valutò l’importanza di incidere questa canzone, così decidemmo di regalarla ad altri. Quando il brano in questione pochi mesi dopo era in testa alle classifiche di mezzo mondo ci eravamo resi conto di che razza di autogol c’eravamo resi protagonisti. Tutti, dai discografici, editori e amici musicisti, si chiedevano come mai un brano composto dai Romans era stato regalato ad altri.”. E così Tornerò viene interpretata dal gruppo dei Santo California, il brano resta per ben 21 settimane in classifica, la maggior parte nelle prime cinque posizioni. Quindi viene interpretata da grandi artisti internazionali, il brano conquista l’Europa intera e riesce persino a varcare l’oceano, fra le cover ci sono anche quelle di Tom Jones in Inghilterra e Mirelle Mathieu (Aprends moi) in Francia, Michael Holmes, Karen Cherli, Engebel Humperdinck, Pupo, Il Giardino dei Semplici, Amanda Lear, La Quinta faccia, Albano ed altri fra i quali un gruppo messicano che l’ha recentemente interpretata. Tornerò, scritta da Polizzi e Natili diventa un successo internazionale, un’evergreen. Intanto se ne va Coclite che decide di intraprendere la carriera da solista, al suo posto arriva come cantante Daniele Montenero Aloisio.
romans 12Con il nuovo cantante, i Romans passano alla Yep, per cui pubblicano un altro grande successo, Coniglietto, che arriva fino al quarto posto dei dischi più venduti, esce l’album Promesse d’amore, cui seguono l’album I ricordi più belli del nostro amore e il 45 giri Mi mancherà. Un’altra canzone scritta da Polizzy e Natili, Al piano bar, viene incisa ed interpretata in maniera magistrale dal duo Juli e Julie ed inserita nel loro album Una storia d’amore. Nascono così successi come: Una storia d’amore (cantata da Juli & Julie), Chi sono io (Franco Califano), Un angelo (Flavia Fortunato), Quando incontri l’amore (Milk and Cofee), Ave Maria no no (Santo California). Segue un periodo di crisi per il gruppo, non per motivi artistici ma per vicissitudini discografiche: i Romans decidono infatti di aprire una casa discografica, la Lovers, con cui pubblicano un album ed il 45 giri La mia donna: ma la vecchia etichetta, la Polaris, da un lato pubblica un disco con due brani tratti dall’album del 1974, dall’altro li denuncia per inadempienza contrattuale, e la vertenza blocca così, di fatto, le nuove uscite discografiche (oltre che causare la chiusura dell’etichetta). Gianni Boncompagni viene loro in aiuto, e decide di produrli per l’etichetta di sua proprietà, la Bus, distribuita dalla CGD: l’album pubblicato, I ricordi più belli del nostro amore, arrangiato dal maestro Paolo Ormi, è uno dei migliori della produzione del gruppo, ma esce proprio nel momento in cui Boncompagni rompe il contratto di distribuzione con la CGD, che di fatto ritira dal mercato tutti i dischi della Bus. Come se non bastasse, la Yep immette sul mercato un 45 giri con due provini risalenti a due anni prima. Boncompagni li mette in contatto con Flavio Carraresi, che li porta alla RCA Italiana: ma essendo ancora in corso le vertenze legali, Io tu e Santana non può essere pubblicato con il loro nome, ed esce quindi a nome “Orizzonte”.
Finalmente nel 1980 riprendono a pubblicare dischi con il loro nome, ed esce un Q disc con quattro brani e l’anno successivo un nuovo album: ma i risultati commerciali sono deludenti. Escono gli album Ho bisogno di te (1980) e I Romans (1981).
Nel 1982 il gruppo sfiora il Festival di Sanremo con Ho bisogno di te, il brano viene inserito fra i quattordici brani papabili per la finale, ma poi viene escluso inspiegabilmente pochi giorni dopo, il brano partecipa comunque al concorso Cento città mediante il quale i cantanti giravano per cento radio locali a presentare i loro brani che poi erano votati dai radioascoltatori. Nello stesso periodo Polizzy e Natili, insieme a Flavio Carraresi, si dedicano alla scrittura di sigle televisive per i cartoni animati.
Carraresi produce ancora un 45 giri nel 1982, Amerò, e di lì a poco muore di un mare incurabile; il gruppo sospende per qualche tempo l’attività, pubblicando ancora un 45 giri alla fine del decennio ed una raccolta con nuove incisioni dei loro successi l’anno successivo. Nel 1990 esce l’album Traghettando.
Natili nel frattempo ha lasciato il gruppo per dedicarsi ad una sua attività quella di autore televisivo e teatrale, nonchè di autore di colonne sonore: a partire dal 1992 scrive per il Puff, il Teatro Cabaret di Lando Fiorini e per molti altri, fra i quali Lino Banfi, Enrico Montesano, Carmen Di Pietro, Maurizio Mattioli, Martufello ed altri. Scrive anche commedie (una delle quali si è aggiudicata il primo premio nazionale Armando Cafaro per un testo teatrale comico): La vera storia del Conte Tacchia (autore si testo, regia e musiche), Spicchi di vita (2000), Fantasticando… un pò per ridere (2002), Un furfante, due cretini e il conte Zio (2004), E vissero felici e… scontenti (2005), La villa dei famosi (2006), Perchè capitano tutte a me (2007), Giulietta ti presento Romeo ovvero questa sera si recita Shakespeare (2008) e la recente Quelli del piano di sopra. Natili è anche autore di colonne sonore quali Il miele del diavolo per la regia di Lucio Fulci, I 5 della quadra speciale per la regia di Mario Bianchi, di sceneggiature cinematografiche (Compromesso mortale e Il risveglio dello scorpione) con la Eagle Pictures e Hammamet Village regia di Nini Grassia e direttore artistico di una compagnia teatrale, nella commedia musicale Una cavalleria non proprio rusticana ha interpretato il ruolo di Don Vito Corleone. Come autore televisivo firma per Rai Uno Saint Vincent La grande festa dell’estate (presentato da Lino Banfi), Il gioco più bello del mondo (Gabriella Carlucci), Occhio al biglietto e Una fortuna (Valerio Merola), per Mediaset firma Notte blu (serata evento ad Alberto Tomba presentata da Gerry Scotti e Claudia Koll) e Avanti un altro (spettacolo cabarettistico presentato da Pippo Franco).
Il gruppo si scioglie a seguito della morte di Flavio Carraresi e di Ignazio Polizzy Carbonelli: “ci rivedemmo in quel triste mattino del funerale – ricorda Natili – riproponendoci che prima o poi avremo ripreso a suonare insieme. Nessuno di noi immaginava che quel prima o poi sarebbe durato qualche anno. Un giorno mi chiamò Daniele e mi disse: Claudio… ci staresti a rimettere su i Romans?…. Si potrebbe vedere… Alfredo che fa?… Alfredo no, è intenzionato a lasciar perdere, recentemente ha problemi di cuore, cinque by pass. E Alberto? Non si è mai fatto sentire e non conosco neanche il suo numero telefonico… Ci sei rimasto tu… Che fai? Da quando è venuto a mancare Ignazio non tocco più la chitarra. Neanche l’ho più voluta guardare…. Però… ci si può sempre provare”.

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Con il nuovo millennio, Daniele Monternero Aloisio e Claudio Natili hanno riformato i Romans con altri musicisti, riprendendo a suonare dal vivo e ad incidere. L’attuale formazione è composta da Daniele Montenero Aloisio (membro del gruppo dal 1975), Claudio Natili (fondatore del gruppo), Vincenzo Gnesutta (entrato nel 2006), Cesare Di Meglio (entrato nel 2006), Stefano Vittozzi (entrato nel 2009) e Marilena Striano (entrata nel 2006). Nel 2002 esce il cd Un momento di più. Nel 2006 Tornerò è stata premiata a Los Angeles dall’Ascab Claudio Natili ritira il premio come autore. Il 17 aprile 2013 Claudio Natili ha ricevuto dall’Università La Sapienza di Roma ha ricevuto una medaglia d’oro per la sua “straordinaria ed apprezzata personalità musicale che l’ha portato a conseguire successi nazionali ed internazionali nonchè per la profonda passione pe la musica leggera”, però ho giustamente dovuto precisare: “adesso Polizzy mi guarderà da lassù e giustamente dirà: “aho la canzone l’abbiamo scritta in due e i meriti ora te li prendi tutti i meriti, dedichiamo questo premio a Polizzy”.
I Romans sono anche tornati in televisione nel programma d’intrattenimento musicale “MilleVoci”, di Gianni Turco, ottenendo grande consenso del pubblico televisivo. Sempre nel programma MilleVoci, nel 2013 hanno lanciato un nuovo brano che parla della gioventù attuale dal titolo “Ragazzi soli”. Sempre nel 2013 I Romans sono scelti da Paolo Sorrentino quali rappresentanti dei gruppi anni ’70 per il film LA GRANDE BELLEZZA Premio Oscar. Nel 2016 i Romans sono fra gli interpreti di Stile italiano, canzone scritta come sigla del programma radiofonico Stile italiano la storia della canzone italiana raccontata dai suoi protagonisti condotto da Massimo Emanuelli.

Nell’estate 2013 Claudio Natili è ospite di STILE ITALIANO LE ESTATI CANORE ITALIANE RACCONTATE DA MASSIMO EMANUELLI E DAI SUOI OSPITI e ripercorre la storia dei Romans.

Ascoltate in podcast la puntata di STILE ITALIANO con ospite Claudio Natili.

Il 25 gennaio 2014 presso l’aula magna del Liceo Manzoni di Milano a Claudio Natili e a Daniele Silvio Aloisio del gruppo dei Romans è stato conferito l’attestato di benemerenza STILE ITALIANO quali ambasciatori della musica italiana nel mondo. Daniele dei Romans (unitamente a Franco dei Beans, Pietro dei Santo California, Gianfranco del Giardino dei Semplici e Flora Contento) è una delle voci che interpretano Stile italiano, brano scritto come sigla della trasmissione Stile italiano la storia della canzone italiana raccontata dai suoi protagonisti.

Claudio Natili e Renato Montenero ricevono l’attestato STILE ITALIANO quali ambasciatori della canzone italiana nel mondo, foto di gruppo: I Romans con Massimo Emanuelli (ideatore e conduttore della trasmissione STILE ITALIANO LA STORIA DELLA CANZONE ITALIANA RACCONTATA DAI SUOI PROTAGONISTI), Gianfranco Guarnieri (presenza fissa di STILE ITALIANO con le sue imitazioni), Toni Santagata (altro premiato), lo staff di Radio Amore Campania, ed altri amici di Talent Radio, Radio Mare Italia Network, Radio Free ed altre emittenti che mandano in onda STILE ITALIANO.

Altri momenti della finale del premio STILE ITALIANO: I Romans con Alessandro Guardabassi, figlio di Giancarlo Guardabassi, mitico dj di Radio Rai, conduttore di Dischi Caldi, Hit Parade e del Festival di Sanremo 1976, da 40 anni editore di Radio Aut Marche. I Romans con Maurizio Seymandi.

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Milano: 25 gennaio 2014 aula magna del Liceo Manzoni, finale della prima edizione del premio STILE ITALIANO che ha visto i Romans trionfatori fra i gruppi

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I Romans con Paolo Sorrentino durante le riprese del film Oscar “La Grande Bellezza”.

Ascolta l’intervista rilasciata da Claudio Natili a Massimo Emanuelli nell’estate 2013

La storia dei Romans sarà ricostruita da Daniele Montenero (nella band dal 1975) mercoledì 31 luglio alle ore 17 su Radio Blu Italia,

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PREMIO GIGI VESIGNA 

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