E’ morta la cantante Cochi Mazzetti

E’ morta a Milano all’età di 87 anni la cantante Cochi Mazzetti. Elsa Mazzetti, così si chiamava all’anagrafe, era nata nel capoluogo lombardo il 28 febbraio 1937, iniziò a cantare nel 1954 con l’orchestra Zerosei effettuando varie tourneè all’estero. Nel 1960 ottenne il suo primo contratto discografico e con il nome d’arte di Cocky (poi Cochi Mazzetti) esordì al Festival di Sanremo edizione 1961 con il brano Qualcuno mi ama, al quale seguì la hit estiva Pepito.

Tornò quindi al Festival di Sanremo nel 1962 con i brani Tobia e Occhi senza lacrime, sempre nel 1962 partecipò al Festival di Napoli e al Festival di Zurigo, incise quindi (qualche mese prima di Rita Pavone) La partita di pallone. Edoardo Vianello e Carlo Alberto Rossi scrissero appunto originariamente La partita di pallone proprio per Cochi Mazzetti che la incise per prima ma poi fu portata al successo da Rita Pavone.

Cochi Mazzetti nel 1963 si rifece in parte quando fu di nuovo al Festival di Sanremo dove si piazzò al terzo posto presentando Giovane giovane, brano interpretato anche da Pino Donaggio che restò il suo più grande successo. Sempre a Sanremo edizione 1963 presentò Perché perché in coppia con Tony Renis, quindi al Festival di Pesaro con il brano Un caffè.

Dopo avere inciso Dimmelo sottovoce, sigla della trasmissione televisiva Leggerissimo, tornò al Festival di Sanremo nel 1964 con Mezzanotte e partecipò a Il Cantagiro e al Festival delle Rose. Comparve nel film Canzoni bulli e pupe per la regia di Carlo Infascelli.

Ritiratasi dalle scene tornò negli anni ’80 dando vita assieme a Wilma De Angelis, Ernesto Bonino, Nicola Arigliano e Claudio Celli al gruppo Gli Oldies e partecipò a diverse trasmissioni televisive di Antenna3 Lombardia e Canale5. Fra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio riapparve in Rai come ospite fisso delle trasmissioni di Paolo Limiti. Da tempo ammalata e costretta all’immobilità si è spenta nella sua casa milanese in zona San Siro.

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