E’ morto Carlo Tognoli, non solo un grandissimo sindaco di Milano, ma anche un grande ministro, un grande politico, un amico. Molti sono i ricordi che mi tornano alla memoria, infiniti, ai tempi durante i quali era sindaco ero troppo giovane, solo successivamente, pur non avendo avuto l’assiduità di frequentazione come con il suo predecessore Aldo Aniasi e il suo successore Paolo Pillitteri, lo conobbi personalmente quando non era più sindaco. Iniziammo a vederci spesso negli anni ’90 quando iniziai a scrivere una storia di Milano attraverso i suoi sindaci, Tognoli fu affabile, prodigo di consigli, di grande aiuto con testimonianze e fonti storiche. Ricordo che passeggiando per Milano quando un milanese lo riconosceva, erano passati molti anni dal termine del suo mandato, gli diceva: “buongiorno signor Sindaco”. Negli ultimi 22 anni ci si vedeva a convegni storici e culturali, Carlo era un signore, pur non manifestandolo aveva un aveva un profondo rammarico per l’imbarbarimento di alcuni costumi che aveva notato negli ultimi anni. Tanti sono gli altri ricordi ma mi fermo, ho tanta rabbia e dolore dentro.
In una Milano e un’Italia piena di omuncoli che pensano solo al proprio consenso elettorale alimentando la pandemia anziché arginarla, sempre per consenso elettorale, uomini come Carlo Tognoli mancheranno. Sono fiero Carlo di averti conosciuto, R.I.P. Carlo grazie di tutto.