Milano: standing ovation per Vincenzo De Luca nonostante la destra e nonostante il Pd

Oggi ho intervistato il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nei prossimi giorni comunicherò le emittenti sulle quali sarà mandata in onda l’intervista, con giorni ed orari, in attesa di fare una lunga chiacchierata all’intero del mio format. De Luca ha presentato il suo libro, Nonostante il Pd, alla libreria Feltrinelli in piazza del Duomo a Milano, fra i presenti il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, Paolo Del Debbio, l’ex deputato, ex sottosegretario e membro del Csm Michele Saponara, tanti cittadini. Totale assenza di esponenti del Pd, il suo partito. Il Presidente campano, lo ha ammesso anch’egli, è infatti più apprezzato dai cittadini non ideologizzati e dagli avversari che dai colleghi di partito. Nonostante ciò, nonostante il Pd, egli va avanti per la sua strada, esprimendo le proprie idee da uomo libero: “prima delle bandiere di partito viene la verità”.

Il libro Nonostante il Pd. Il volume affronta i problemi che affliggono il nostro Paese da almeno vent’anni che nessun governo ha mai risolto. De Luca cita Ezio Vanoni, grande economista, i padri costituenti ed altri uomini politici della prima Repubblica che contribuirono ad aumentare il Pil ogni anno e a portare l’Italia ad essere la quinta potenza economica. Da almeno vent’anni mancano politici di tale levatura, e tutti i governi che si sono succeduti hanno dimostrato di non essere all’altezza nel gestire i problemi del Paese.

Il titolo del libro, Nonostante il Pd, è ironico, se il governatore campano, argomentando il tutto all’interno del libro, è criticissimo con il Pd, il suo partito, altrettanto lo è con l’attuale governo di destra.

De Luca esalta la coerenza e l’incoerenza della Meloni, sempre all’opposizione, in tale veste era favore de no vax, strizzava l’occhio ai balneari e ai commercianti e a tutte le micro corporazioni. Andata al governo ha però fatto tutto il contrario di quanto aveva promesso. L’Europa era matrigna ed ora Giorgia Meloni esalta Ursula von der Leyen andando in giro a braccetto con lei. Giorgia Meloni aveva promesso blocchi navali e invece sono aumentati gli arrivi di migranti (record di arrivi con il governo Meloni), doveva togliere le accise sulla benzina che invece è aumentata…. Doveva controllare i prezzi dei generi alimentari che invece sono aumentati… E, in merito, alle pensioni:”hanno fatto peggio della Fornero, volevano abolirla e invece hanno aumentato ancor più l’età pensionabile. Tutte le stupidaggini che hanno raccontato in campagna elettorale si sono rivelate stupidaggini. In questa legge finanziaria non vedo francamente nulla. Per quanto riguarda la sanità ci hanno raccontato frottole, dalle cose scritte risulta un investimento di 3 miliardi di euro e comunicano che sono soldi che servono per abbattere le liste d’attesa. E’ un’altra mistificazione, servono per pagare i contratti per il personale medico e amministrativo, per recuperare l’aumento dei costi dell’energia che subiscono gli ospedali. Dovrebbero essere utilizzati anche per la medicina territoriale e per l’incremento salariale per medici e infermieri che stanno scappando dall’Italia. Sinceramente non vedo nulla di positivo”. E, ancora, i problemi mai risolti del Sud, la cattiva gestione del PNRR: è buio Fitto – dichiara De Luca alludendo al ministro…Eppure, aggiungerei io, una cosa Giorgia Meloni l’ha fatta: sistemare, parenti, amici, cognati e famigli…

De Luca però ne ha anche per il Pd: “i responsabili del disastro elettorale del 2022 sono ancora nel Pd, nessuno se ne è andato, a parte Letta, ora sono tutti con Elena (così la chiama il governatore) Schlein, come fossero turisti svedesi capitati per caso nel Pd”. In effetti l’unica persona all’interno del Pd che ha sollevato il problema dei vuoti programmatici è stato proprio De Luca, ponendo problemi quali la sicurezza (il Pd è per l’insicurezza… anche se bisogna denotare che l’insicurezza è aumentata proprio con il governo Meloni), la riforma della giustizia, la palude burocratica, i giovani e gli anziani ignorati. La Schlein è ancora soltanto sui diritti, che non interessano alla maggioranza degli elettori, per De Luca i diritti non vanno affrontati in forma ideologica rompendo così con il mondo cattolico. Il Presidente campano cita il partito laburista che ha fatto proprio il valore della sicurezza.

E, ancora, la scuola pubblica distrutta da tutti i ministri, compresi quelli del Pd o di area Pd. Il venire meno del principio di autorità per arrivare agli episodi ormai frequenti di aggressioni morali e fisiche ai docenti. Le riforme fatte senza consultare il mondo della scuola, anzi mettendoselo contro. “Con questi presupposti si garantisce un’assicurazione di governo a Giorgia Meloni per altri dieci anni.”.

Nonostante il Pd è il racconto di un uomo dedito alla res publica, di una parabola fatta di militanza e passione. Contro i profeti di sventura e i politici improvvisati. Secondo De Luca il Pd “non può andare avanti con un gruppo dirigente che per il 90 per cento rappresenta il nulla, nei territori, nella società e persino sul piano della grammatica e della sintassi… Una forza politica che voglia proporsi un rinnovamento profondo non può non porsi una domanda: in questi 10 anni chi ha governato il partito, chi ha definito le alleanze, chi ha utilizzato quel linguaggio che viene ancora utilizzato?”.

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