E’ morto Enzo Carra giornalista e politico i giustizialisti (che oggi comandano) esultarono per la sua gogna mediatica senz’altro ora lo rivaluteranno… Gli uomini sono buoni con i morti così come sono cattivi con i vivi. Nel 1992 vennero abbattuti Dc, Psi, Pri, Pli, Psdi, i partiti che avevano dato stabilità, benessere, stato sociale e portato il Paese ad essere le quinta potenza mondiale. Nelle piazze ricordo postfascisti e postcomunisti, poi nacquero partiti di plastica personali e dittatoriali. Carra è sempre stato un democratico cristiano, cronista ed editorialista del quotidiano Il Tempo, divenne portavoce dell’allora segretario della Dc Arnaldo Forlani. Progressivamente il suo ruolo era diventato sempre piu’ non solo quello del ‘comunicatore’ ma anche del ‘tessitore’, tanto all’esterno del partito quanto dentro la stessa Balena Bianca. Con il 1992 arrivò Tangentopoli e Carra fu vittima di una gogna mediatica: fotografato mentre arrivava in Tribunale addirittura con gli ‘schiavettoni’ ai polsi. Successivamente fu deputato per la Margherita, ma non ebbe adeguato spazio in una seconda Repubblica nella quale chiunque disturba fa ombra ai vertici di partito (vale per tutti i partiti) viene emarginato.
Rino Formica, il “grande vecchio del socialismo italiano” creò per l’assemblea nazionale del Psi l’espressione “nani e ballerine”, eppure quell’assemblea era soltanto un organo consultivo di partito che annoverava Federico Fellini, Umberto Veronesi, Vittorio Gassmann, Federico Fellini, Mario Soldati, ecc. Nella seconda Repubblica “nani e ballerine” (di tutt’altro spessore) sono finiti in parlamento, al governo, negli organi direttivi di partito.
Davanti ad Enzo Carra, io che non sono mai stato democristiano, mi sono sempre tolto il cappello. Ho sempre ammirato la sua coerenza, io, senza essere all’altezza di Carra, sono sempre rimasto dove ero… Dedicato a coloro che cambiano partiti come cambiano mutande.
Questa sera alle 20 su Radio Hemingway http://www.radiohemingway.net in onda Passeggiando per la Lombardia, una delle ultime interviste ai candidati alle elezioni regionali lombarde, fra poco si parte con Cantando Sanremo. Sono soddisfatto per avere intervistato, al di là degli schieramenti politici, persone coerenti, che non hanno mai cambiato partito e sono rimaste sempre dove erano.