

Il 6 ottobre 1924 partivano le trasmissioni dell’Uri (Unione Radiofonica Italiana) con un annuncio di Ines Viviani Donarelli si aprivano le trasmissioni ufficiali della prima stazione radio in Italia. E’ vero che l’anniversario cadrà nel 1924, ma già vi sono alcune iniziative in cantiere, da parte di Radio Rai e dell’eccellente direttore Roberto Sergio. Da anni scrivo di radio e mi è parso doveroso dedicare ben due volumi (a dire il vero sarebbero stati ancora di più ma già la mole è alta, 1200 pagine) sull’ormai centenaria storia della radio in Italia. Anzi più che centenaria, parto infatti dai primi esperimenti di Guglielmo Marconi, dal dibattito parlamentare in età giolittiana sulla radio pubblica o privata, all’Araldo Telefonico. Quindi oltre i 100 anni…. URI, poi dal 1929 EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche), quindi, nel 1944, della RAI (Radio Audizioni Italiane, poi RAI-TV). Il tutto fino ai nostri giorni, attraverso le trasmissioni, i palinsesti, i conduttori, i registi, i direttori, i fonici e tutti coloro che hanno contribuito alla storia della radio. Spazio anche agli eventi di cronaca e di costume raccontati via radio e alle canzoni lanciate dalla radio. Il 90% dei volumi è dedicato logicamente a Radio Rai, ma vi sono finestre sulle emittenti straniere ascoltabili in Italia (Radio Montecarlo, Radio Capodistria, Radio Monteceneri, cioè la Radio della Svizzera Italiana), Radio Luxembourg, Radio Caroline, Radio Veronica. E, con il 1976, per alcune radio locali pioniere che ruppero il monopolio, nonché, con la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90, finestre sui network privati. Alla fine vi è anche un indice biografico di persone e trasmissioni, si va dalla A (esempio Renzo Arbore, Enrico Ameri) alla Z (Sergio Zavoli, Guglielmo Zucconi), da Alberto Sordi racconta a Zapping. La storia si sviluppa da Luigi Ranieri e Maria Luisa Boncompagni (rispettivamente direttore e annunciatrice dell’Araldo Telefonico) e arriva fino a Roberto Sergio e Luca Barbarossa (rispettivamente attuale direttore di RadioRai ed eccellente speaker di Radio2 Social Club).
In merito alle emittenti private anche locali saranno argomento dei successivi volumi, ripeto i primi due sono dedicati quasi interamente a Radio Rai, mi pare doveroso visto che le altre emittenti ci sono da 55 anni mentre l’azienda radiofonica di Stato da oltre 100, poi molte emittenti locali (citate in altri volumi) durarono lo spazio di un mattino (ma non le ho scordate). Ritengo sia utilissimo per chi ha fatto radio 50 anni dopo, conoscere la storia di chi c’era prima.
Con il mese di gennaio 2023 i volumi, presentati in anteprima a Bookcity Milano, saranno presentati a Roma, Genova, ancora a Milano e in altre città italiane. Al momento potrete ordinare i volumi nelle librerie o sulle piattaforme online, in primis rivolgendovi alla casa editrice.
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