GBR / GBR ANTENNA RADIO / ANTENNA ITALIA

Emittente di Roma nata nel 1974, a quell’anno risalgono le prime prove tecniche di trasmissione, si struttura un palinsesto vero e proprio con il 1976. Gbr viene fondata da Giovanni Del Piano, proprietario di Telestore, un negozio di elettrodomestici e hi-fi della capitale, e di suo fratello Andrea. Il nome G.B.R. fu scelto come acronimo di Giovanni (il nome del fondatore), Bianca (il nome della moglie) e Radio. In seguito, dopo la separazione dalla moglie, Del Piano dirà che l’acronimo derivava dai colori del logo (un pellicano sullo sfondo di una bandiera tricolore verde, blu e rossa, in inglese Green, Blue, Red). L’emittente irradiava i suoi programmi dai 102,500 Mhz, aveva sede al settimo piano dell’Hotel Hilton di Roma sulla collina di Monte Mario. Poche settimane dopo l’inizio delle trasmissioni Gbr viene sequestrata dall’Escopost che pone i sigilli, ma qualche mese dopo riprende a trasmettere. Dopo la famosa sentenza della Corte Costituzionale n.202 del 20 luglio 1976 Gbr trasmette regolarmente con un palinsesto ben strutturato che propone rubriche, programmi di musica, intrattenimento, notizie, l’emittente ha un’impostazione nazional-popolare. Direttori artistici sono Elia Jezzi (che aveva già lavorato nell’abruzzese Radio Mediterraneo) e Ugo Porcelli (già autore di Alto Gradimento, poi autore televisivo Rai di Arbore e creatore di Blob insieme ad Enrico Ghezzi. Elia Jezzi conduce anche il programma Caccia al rumore, la trasmissione dura dieci minuti, Jezzi fa ascoltare un rumore che i telespettatori devono indovinare, ad ogni risposta errata il montepremi aumentava di 5000 lire, il monte premi superò il milione di lire. Fra gli altri collaboratori di Radio Gbr: Gianni Ippoliti, Irene Gattinara, Federico Biagione, Antonello Faranda, poi in Rai, Franco Alfano (poi in video a Gbr e successivamente in Rai), Elena Blasi, Fernando Silori (poi medico ed imprenditore di successo), Milly Carlucci, Viviana Antonini, Stefania Mecchia, Mimma Nocelli, che parteciperanno all’avvio della tv.
Nel 1980 Del Piano si accorda con Guelfo Marcucci e con altri editori radiofonici cercando di fare una syndication nazionale con il marchio Gbr Antenna Italia. Si associano a Gbr Antenna Radio (Antenna Italia): Radio Grattacielo di Milano (90,000 mhz), Radio Ciocco Monte, ex Tele Radio Express di Lucca (100 Mhz), Radio Express 2 di Bologna (96,000 Mhz) e Radio Antenna Capri di Napoli (100,000 Mhz). Le radio affiliate sono collegate via ponte radio. Antenna Italia è inoltre ricevibile sugli apparecchi televisivi di altre province, come sottofondo al monoscopio di Elefante TV secondo una tecnica in uso in quegli anni.
Il progetto non ha però successo sia per perché non erano ancora maturi i tempi (la sentenza della Corte Costituzionale proibiva la concorrenza alla Rai su scala locale e lasciava libertà in ambito locale), sia perché diminuiva l’interesse nei confronti della radio per via della concorrenza della televisione. Per tale ragione Marcucci e Del Piano abbandonano il progetto e cedono la radio ad un gruppo editoriale romano della famiglia Paolinelli. La nuova proprietà trasferisce la sede degli studi all’ultimo piano della struttura denominata Spazio Parco, all’ottavo Km. della Via Trionfale, che già ospita i nuovi studi di Gbr Televisione e della nascente PIN (Primarete Indipendente) che fa capo all’editore Rizzoli. Gbr Antenna Radio si trasforma in Antenna Italia. La direzione artistica viene affidata a Marcello Casco (proveniente dalla Rai) che ha come vice Paolo Lepore e Paolo Moroni. L’obiettivo è quello di fare un network nazionale evitando la cassettizzazione (cioè la messa in onda di programmi preregistrati su diverse emittenti). Il palinsesto ideato da Casco è un mix fra quello della radio private (dediche, oroscopo, quiz) e quello di Radio Rai (trasmissioni di intrattenimento condotte dallo stesso Casco e dall’attore romano Enzo Liberti, Il ponte sul fiume Quiz condotta da Emanuela Spada, l’angolo della musica popolare con Antonella Casco e gli spazi pop rock proposti da Fabrizio Monti e Massimo Secci. Voce ufficiale dei jingle e della stessa rete è Marco Raviart, storico speaker Rai, Antenna manda in onda anche Contatto, il tg di Pin condotto da Maurizio Costanzo con lo stesso Raviart.
Nonostante la qualità del palinsesto il progetto non sfonda e nell’estate 1981 si ferma. Il fallimento di Antenna Italia trascina anche la capostipite Gbr che chiude i battenti cedendo la sua frequenza storica (102.5 Mhz) a Radio Radicale. La testata sarà invece rilevata da Sandro Paolinelli futuro patron del Centro Serena, direttore artistico e socio diventa Marcello Casco. La sede viene trasferita, l’emittente assumerà la denoniminazione di Gbr Radio Corporation.
Chi avesse altre notizie e ricordi scriva alla mail storiaradiotv@tiscali.it provvederemo a pubblicarli.
LE RADIO DELLA PROVINCIA DI ROMA
LA STORIA DELLA RADIO ITALIANA in due volumi.
Dalla prefazione di Umberto Broccoli
“Non ho mai incontrato Massimo Emanuelli, ma ne conoscevo la competenza e la passione, ambedue dedicate alla radio. Da anni dietro ad un microfono, Emanuelli appartiene a quel gruppo di professionisti legati a questo medium antico e sempre nuovo, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile, semplice e non facile. Semplice, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile. Non facile per gli stessi motivi da non ripetere ancora una volta. Chi fa la radio deve costruire un percorso, elaborare un pensiero, immaginare come comunicarlo, fare in modo di trasformare le parole in immagini nella mente dell’ ascoltatore. È il teatro della mente nel quale chi ascolta è parte attiva esattamente come chi parla dietro a quel microfono. Chi ascolta è al tempo stesso scenografo, regista e autore così come lo è chi parla…. Oltre 1200 pagine, ma non è un po’ troppo lo spazio dedicato alla radio da Massimo Emanuelli. Sono pagine ricche, dense, documentate, avvincenti, precise, preziose, curiose, colorate, musicali, autobiografiche, leggere, coinvolgenti, interessanti e potrei andare avanti in positivo. Naturalmente Con parole mie.”
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