NEW RADIO CORPORATION

L’emittente nasce a Milano nel 1976 il 3 maggio 1976 per iniziativa dei fratelli Enrico (Chicco) e Davide (Dido) Grecchi. La sua sede è in una mansarda in via Leon Battista Alberti a Milano, irradia i suoi programmi dagli 88,450 MHz, copre tutta la città e l’hinterland nord. Il palinsesto propone: musica anni ’60, dediche (Do it yourself), un programma funky (“by Dido funky dj”), sport (con una Gialappa’s che muoveva lì i primi passi radiofonici), country e musica progressiva. Come ricorda il portale Radio Jurassico, “Il prodotto già mostrava una discreta professionalità, sia pure “in nuce”: fra le voci c’era quel Daniele Davi che sarebbe poi diventato uno dei protagonisti del primo “boom” dell’allora Radio Studio 105 (oggi Radio 105)”. Scrive Massimo Lualdi: “La diffusione del segnale è buona: diffusa con 4 dipoli dal lastrico del palazzo di Via Alberti, copre discretamente tutta Milano e la provincia a nord. Ma non basta, l’anima imprenditoriale della radio, Enrico Grecchi, è lungimirante e capisce subito che il periodo delle radio libere, destrutturate ed amatoriali, avrà vita breve: occorre presidiare velocemente l’etere con prodotti professionali sia sul piano tecnico che contenutistico. Così, Grecchi inizia a far promozione per far conoscere la radio. Ricorda Carlo Mantovani, il più grande produttore di adesivi delle radio libere lombarde in tutti gli anni ’70 e ’80: “Facevo tutt’altre cose, quando cominciai ad interessarmi dell’eventualità di stampare adesivi. Con le radio nessuno ci voleva lavorare: non c’era fiducia ed era poca cosa. C’era solo Radio Milano International che faceva ordini di un certo interesse, ma erano comunque commesse da 1.000 pezzi alla volta. La svolta l’ho avuta incontrando New Radio Corporation: c’erano Chicco Grecchi e Mario Rasini e fece scalpore il loro ordine di “ben” 5.000 pezzi” (Millecanali 230/1994). Oltre alla pubblicità esterna, NRC decide di puntare allo sviluppo tecnico e potenzia l’emissione acquisendo Radio Stereo 2 di Via Fauché 35 a Milano (che trasmetteva su 89,000 MHz, diffusi con un trasmettitore da 300 W). Grecchi, che nel frattempo ha spostato la sede dell’emittente in un appartamento in Corso di Porta Vittoria 18, comincia a guardare con interesse ad alcune iniziative extralocali che si stanno consolidando a Roma, quali i “circuiti” nazionali Radio Elle, Radio In e Radio Luna. Ed è proprio con Radio Luna che l’imprenditore decide di sposarsi nel 1978. Risolti alcuni problemi interferenziali con Radio Free Music di Segrate (che pure utilizzava in loco gli 89,000 MHz), dismessa l’iniziale frequenza 88,450 MHz a favore prima di Europa Radio e poi di Onda Radio Milano e spostata la sede in ampi studi tecnologicamente dotati in Via Lumiere 4 a Cologno Monzese (la cosiddetta Cinelandia – nella foto sotto uno degli studi), New Radio Corporation Stereo 2 (questo il complicato appellativo assunto sul finire del 1977) si trasforma in Radio Luna Milano e comincia a trasmettere i programmi registrati a Roma e consegnati (almeno una settimana prima, su bobina) alle stazioni affiliate dalla stazione madre romana (confermando il detto secondo il quale più il nome di un’emittente locale si faceva lungo, articolato e complicato maggiore era la possibilità che si affiliasse ad un circuito con un nome semplice…).
LE RADIO DELLA PROVINCIA DI MILANO
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Dalla prefazione di Umberto Broccoli
“Non ho mai incontrato Massimo Emanuelli, ma ne conoscevo la competenza e la passione, ambedue dedicate alla radio. Da anni dietro ad un microfono, Emanuelli appartiene a quel gruppo di professionisti legati a questo medium antico e sempre nuovo, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile, semplice e non facile. Semplice, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile. Non facile per gli stessi motivi da non ripetere ancora una volta. Chi fa la radio deve costruire un percorso, elaborare un pensiero, immaginare come comunicarlo, fare in modo di trasformare le parole in immagini nella mente dell’ ascoltatore. È il teatro della mente nel quale chi ascolta è parte attiva esattamente come chi parla dietro a quel microfono. Chi ascolta è al tempo stesso scenografo, regista e autore così come lo è chi parla…. Oltre 1200 pagine, ma non è un po’ troppo lo spazio dedicato alla radio da Massimo Emanuelli. Sono pagine ricche, dense, documentate, avvincenti, precise, preziose, curiose, colorate, musicali, autobiografiche, leggere, coinvolgenti, interessanti e potrei andare avanti in positivo. Naturalmente Con parole mie.”
Notizie storiche, cronologia delle trasmissioni ed oltre 200 interviste
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