
Emittente nata nel 1976 a Colleferro, frequenza 100,000 mhz, nel settembre 1980 si trasferisce a Roma, in vi Pratia 25 nella Borgata Finoccchio. Il suo primo staff romano è composto da Maurizio Lozzi, Daniela Di Re, Umberto Mostocotto (poi al Cis Viaggiare Informati), Simona Nigri ed Enzo Silvi. Maurizio Lozzi ricorda che “in pratica si trasmetteva dalla casa della proprietaria, Simona Marocco”. Successivamente l’emittente cambia sede ed editore, sede è trasferita in Pasquale Leonardi Cattolica nel rione Prati, editore è Maurizio Dionisi. Nel 1980 si affilia a Top 40. Nel 1987 cambia format, direttore musicale Riccardo Ricca, amministratore Simona Marcoco, speaker Cristina Tommei, Ciro Schillaci, Umberto Mostocotto (Mosti), Guido Cavalleri, Francesco De Vena, Michele Plastino, Cinzia Donti, Luciana Biondi, Silvio Piccinno, Annibale Grasso, Francesco De Vena, Daniela Pucci, Giampiero De Luise, Patrick Medani. Negli anni ’90 l’emittente viene rilevata dall’editore Piscopo, la sede si trasferisce ai Parioli, il responsabile è Roberto Brandolini. Fra i collaboratori Stefano Cipolletta, Francesco Maria Vercello, Daniele Colella, Luana Giannini Antonini, Claudio Moroni e Roberta Calce. Nel 2001 Radio Emme 100 Stereo si è fusa con Radio Vega ed è nata l’attuale Radio Mambo che propone musica latino-americana. Radio Emme rinasce il 10 settembre 2012, dopo 9 anni di assenza, trasmette sulla nuova frequenza dei 104.0 MHz con copertura di Roma e provincia.
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Dalla prefazione di Umberto Broccoli
“Non ho mai incontrato Massimo Emanuelli, ma ne conoscevo la competenza e la passione, ambedue dedicate alla radio. Da anni dietro ad un microfono, Emanuelli appartiene a quel gruppo di professionisti legati a questo medium antico e sempre nuovo, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile, semplice e non facile. Semplice, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile. Non facile per gli stessi motivi da non ripetere ancora una volta. Chi fa la radio deve costruire un percorso, elaborare un pensiero, immaginare come comunicarlo, fare in modo di trasformare le parole in immagini nella mente dell’ ascoltatore. È il teatro della mente nel quale chi ascolta è parte attiva esattamente come chi parla dietro a quel microfono. Chi ascolta è al tempo stesso scenografo, regista e autore così come lo è chi parla…. Oltre 1200 pagine, ma non è un po’ troppo lo spazio dedicato alla radio da Massimo Emanuelli. Sono pagine ricche, dense, documentate, avvincenti, precise, preziose, curiose, colorate, musicali, autobiografiche, leggere, coinvolgenti, interessanti e potrei andare avanti in positivo. Naturalmente Con parole mie.”
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