Chissà se i lombardi (come i milanesi) non guardano ai partiti e ai simboli ma alla persona e al suo lavoro. I disastri sanitari (e non solo) nel periodo covid, ma anche prima e dopo, oltre ai sondaggi sembrano confermare la tendenza milanese forse estesa stavolta alla Lombardia. Diceva il grande Indro Montanelli: “a Milano da Maria Teresa d’Austria al 2000 ha sempre governato se non il meglio il meno peggio”.
Attilio Fontana nel 2018 ottenne il 49,7% dei voti, Giorgio Gori il 29%, cioè circa il 20% di differenza. Ora i sondaggi datati, però 5 dicembre, registrano un vantaggio di Fontana su Majorino di solo 4,2%, Letizia Moratti si attesterebbe attorno al 17,8%, cresce l’astensionismo (sia da destra che da sinistra) anche se alcuni astensionisti storici vogliono a tornare a votare contro Fontana. Infine ci sono gli indecisi, indecisi se non recarsi alle urne, se votare Letizia Moratti o Pierfrancesco Majorino, ma decisi nel non votare Fontana.



Giovedì 12 gennaio ore 21 su Stazione Universo ospite Pierfrancesco Majorino per ascoltarci cliccate