E’ ufficiale tre consiglieri leghisti lasciano il gruppo in Regione, vi è una serrata corte da parte di Letizia Moratti. Lo avevo anticipato giorni fa (basta avere ascoltato in radio, letto il mio blog, o vista la mia bacheca) come facevo a saperlo? Semplice parlo con le persone, non tifo, a differenza di alcuni elettori, analizzo. Letizia Moratti? Di lei (personalmente) non posso che dire bene, la ringrazio ancora per il 2006, poi abbiamo avuto alcune divergenze (capita, ma con l’età tutto si sopisce). Pierfrancesco Majorino? Contrasti nel 2006 (sempre democratici) poi nel 2011 e nel 2016 ci siamo trovati d’accordo. Quindi è sparito ma mi dicono si farà vivo staremo a vedere. Ribadisco a tutti che io faccio l’insegnante e il giornalista, non il politico. Poi mantengo (spero) rapporti civili e cordiali quasi con tutti i politici, soprattutto con quelli che mi sopportano e che abbiano il senso dello humor. Molto meglio certi politici che i loro tifosi esaltati.
Di Letizia Moratti ho dato un ottimo giudizio come Presidente della Rai (in riferimento alla radio)
L’AVVENTUROSA STORIA DELLA RADIO ITALIANA



Dalla prefazione di Umberto Broccoli
“Non ho mai incontrato Massimo Emanuelli, ma ne conoscevo la competenza e la passione, ambedue dedicate alla radio. Da anni dietro ad un microfono, Emanuelli appartiene a quel gruppo di professionisti legati a questo medium antico e sempre nuovo, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile, semplice e non facile. Semplice, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile. Non facile per gli stessi motivi da non ripetere ancora una volta. Chi fa la radio deve costruire un percorso, elaborare un pensiero, immaginare come comunicarlo, fare in modo di trasformare le parole in immagini nella mente dell’ ascoltatore. È il teatro della mente nel quale chi ascolta è parte attiva esattamente come chi parla dietro a quel microfono. Chi ascolta è al tempo stesso scenografo, regista e autore così come lo è chi parla…. Oltre 1200 pagine, ma non è un po’ troppo lo spazio dedicato alla radio da Massimo Emanuelli. Sono pagine ricche, dense, documentate, avvincenti, precise, preziose, curiose, colorate, musicali, autobiografiche, leggere, coinvolgenti, interessanti e potrei andare avanti in positivo. Naturalmente Con parole mie.”
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