FREE RADIO LA TOPAIA

Terza emittente di Milano (una delle prime in Italia) nasce il 25 settembre 1975 per iniziativa di Riccardo Rompani e Marco Bianchi, irradia i suoi programmi dai 100,500 MHz ed ha sede in una soffitta in viale Pasubio 14. Il primo brano, e sigla di apertura dei programmi, fu In the Mood di Glenn Miller, “scelto – come ha ricordato Riccardo Rompani – perché tanto rappresentava nell’immaginario collettivo e mio, il senso i libertà portato in Italia dagli americani e dalla loro esperienza in materia di radio private”. Ai fondatori si uniscono Roberto Baroni (alias Il Barba), Massimo Torre, Elia Perboni (poi a Radio Regione e al Corriere della Sera), Daniele Lorenzano, Massimo Torre, Enrico Fagnani, Enzo Bellavitis, Fulvio Paganardi, Davide Tortorella (figlio di Cino), Pierluigi Paesano, Andrea Iozzi, Mario Manasse, Alessandra Veronese, Maurizio Pezzotta, Paolo Muzzolon. Fra i programmi del primo palinsesto: FATHER AND MOTHER, LA GAZZA LADRA (musica da film), IL REBELOT, NO COMMENT, QUELLI DELLA CASA DI FRONTE (condotta da Il Barba), RECENSIONI CINEMATOGRAFIHE E MUSICHE DA FILM, DAVIDE & GOLIA, TEENAGERS CLUB (musica leggera internazionale). Free Radio ha una denuncia da parte della Questura di Milano, ma dopo la storica sentenza della Corte Costituzionale n. 202 del 28 luglio 1976 può operare tranquillamente registrando la testata giornalistica e proponendo anche un giornale radio in onda alle 15,30.
Passato il periodo pionieristico l’emittente si trasformerà in una società per azioni con la partecipazione di alcuni soci qualificati (avvocati, tecnici del settore, giornalisti, pubblicitari) che consente di creare subito una struttura interna di tipo giornalistico che facilita le diverse spettanze nella divisione delle competenze. L’idea di costituirsi in S.p.a. deriva da un consiglio dell’avvocato milanese Luciano Lilloni, passato il periodo pionieristico l’emittente si dà una struttura commerciale e professionale, il segnale viene ricevuto in una vasta zona della Lombardia.
Pur essendo una radio commerciale, Free Radio vuole essere una radio complementare al servizio giornalistico cittadino e per questo diventa una testata giornalistica, ottenendo l’appoggio della stampa milanese e dalla valida collaborazione del giornalista Paolo Mosca.
Arrivano anche Marco Sbaraini (il più giovane tra i conduttori presente nel panorama radiofonico dell’epoca), Fabio Santini (che conduce un programma sulla musica jazz), Miki Chieregato, Elia Perboni (che conduce il programma Jukebox all’idrogeno), Lello Gurrado, Maria Cerruti ed altri ancora.
Fra i programmi in palinsesto: BRIDGE (programma di dediche e giochi a premi condotto a giorni alterni da Giorgio Abbati e Moreno Bonavigo), ROCK ON condotto da Mario Manasse, LA TELEFONATA condotto da Dino Panareo, la classifica dei dischi più ascoltati TOP TWENTY condotta da Albertino Mitrani, un “notiziario in lingua”, DI NUOVO SULLA STRADA notizie beat e musica anni ’60 condotto da Giorgio Abbati), POP-EYE (programma di musica country condotto da Paolo Muzzolon), SISTER AND BROTHER, CON VOI SOTTO LA DOCCIA (in diretta tutte le mattine alle 6,30 Pierluigi Paisano). La parte sportiva è curata direttamente da “La Gazzetta dello Sport” e viene avviata una collaborazione con i giornali cittadini per l’esclusiva delle notizie. Metà delle trasmissioni sono dedicate alla musica (folk, leggera, classica, soul), l’altra metà è occupato da parlato e da rubriche di teatro, cinema, cultura, sport, notiziari, enigmistica, gialli, fantascienza. Ben presto diventa un’emittente qualificata in campo professionale, capace di fornire un programma costante. Nel maggio 1977 è a Milano fra le cinque stazioni con maggior audience. Per questo Rusconi progetta un abbinamento con la sua stazione tv (Antenna Nord). Le difficoltà derivano dal fatto che il direttore responsabile della radio è un giornalista della Rizzoli. Nel 1989 viene acquistata da Radio Wonderful Music di Legnano, emittente professionale pluriregionale che la utilizza come ripetitore dei propri programmi fino al 1987 e poi la disattiva.
LE RADIO DELLA PROVINCIA DI MILANO
ALTRE RADIO DELLA REGIONE LOMBARDIA
LA STORIA DELLA RADIO ITALIANA in due volumi.



Dalla prefazione di Umberto Broccoli
“Non ho mai incontrato Massimo Emanuelli, ma ne conoscevo la competenza e la passione, ambedue dedicate alla radio. Da anni dietro ad un microfono, Emanuelli appartiene a quel gruppo di professionisti legati a questo medium antico e sempre nuovo, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile, semplice e non facile. Semplice, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile. Non facile per gli stessi motivi da non ripetere ancora una volta. Chi fa la radio deve costruire un percorso, elaborare un pensiero, immaginare come comunicarlo, fare in modo di trasformare le parole in immagini nella mente dell’ ascoltatore. È il teatro della mente nel quale chi ascolta è parte attiva esattamente come chi parla dietro a quel microfono. Chi ascolta è al tempo stesso scenografo, regista e autore così come lo è chi parla…. Oltre 1200 pagine, ma non è un po’ troppo lo spazio dedicato alla radio da Massimo Emanuelli. Sono pagine ricche, dense, documentate, avvincenti, precise, preziose, curiose, colorate, musicali, autobiografiche, leggere, coinvolgenti, interessanti e potrei andare avanti in positivo. Naturalmente Con parole mie.”
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